BOHIER, Pietro (Petrus Boherius, Boherii, Boerii)
Enzo Petrucci
Originario di La Retorte (comune del distretto di Carcassona, dipartimento dell'Aude), nella Francia meridionale, nacque presumibilmente [...] base dell'atteggiamento del vescovo e del capitolo, oltre ad una rivendicazione di principio dei diritti dell' del papa, che è un vescovo, riguarda solamente la Chiesa locale di Roma o i vescovi suffraganei della provincia romana o, al massimo ...
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Psicanalisi
Peter Gay
Introduzione
A differenza di altre discipline che rientrano nel campo delle scienze umane, come ad esempio la sociologia o l'antropologia culturale, la psicanalisi è stata - e [...] di una pulsione opposta a quella libidica; nel 1920, con Al di là delprincipio di piacere, e tre anni più tardi, con L'Io e l'Es, volta l'intrinseca elusività di dati raccolti col massimo distacco umanamente possibile. Sempre nell'ambito dell ...
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GRASSI, Giovanni Battista
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Rovellasca, nel Comasco, il 27 marzo 1854 da Luigi e Costanza Mazzucchelli. Compiuti gli studi elementari e ginnasiali nel collegio privato [...] quartana e la terzana, e metteva in relazione le punte massime della febbre con lo scoppio dei globuli rossi e l' La specificità di trasmissione derivava dalla specificità del parassitismo e fu questo principio, cui fedelmente si atteneva il G. ...
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D'ADDA, Carlo
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 24 nov. 1816, figlio cadetto del marchese Febo e di Leopolda Khevenhüller.
Il padre (1772-1836) era stato uno degli allievi prediletti del Parini, [...] carità, il D. era chiamato a reggere la massima istituzione dell'assistenza milanese (un patrimonio netto, distribuito fra pure lo allontanavano la politica e i principi religiosi, di porsi alla testa del patronato per gli adulti liberati dal carcere ...
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BORGHINI, Vincenzio Maria
Gianfranco Folena
Nacque a Firenze da famiglia nobile e agiata il 29 ott. 1515, figlio di Domenico di Piero e di Mattea di Agnolo Capponi (nei suoi scarni Ricordi autobiografici, [...] delprincipe Francesco con Giovanna d'Austria nell'estate del '65, esecutore il Vasari (un grosso quaderno del Bonichi e Fazio degli Uberti, oltre che al Petrarca. Ma il massimo obiettivo di tutta la sua esperienza di filologo e di critico fu Dante ...
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ALFONSO V d'Aragona, re di Sicilia, re di Napoli
Ruggero Moscati
Nacque presumibilmente nel 1396, da Ferdinando I. Educato in Medina del Campo alla corte di Enrico III di Castiglia - di cui, per ragioni [...]
Contemporaneamente, A. cercò di valonizzare al massimo quella parte del demanio regio ancora utilizzabile, rivolgendo le sue continuarono a rappresentare i possessi pugliesi delprincipe di Taranto, Giovanni Antonio del Balzo Orsini, e verso di lui ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La teoria dell’ordinamento giuridico: Santi Romano
Eugenio Ripepe
Al di là del giudizio che se ne può dare, è innegabile che a nessuna opera di un giurista italiano contemporaneo la comunità degli studiosi [...] spalancare ai rumori del mondo le finestre dell’aula magna nella quale lo leggeva. Non erano testi normativi, principi e dogmi giuridici dal collega di ateneo Massimo Severo Giannini, uno dei più grandi giuristi italiani del 20° sec., Virgilio ...
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DUNI, Emmanuele
Mauro Di Lisa
Nacque a Matera il 24 marzo 1714 dalle seconde nozze di Francesco, maestro di cappella nella città lucana, con Agata Vacca, originaria di Bitonto. Nella sua prima educazione [...] cercare negli autori moderni, "massime oltramontani", le basi adeguate di una concezione scientifica del diritto, di "un o conformazione dell'intendere all'ordine delle cose, il principio unitario delle conoscenze umane, a cui ricondurre anche la ...
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CASTIGLIONCHIO, Lapo da, detto il Giovane
Riccardo Fubini
Nacque da Averardo, ultimogenito di Lapo il Vecchio, e da Maria Ardinghi verso il 1406, probabilmente a Firenze.
La data di nascita si ricava, [...] tra i pochi che, sul modello eminente del Bruni stesso, sanno accreditarsi presso il principe, dove, chiamati a parte delle decisioni "verum immortalis Dei cultum",e trova la massima celebrazione nella moltitudine orante degli ecclesiastici convenuti ...
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GONZAGA, Luigi, detto Rodomonte
Gino Benzoni
Nasce il 16 ag. 1500 a Mantova, e non a Gazzuolo residenza ordinaria dei suoi, da Ludovico e dalla genovese Francesca (ma chiamata pure Franchetta) di Gianluigi [...] "molto bene letti", c'è Valerio Massimo. Sia prima prudente - questo il senso Forse ne fa una questione di principio. Fatto sta che, se p. 462; I Farnese…, a cura di A. Bilotto - P. Del Negro - C. Mozzarelli, Roma 1997, ad ind.; La corte di Mantova ...
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massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...