Costantino nel modernismo
Premesse di un discorso critico sull’era costantiniana della Chiesa
Giacomo Losito
Sommario: Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano [...] capace di riscuotere l’appoggio dei cristiani –, o al massimo quella di un monolatra con simpatie ariane, era stata efficacemente » e, infine, di subire il potere arbitrario del «principe cristiano», Batiffol intese subito precisare contro Loisy che ...
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Le città
Francesco Bartolini
Alla vigilia dell’unificazione il rapporto tra città e nazione si fonda su un evidente paradosso. Da una parte le città, con le loro antiche e gloriose storie, costituiscono [...] ai valori dello Stato-nazione e ai princìpidel comportamento borghese. Questi obiettivi, tra l Torino 2000, pp. 377-434.
M. d’Azeglio, Questioni urgenti. Pensieri di Massimo d’Azeglio, Barbèra, Firenze 1861.
G. De Finetti, Milano. Costruzione di una ...
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La questione della liberta religiosa in Italia dalla reviviscenza concordataria del decennio freddo al dibattito conciliare
Silvia Scatena
‘Tesi’ cattolica, ‘nuova Italia’ e congelamento della Costituzione [...] dall’intervento del cardinale Ottaviani, si riasseriva dunque la perenne validità dei principidel diritto pubblico esterna – e a fornire quindi anche i criteri di massima per il rifacimento del testo. Il principale apporto di Pavan al lavoro di ...
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Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] a imporre il proprio credo all’intera città, cacciando il vescovo-principe e i suoi delegati. Messi sotto attacco dalle truppe vescovili, : risultava molto difficile salvare dalla condanna il massimo fautore del concilio di Nicea e della Trinità, se ...
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Filosofie e teologie politiche
Neoplatonismo e politica da Plotino a Proclo
Riccardo Chiaradonna
I secoli III-V sono l’epoca del ‘neoplatonismo’, l’ultima filosofia in un contesto religioso pagano, [...] della sua teologia (ad esempio la concezione del primo principio al di là dell’essere e completamente ineffabile 397-416.
64 Si veda lo scritto di Temistio In risposta a Massimo sulla riduzione dei sillogismi di seconda e terza figura a quelli di ...
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La massoneria
Anna Maria Isastia
La storia della rinascita della massoneria in Italia, dopo la lunga parentesi della Restaurazione, quando le logge (l’unità di base di un’organizzazione massonica) erano [...] i Riformati, i Patrioti etc.; i quali tutti in massima parte erano altrettante parvenze di una carboneria unica, la Principi di quest’associazione – scrive Frapolli nell’art. 2 del regolamento di loggia da lui emanato nel 1867 – sono la ricerca del ...
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ARTIGIANI
Bartolomé Bennassar e Mauro Ridolfi
Storia
di Bartolomé Bennassar
Introduzione
Qualunque sia la definizione di artigianato che si voglia considerare, due fatti sembrano innanzitutto incontestabili: [...] di mansioni operaie poiché sono attività che richiedono al massimo una patente, come per i vecchi conduttori di management, New York-London 1911 (tr. it.: Principî di organizzazione scientifica del lavoro, Milano 1976).
Ure, A., The philosophy ...
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La Rivoluzione scientifica. Introduzione
Daniel Garber
La Rivoluzione scientifica
All'inizio del XVII sec. quella che oggi comunemente chiamiamo 'scienza' non era identificabile con una singola area [...] all'interno delle Facoltà delle arti per cinque o al massimo dieci anni, questi insegnanti erano trasferiti nelle facoltà di diversa interpretazione delle categorie fondamentali e dei principîdel mondo fisico. Gli alchimisti occupavano vari ruoli ...
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Fondamentalismo
Massimo Introvigne
di Massimo Introvigne
Fondamentalismo
sommario: 1. Il Fundamentalism project e la discussione sulla nozione di fondamentalismo. a) Premesse metodologiche; b) Il Fundamentalism [...] principî e la filosofia), si è già visto come il movimento salafita del XIX secolo possa essere considerato un antenato sia del modernismo sia del la loro disponibilità al dialogo è certamente massima, la loro rappresentatività nei confronti della ...
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I vescovi
Ramón Teja
Il vescovo e la funzione episcopale in epoca costantiniana
Il segno più evidente delle profonde trasformazioni che caratterizzarono il regno di Costantino e la più importante conseguenza [...] a raggiungere la sua massima espressione durante il esprime in questi termini:
Entrò il Principe nella Chiesa non come un vero 22.
15 Si veda lo studio recente di G. Clemente, Il rossore del vescovo, in Scritti di Storia per Mario Pani, a cura di S. ...
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massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...