BONAIUTO, Bernardo
Luciano Marziano
Nacque a Trapani il 24 sett. 1714 da Nicolò. Compiuti gli studi si trasferì, insieme con il padre, a Palermo dove fu segretario di alcuni nobili, fra i quali Antonio [...] , diffidente per tutto quanto fosse francese, pure credette di trovare nelle teorie del Rousseau la giustificazione di un mitico primitivo, che in realtà nascondeva una proposta reazionaria di ritorno a forme di vita del passato. Questa è la sostanza ...
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BELLI, Giuseppe Gioachino
Giovanni Orioli
Nacque a Roma il 7 sett. 1791. Il padre, Gaudenzio, di professione computista, apparteneva a famiglia benestante; la madre, Luigia Mazio, a famiglia agiata [...] quello in cui egli vive. Lo infastidiscono le ipocrisie e i falsi rapporti sociali, mentre la simpatia va tutta al mondo primitivo della plebe, sebbene non ne nasconda i difetti. Il mondo del volgo romano sembra come immerso in un'aura d'incantesimo ...
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CAPORALI, Cesare
Claudio Mutini
Nacque in data tradizionalmente fissata al 20 giugno 1531, a Perugia, da Camillo.
Secondo le notizie forniteci dal Cavallucci riguardo alla sua formazione intellettuale, [...] Ferdinando de' Medici; non è improbabile quindi che egli abbia volutamente dipinto a fosche tinte il soggiorno presso il primitivo padrone per ingraziarsi il secondo. Sta di fatto che il poeta non esita ad incolpare il Della Cornia della condizione ...
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CASTAGNOLA, Paolo Emilio
Alessandra Briganti
Nacque a Roma da Antonio e da Camilla De' Rossi il 7 maggio 1825.
Il padre, già ufficiale dell'esercito pontificio rimasto in servizio durante l'occupazione [...] caso, più che di una ulteriore suggestione di scuola tradizionalista, si potrebbe parlare di un riflesso del gusto "primitivo" o "preraffaellita" non estraneo a certi ambienti culturali della Roma pontificia della metà del secolo, che aveva assistito ...
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CALVINO, Italo
Domenico Scarpa
Nacque a Santiago de Las Vegas, nell'isola di Cuba, il 15 ottobre 1923, figlio primogenito di Mario, agronomo, e di Giulia Luigia Evelina (Eva) Mameli, botanica.
Il padre [...] richiamo dell'attualità “spaziale”, quanto il tentativo di rimettermi in rapporto con qualcosa di molto più antico. Nell'uomo primitivo e nei classici il senso cosmico era l'atteggiamento più naturale; noi invece per affrontare le cose troppo grosse ...
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DEL LUNGO, Isidoro
Lucia Strappini
Nacque il 20 dic. 1841 a Montevarchi (prov. Arezzo) da Angelo e Clotilde Del Nobolo. Il padre, medico condotto, aveva tradotto in volgare toscano gli otto libri dei [...] delle fasi della storia nazionale ritenute più significative rispetto alle esigenze della vita culturale risorgimentale e postunitaria. Il primitivo orientamento del D. per la poesia si risente in tutta la sua produzione per il privilegio sempre ...
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GUASTELLA, Serafino Amabile
Giorgio Brafa Misicoro
Nacque a Chiaramonte Gulfi, nel Ragusano, il 6 febbr. 1819 dal barone Gaetano e da Maria Delizia Ricca di Tettamanzi.
Negli anni della prima formazione [...] tono satirico e a volte polemico, i comportamenti e i modi di pensare di un ambiente paesano immerso in uno stadio primitivo di civiltà. Seguì, nel 1875, un lungo racconto di valore documentario, Padre Leonardo.
Pubblicato solo nel 1885 a Ragusa, il ...
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DE BIANCHI DOTTULA, Giordano, marchese di Montrone
Rosalba Galvagno
Nacque a Montrone (Bari), feudo del suo casato, il 31 genn. 1775 da Luigi e da Francesca Dottula.
Entrambi i genitori vantavano antiche [...] , che si, può considerare il manifesto linguistico dell'intransigente purismo del De Bianchi. In un secondo tempo egli modificò il primitivo avviso, accostandosi alla Proposta (1817-26) del Monti e ai due Trattati (1818) del Perticari. Si può leggere ...
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CERIO, Edwin
Federico Di Trocchio
Nato a Capri il 28 giugno 1875 da Ignazio ed Elisabeth Grimmer, studiò all'istituto nautico di Napoli e all'università di Genova, dove si laureò in ingegneria navale [...] il ritmo umano della vita di Anacropoli (Anacapri) dove il protagonista può dire di "essere arrivato a qualcosa di primitivo, d'essenziale, d'elementare. Sono arrivato ad isolarmi; isolarmi nel senso che intendono i geologi quando arrivano a liberare ...
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BARBATO da Sulmona
Augusto Campana
Nacque a Sulmona, non sappiamo se alla fine del sec. XIII o nei primi anni del XIV, da un Iacopo del notaio Berardo.
Erroneamente fu chiamato Marco, e anche Francesco, [...] contando anche alcune Metriche: il Petrarca stesso ne inserì 9 tra le Familiari (della XXII, 4, ci è pervenuto anche il testo primitivo), 6 tra le Metriche; altre 7 fanno parte dei gruppi che ora si sogliono indicare come Varie e Miscell. (due sono ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
primitivo2
primitivo2 s. m. [dall’aggettivo prec., con riferimento alla maturazione precoce]. – Vitigno pugliese da vino rosso, detto anche primativo, coltivato spec. nelle province di Brindisi e Taranto: ha grappoli cilindrici, di colore...