Vecchio Testamento. - Critica del testo. - Gli anni che vanno dal 1960 al 1975 sono stati dedicati particolarmente alla progettazione e alla pubblicazione di edizioni critiche della B. ebraica e delle [...] una famiglia di Massoreti della scuola di Tiberiade, attiva dal sec. 8° al 10° d. Cristo. In un primo apparato vengono presentate le varianti delle antiche traduzioni, con retroversione ove utile; nel secondo le varianti dei manoscritti ebraici pre ...
Leggi Tutto
La d. nasce nel 19° secolo con ritardo rispetto alla linguistica tout court, e non soltanto perché ne forma un sottoinsieme ancillare, dedito all'indagine sulle varietà (di frequente segnate da inferiorità [...] linguistici nello spazio in funzione del tempo (già presente in Tenca in rapporto ai ''dialetti intermedi'' e -73.
Un impiego di dialetto privo di connotati sociali si ha, ben prima di Meillet, in W. D. Withney, Language and the study of language ...
Leggi Tutto
Popolazione (p. 299). - Le variazioni degli anni recenti nel computo totale della popolazione non rivelano modificazioni notevoli; i censimenti del 1930 e 1935 e la stima del 1936 non manifestano variazioni [...] dato che il paese manca completamente delle materie prime più importanti. I due fattori principali dell complicarono con altri processi fonetici. La coniugazione è molto semplice. Il presente indicativo ha in tutto il sing. una sola forma con la ...
Leggi Tutto
WILAMOWITZ MÖLLENDORFF, Ulrich von
Giorgio Pasquali
Filologo, nato a Markowitz in Posnania il 22 dicembre 1848, morto a Charlottenburg (Berlino) il 25 aprile 1931.
Studiò a Bonn e a Berlino, dove si [...] uscito in prima edizione nel 1889.
Per la tragedia attica egli sentì speciale congenialità: alla prima edizione dell' uomo di carne e ossa, e non simbolo.
Aver letto e tenere presente e distinto il greco di ogni età e di ogni cerchia letteraria (egli ...
Leggi Tutto
(v. ebrei: Lingua, XIII, p. 356)
L'ebraico non è mai stato una lingua totalmente morta. Dopo la catastrofe degli anni 132-34 d. C. restò come lingua della teologia e della cultura in generale, raramente [...] l'uso del participio qal attivo in funzione di presente, un tempo assente dalla grammatica classica. Termini moderni hallāšôn ha῾ibrît), che nel 1953 divenne Accademia. In un primo momento il tentativo ebbe scarso successo, tanto che all'inizio del ...
Leggi Tutto
Filologia
Gianfranco Contini
di Gianfranco Contini
Filologia
sommario: 1. La filologia nella storia della cultura. 2. Critica testuale. □ Bibliografia.
1. La filologia nella storia della cultura
Chi [...] anche moderni (non è affatto indifferente sapere che il De Sanctis, volto com'era al contenuto, tenne presente tutta la vita la prima edizione - probabilmente mediata da qualche locale ristampa piratesca - e non mai la seconda dei Promessi sposi), le ...
Leggi Tutto
Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] cinese', ma spesso tendiamo a dimenticare che in Cina la prima non è mai esistita, e che la struttura della seconda e il suo ruolo nella storia intellettuale presentano ben pochi punti di contatto con i corrispondenti modelli occidentali. (Sivin ...
Leggi Tutto
L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] le regole che per secoli hanno poi caratterizzato l’italiano. Se si pensa che, a parte il caso accennato del congiuntivo presente e della prima persona singolare dell’imperfetto in -a (ma l’uscita in -o non è proibita), allora di norma in letteratura ...
Leggi Tutto
La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] ; Cavour stesso lo confessava a Cesare Balbo nel 1835 («la langue italienne m’est restée jusqu’à présent tout à fait étrangère») e qualche anno prima, nel 1831, l’amico Severino Cassio gli aveva suggerito libri e risorse umane (servitori toscani) per ...
Leggi Tutto
Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] dai sumerologi, non è affatto certo che la lingua utilizzata dai primi scribi mesopotamici fosse effettivamente il sumerico. Basandosi sull'analisi del lessico straniero presente nel sumerico, molti studiosi hanno ipotizzato l'esistenza di un ...
Leggi Tutto
prima1
prima1 avv. [lat. tardo prīma, dall’agg. (lat. class.) prīmus «primo»]. – 1. a. Come vero e proprio avv., con valore temporale, indica anteriorità nel tempo rispetto a un fatto o a un momento determinato, chiaramente o implicitamente...
presentare
preṡentare v. tr. [dal lat. tardo praesentare, der. di praesens -entis: v. presente1)] (io presènto, ecc.). – In genere, portare alla vista d’altri, mostrare. 1. Con compl. oggetto di cosa: a. Mostrare ad altri qualche cosa perché...