MARANGONI, Matteo
Luca Barreca
Nacque a Firenze il 12 luglio 1876, da Carlo e da Maria Augusta Cherubina Malvisi. Il padre, originario di Pavia, era docente di fisica nel liceo Dante e nell'istituto [...] laurea in antropologia con il massimo dei voti: l'argomento della tesi riguardava la morfologia del perone. Nel 1907 divenne socio delle opere d'arte in formule accademiche: il principio dello "spirito italiano" come possibile valore normativo della ...
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LANGETTI, Giovan Battista
Luca Bortolotti
, Nacque a Genova, probabilmente nel 1635, nella parrocchia di S. Sabina, da Giovanni Cesare e da Chiara Bagutti. Si sa che quest'ultima morì, essendo già [...] delle fonti, sono le opere collocabili al principio dell'attività del L. a fornire i responsi più significativi sulle spesso caduchi, sofferenti o martoriati), che traeva massimo partito dall'arte del Caravaggio (Michelangelo Merisi) e di Ribera. ...
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BARDI, Giovanni Maria, dei conti di Vernio
Roberto Cantagalli
Liliana Pannella
Nacque a Firenze il 5 febbr. 1534, come testimonia il fiorentino Francesco Giuntini nel suo Speculum Astrologiae (Lugduni [...] imperante e dall'altra la ricerca, sul principio della semplicità monodica antica, di una musica madrigale del quarto Intermedio, "Miseri abitator del cieco Averno") e giunti a noi attraverso una rara stampa del 1591, sfruttano al massimo le risorse ...
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BATTAGLINI, Giuseppe
Nicola Virgopia
Nacque a Napoli l'11 genn. 1826. Trascorse la sua prima fanciullezza a Martina Franca (Lecce) nella casa del nonno paterno presso cui fece i primi studi. Ritornato [...] pp. 341-352: sono stabiliti i principi della teoria meccanica dei momenti indipendentemente dalla considerazione del 2º ordine passanti per otto punti assegnati, cioè formanti un fascio, sono cercate quelle per cui il prodotto dei semiassi è massimo ...
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Napoleone Bonaparte
Massimo L. Salvadori
Un genio militare salito al trono imperiale
Nella storia del mondo occidentale la figura di Napoleone Bonaparte, imperatore dei Francesi e re d’Italia, è paragonabile [...] fra l’eredità della rivoluzione e il recupero delprincipio monarchico. La borghesia napoleonica si presentava come un .
Le prime crepe
Proprio quando Napoleone pareva conoscere il massimo trionfo, in un quadro che vedeva la società francese ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Personalità di straordinaria forza, Giuseppe Bettiol è stato un protagonista per tutta la sua esistenza, senza però che l’influenza del suo pensiero si sia protratta oltre la sua vita; egli fu, insomma, [...] pericoli di inumana degenerazione della pena retributiva. Dell’art. 27, 3° co., egli valorizzò al massimo il principio di umanità della pena, sulla base del quale anche la pena capitale – seppure non rifiutata in linea assoluta – non può trovare che ...
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Confucio e il confucianesimo
Maurizio Paolillo
L'insegnamento morale che per secoli è stato alla base della società cinese
Confucio, vissuto in Cina fra il 6° e il 5° secolo a.C., andò per tutta la [...] piccolo stato di Lu, intorno al 551 a.C. e morì nel marzo del 479 a.C. Il nome con cui lo conosciamo è in realtà derivato chiunque un "uomo superiore": il principe ideale deve possedere questa qualità in massimo grado. Dunque, per lui la differenza ...
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PETRUCCI, Pier Matteo
Sabrina Stroppa
PETRUCCI, Pier Matteo. – Nacque a Jesi il 20 maggio 1636 da Giambattista Petrucci, d’antica nobiltà senese, e da Aurelia Stella.
Dopo la morte del padre intraprese [...] dello stesso anno. Un decreto del S. Uffizio del 5 febbraio 1688 mise all’Indice G. Gasparini, Origine e principio della Congregazione dell’Oratorio di in L’uomo e la storia. Studi in onore di Massimo Petrocchi, a cura di R. Chiacchella - G.F. Rossi ...
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CAVALLI, Giovanni
Mario Barsali
Nato a Novara il 28 luglio 1808 da Francesco e da Giuseppa Scotti, entrò nel 1818 nella Regia militare accademia di Torino dove, dopo un periodo di iniziale irrequietezza, [...] , gli obiettivi di queste ricerche del C. appartengono al quadro del rinnovamento dei principi della organica e della tattica, Uno o due seggiolini consentivano ai serventi, due al massimo, di caricare il cannone restando seduti; un semplice timone ...
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Nacque e fu battezzato il 18 aprile 1929 a Ozieri (Sassari), da Giuseppa Pompedda e da padre ignoto e solo nel 1946 fu riconosciuto come figlio naturale da Salvatore, un contadino che simpatizzava per [...] la libertà volitiva richiesta dal sacramento del matrimonio: il principio sancito in tribunale si scontrava dunque il più possibile atipico, e cioè nello sforzarsi di far coincidere al massimo il typos (la costanza, la conformità) con il kayros (il ...
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massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...