In linguistica il termine europeismo ha vari significati. Possono essere definiti europeismi tratti comuni a più lingue d’Europa, ma anche elementi formativi di parole (come prefissi e suffissi), locuzioni [...] tra alcune lingue che in altre.
Leopardi, nel passo prima citato, aveva probabilmente in mente le forme grafiche quando definì »; l’ingl. actual, che suggerisce attuale ma invece di «presente» significa «vero»; il ted. brutto, che è un prestito ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] già anticamente, a Roma e nel Lazio viene usato non solo con riferimento al passato, ma anche al presente (se andavo al primo [piano] non prendevo l’ascensore «se andassi ... non prenderei ...»); molto frequente, però, nella varietà bassa, è il ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] Agli albori della documentazione scritta in volgare risalgono le prime attestazioni di parole che, nel loro assetto fonomorfologico, di dire «ho appena detto») e per il presente progressivo (vanno dicendo) potrebbero aver incrementato il loro ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] in virtù proprio di quella specificità (➔ immagine dell’italiano). Come avrebbe osservato ➔ Giacomo Leopardi,
non prima del passato secolo e del presente si è formato pienamente e perfezionato il linguaggio (e quindi anche lo stile) poetico italiano ...
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L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] si addensano sulla terza e sulla seconda pers. sing. del presente e sull’infinito, che formano il primo gradino della sequenza di acquisizione del sistema verbale, ovvero: Presente/Infinito > (Ausiliare+) Participio Passato > Imperfetto > ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] . plur. haveressimo, sentiressimo e seressimo precedono haveremmo, sentiremmo e saremmo, e così via. Solo nella prima pers. plur. del presente indicativo il paradigma trissiniano prende posizione in favore di -emo, -imo (noi leggemo, noi sentimo), in ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] 2, accusarà in 2). Sul piano della morfologia si osserva il mantenimento delle desinenze etimologiche di prima persona plurale dell’indicativo presente (dicemo in 2, havemo in 3, statuimo in 2), contro l’uniformazione fiorentina nell’unica desinenza ...
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Il testo narrativo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macroatto (➔ pragmatica) di narrazione, che [...] remoto, l’imperfetto, il trapassato prossimo e i condizionali; del secondo fanno parte il presente, il passato prossimo e il futuro.
Il primo sistema sarebbe specificamente destinato alla narrazione (Weinrich parla di tempi «narrativi», Benveniste di ...
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Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina [...] negli esempi (5) e (6), tratti dal web:
(5) La prima, col pari col Livorno, non è stata entusiasmante
(http://orgogliogobbo.forumcommunity. ciancimino-2227536)
L’area delle preposizioni ‘doppie’ presenta una grande variazione, e sono frequenti i dubbi ...
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CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] elettere, VII (1883), ma già i suoi studi avevano subito una prima interruzione.
Nel 1882 il sindaco di Alatri, P. F. Cerica si poté rimproverare, anche se allora, come prima e poi, fu in lui presente e forte il senso della "nazione senza nazionalismo ...
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prima1
prima1 avv. [lat. tardo prīma, dall’agg. (lat. class.) prīmus «primo»]. – 1. a. Come vero e proprio avv., con valore temporale, indica anteriorità nel tempo rispetto a un fatto o a un momento determinato, chiaramente o implicitamente...
presentare
preṡentare v. tr. [dal lat. tardo praesentare, der. di praesens -entis: v. presente1)] (io presènto, ecc.). – In genere, portare alla vista d’altri, mostrare. 1. Con compl. oggetto di cosa: a. Mostrare ad altri qualche cosa perché...