Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] un determinato ceto, sul proprio lavoro e sulla personale disponibilità a un incontro positivo. Ancor prima di parlare, di presentarsi verbalmente o di avviare una conversazione, si comunica implicitamente un intero universo di discorso, risparmiando ...
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Semiotica
Thomas A. Sebeok
Introduzione
Tutti gli esseri viventi, sia gli organismi interi sia le parti che li compongono, sono interrelati in un modo altamente organizzato. Quest'ordine, o organizzazione, [...] il paese in cui risulta registrata un'imbarcazione, a emergere in primo piano sarà l'aspetto indessicale. Quando infine la bandiera è issata 'uomo, per assicurare la comunicazione.Lo schema presentato nella fig. 3 sintetizza gli elementi essenziali ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] (b) [dːz], come in mezzo < medium, rozzo < *rudius.
La prima serie muove da una pronuncia popolare, che si diffuse nel latino del I secolo d.C., del § 2.1, accomunati dal fatto di presentare tutti un sistema fonologico a cinque vocali e a ...
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Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] e soprattutto per l’informazione (Isola 1990).
Il dibattito intorno allo ‘specifico’ radiofonico, molto vivo fin dai primi anni, presenta aspetti di grande interesse linguistico: lo caratterizza la ricerca diffusa e convinta di un parlato fortemente ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] consonanti cacuminali o retroflesse, in particolare [ɖ], [ɽ] e [ʈ]. Per quanto riguarda la prima, ad es., è diffusa la semplice grafia dd, ma sono pure presenti, a livello amatoriale, le varianti ddh, come in cavateddhi «tipo di gnocchi incavati con ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] altri usi si preferisce ci.
I pronomi clitici presentano anche fenomeni fonologici, in particolare l’➔elisione della ne, ma mi ci → mi ci
(11) nel cumulo si si la s del primo si diventa c [ʧ]: si si = ci si (ci si conosce)
La formazione dei cumuli ...
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Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...] sua unità (capoverso, frase) ripropone una componente semantica già presente nel cotesto, vale a dire nell’intorno linguistico in cui ?), il fatto che il secondo sia evocato per giustificare il primo e il fatto che il tema della seconda frase sia « ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] (oltre a cciò; t’ò ad scrivere; il tratto è presente anche in BH, ma investe perlopiù la liquida; Vitale 2002: Nova (Carrai 2007).
La testimonianza più ampia e attendibile di questa prima fase è il Teseida, pervenutoci autografo in LA, pur di quasi ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] /-p-/ tra vocali (a Firenze [la ˈχaza] «la casa», [anˈdaθo] «andato», [ilˈluϕo] «il lupo»);
(g) la sostituzione della prima persona plurale del presente indicativo con il costrutto si + terza persona sing. (noi si va a Roma «andiamo a Roma»);
(h) le ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] : nel Cinquecento, Acarisio era stato autore di un’opera che si presentava al tempo stesso come Vocabolario, gramatica, et orthographia de la lingua volgare (1543); ancor prima di Acarisio, Liburnio aveva pubblicato nel 1526 Le tre fontane, una ...
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prima1
prima1 avv. [lat. tardo prīma, dall’agg. (lat. class.) prīmus «primo»]. – 1. a. Come vero e proprio avv., con valore temporale, indica anteriorità nel tempo rispetto a un fatto o a un momento determinato, chiaramente o implicitamente...
presentare
preṡentare v. tr. [dal lat. tardo praesentare, der. di praesens -entis: v. presente1)] (io presènto, ecc.). – In genere, portare alla vista d’altri, mostrare. 1. Con compl. oggetto di cosa: a. Mostrare ad altri qualche cosa perché...