L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo [...] prima metà dell’Ottocento, il nuovo concetto di c. perviene all’antropologia evoluzionistica, trovando una definizione esplicita in Primitive culture (1871) di E.B. Tylor. E qui avviene un altro mutamento semantico, non meno importante del precedente ...
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Studio delle culture umane, delle loro forme e dei loro processi di trasformazione. Oggetto specifico dell’e., come dell’antropologia culturale (➔ antropologia), sono tecniche, costumi, credenze, forme [...] evoluzionista inglese sono J. Lubbock, J.F. Mc Lennan e J.G. Frazer, uno fra i maggiori studiosi di mitologie primitive e della magia.
La scuola di Durkheim
La tradizione etnologica francese ebbe in É. Durkheim il primo esponente. Egli connetteva ...
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Etnologo neozelandese (Auckland 1901 - Londra 2002); compì numerosi viaggi di studio a Tikopia (Polinesia), in Nuova Guinea, Africa Occidentale e Malacca. I suoi contributi allo studio delle strutture [...] of the New Zealand Maori (1928); We, the Tikopia. A sociological study of kinship in primitive Polynesia (1936; trad. it. 1976); Human types (1938); Primitive polynesian econ omy (1939; trad. it. 1977); Essays on social organization and values (1964 ...
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Antropologia e linguistica
Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze.
Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; [...] le forme più primitive di s. si fondano sulla rappresentazione del contenuto: è questa la pittografia, i cui prodotti più stilizzati e convenzionalmente collegati alla funzione d’individuare un determinato contenuto sono i pittogrammi. L’ideografia ...
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Sociologo francese (Épinal, Vosgi, 1858 - Parigi 1917). È stato uno dei fondatori della sociologia. In De la division du travail social (1893) distinse tra la "solidarietà meccanica" (o istintiva) delle [...] società primitive e la "solidarietà organica", cioè consensuale, tipica delle società più evolute. Introdusse il concetto di anomia per indicare la condizione di sradicamento sociale dell'individuo per la perdita delle norme di riferimento collettivo ...
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Les structures élémentaires de la parenté (Le strutture elementari della parentela) Studio (1949; trad. it. 1969) dell’antropologo francese C. Lévi-Strauss (1908-2009), in cui, analizzando tra l’altro [...] le strutture matrimoniali delle società primitive e moderne, lo studioso ha elaborato una nuova teoria della parentela, nella quale sono contenuti i principi che regolano i rapporti tra gli individui che sono alla base delle organizzazioni sociali. ...
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Evoluzionismo
Stephen K. Sanderson
La natura dell'evoluzione sociale e le teorie a essa relative
Uno dei più importanti concetti della storia delle scienze sociali è quello di evoluzione. Nel XIX secolo [...] H., Theory of culture change, Urbana, Ill., 1955 (tr. it.: Teoria del mutamento culturale, Milano 1977).
Tylor, E. B., Primitive culture, 2 voll., London 1871 (tr. it.: Alle origini della cultura, 4 voll., Roma 1985 ss.).
Wallerstein, I., The modern ...
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Società della Nuova Guinea stanziata lungo le sponde del fiume Yvat, nel bacino del Sepik. I M. (chiamati anche Biwat) divennero celebri in antropologia perché oggetto di studio da parte di M. Mead (Sex [...] and temperament in three primitive societies, 1935). Oggi i M., in gran parte cattolici, praticano l’orticoltura e l’allevamento. Molti M. si sono urbanizzati. ...
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totem
Adriano Favole
Un animale o una sua raffigurazione venerati da un gruppo
Il termine totem ha una storia importante nelle scienze sociali. Da esso deriva il concetto di totemismo con cui si sono [...] avviene in molte isole polinesiane. Non sempre poi agli individui dello stesso totem è vietato sposarsi tra loro. Più che un mito ‘primitivo’, il totemismo si è rivelato un mito degli studiosi moderni, che a lungo hanno pensato le altre società come ...
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Rappresentazione scritta delle forme di vita sociale e culturale di gruppi umani. In passato l’e. era essenzialmente intesa come studio delle pratiche e delle credenze di gruppi umani non occidentali, [...] e come ‘enumerazione’ delle diverse società ‘primitive’. Caduta ogni definizione essenzialista di concetti come etnia, tribù (➔), gruppo sociale o culturale, l’e. può intendersi come lo studio antropologico, realizzato attraverso la pratica della ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
primitivo2
primitivo2 s. m. [dall’aggettivo prec., con riferimento alla maturazione precoce]. – Vitigno pugliese da vino rosso, detto anche primativo, coltivato spec. nelle province di Brindisi e Taranto: ha grappoli cilindrici, di colore...