Paolo VI
Giovanni Maria Vian
Il secondo figlio di Giorgio Montini e di Giuditta Alghisi nacque a Concesio, un piccolo paese a otto chilometri a nord di Brescia, il 26 settembre 1897 e il 30 successivo [...] con diversi esponenti cristiani e per due volte con la massima autorità ortodossa, il patriarca di Costantinopoli Atenagora, accentuando : ideato con funzione consultiva in applicazione delprincipio di collegialità stabilito dal concilio, il nuovo ...
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Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] concepita in termini mercantilistici in base ai principi della logica e del minimo rischio, e guidata dall'osservanza delle scorte. In questo modo si riuscì ad elevare al livello massimo di 12 once, mai più superato nel secolo, il quantitativo di ...
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Eusebio biografo
I bioi di Eusebio nel quadro del discorso agiografico tardoantico
Adele Monaci Castagno
Se si pensa a Eusebio di Cesarea, viene in mente certamente l’Eusebio storico, l’Eusebio apologista, [...] costoro mancavano del necessario per il sostentamento, offriva largamente ciò che poteva. Dava con la massima sollecitudine anche la propria opera in modo da fornire sia il principio ordinatore del suo racconto, sia i suoi ‘precedenti’ letterari. A ...
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BALLERINI, Pietro
Ovidio Capitani
Figlio di Giovan Battista, medico e professore di chirurgia, nacque a Verona il 7 sett. 1698. Compiuti i propri studi presso i gesuiti, nel 1722, dopo aver concluso [...] si propongono li veri principi della teologia morale, Verona 1732, 2 ediz. 1735 (l'opera prendeva lo spunto dalla pubblicazione postuma delle Lettere del Segneri, fatta a Colonia nello stesso 1732, sotto il nome di Massimo degli Afflitti). Poiché a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Girolamo Savonarola
Gian Carlo Garfagnini
Girolamo Savonarola appartiene a quella schiera di predicatori e riformatori religiosi che segnarono il passaggio della cultura spirituale e politica italiana [...] che la verità; scusando questa fragilità con l’esempio delprincipe degli apostoli, il quale, non incarcerato né astretto realizzarlo.
Un testo che sicuramente deve aver suscitato il massimo interesse nel giovane frate è la Quaestio de prophetia dell ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] al servizio della tecnica e della macchina. Boccioni, massimo interprete del dinamismo della città industriale, dipinge La città che , nasce il ritratto fotografico in bianco e nero. Al principio, la vita di un fotografo ritrattista è difficoltosa: 50 ...
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Aggressivo, comportamento
Irenäus Eibl-Eibesfeldt
Definizione
Il termine 'aggressione' deriva dal verbo latino aggredi, che può essere inteso sia nel senso di assalire, sia nel senso di far fronte a [...] inibite, che sovente hanno anche esito letale. In linea di principio ciò vale anche per gli uomini, e pertanto nel seguito del duello. La ritualizzazione culturale dell'aggressione ha un ruolo importante nella vita dell'uomo e tocca il massimo ...
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GREGORIO da Rimini
Roberto Lambertini
A. Tabarroni
Alessandro Conti
Le informazioni relative alla provenienza familiare di G., nato probabilmente a Rimini agli inizi del Trecento, sono pressoché inesistenti: [...] radicalità della sua posizione gli permette di perseguire al massimo l'obiettivo della coerenza dottrinale, al prezzo tuttavia di cominciare la presentazione del suo sistema dalla concezione dell'anima, sede e strumento principedel conoscere umano. ...
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GIUSTINIANI, Vincenzo
Simona Feci
Luca Bortolotti
Franco Bruni
, Nacque il 13 sett. 1564 nell'isola egea di Chio, territorio della Repubblica di Genova, da Giuseppe di Benedetto del ramo de Nigro [...] posizioni estetiche e rasenta a tratti l'incoerenza nei principî e nel metodo della classificazione: si succedono così, anche vergognarsi, se in una missiva a Camillo Massimo, all'incirca dell'inizio del 1637, dichiarò: "Avendo io fatta quest'opera ...
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Xenofobia
Simonetta Tabboni
Definizione del concetto
Xenofobia (da ξένοϚ, straniero, e ϕόβοϚ, paura) significa paura dello straniero, paura che si manifesta attraverso comportamenti e atteggiamenti [...] del contatto culturale sono tanto più grandi quanto più aumenta la distanza, l'alterità fra culture. Per sviluppare al massimo non separa la sua organizzazione e le sue leggi dai principî universali sui quali fonda la sua legittimità, siano essi Dio ...
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massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...