GRAZZI, Emanuele
Luca Micheletta
Nacque a Firenze il 30 maggio 1891 da Vittorio, professore nella facoltà di medicina dell'Università di Pisa, e Luisa Barsanti. Laureatosi in giurisprudenza a Pisa nel [...] statunitense, invitò i suoi superiori a tenerne il massimo conto, attirando in particolare l'attenzione sui rischi che prologo all'attacco italiano del 28 ott. 1940, il G. ha lasciato una storia documentata, Il principio della fine (l'impresa ...
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FASOLO, Ugo
Massimo Onofri
Nato a Belluno, il 27 dic. 1905 da Umberto e da Rosa De Salvador, a vent'anni si trasferì a Firenze, ove terminò gli studi laureandosi in scienze naturali e intraprendendo [...] il suo lavoro: la ricerca di un principio trascendente nel flusso incessante dell'esperienza vissuta un ordine, cit.; R. Papò, La poesia di U. F. (con la risposta del F. e due liriche inedite), Pordenone 1971; A. Frattini, F. controcorrente, in Fuoco ...
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PALAZZI, Fernando
Chiara Di Giorgio
PALAZZI, Fernando. – Primogenito di tre figli, nacque ad Arcevia (Ancona) il 21 giugno 1884 da Filippo e da Felicita Terenzi.
Seguirono Ferruccio (1886-1972) e Bianca [...] ibid. 1927), una «raccolta di massime, pensieri, aforismi, paradossi di tutti collaborazione con la casa editrice Principato, per la quale pubblicò molti la medesima casa editrice, di curare un’edizione del Decameron di Giovanni Boccaccio, che vide la ...
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PIOLA DAVERIO, Gabrio
Danilo Capecchi
PIOLA DAVERIO, Gabrio. – Nacque a Milano il 15 luglio 1794 da Giuseppe Maria, patrizio e giureconsulto milanese, e da Angiola Casati, in una famiglia ricca e nobile.
Venne [...] Antonio Rosmini, il massimo esponente dello spiritualismo cattolico 1-186; e infine Di un principio controverso della meccanica analitica di Lagrange e cura di Francesco Brioschi (una revisione matura del lavoro del 1848).
Alla base dei lavori di ...
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CHICCHI, Pio
Enrico Ferri
Nacque a Venezia l'11 apr. 1848 da Federico e Teresa Ferotti. Compiuti gli studi secondari in Venezia, proseguì quelli universitari presso l'ateneo di Padova, sotto la guida [...] una trave semplicemente appoggiata agli estremi, e della sezione in cui si ha tale momento flettente massimo. Originali sono pure molte applicazioni delprincipio di Ritter, la ricerca dei momenti sugli appoggi di una trave continua con gli appoggi ...
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EUSTACHIO da Matera
Errico Cuozzo
Nato nel XIII secolo, probabilmente a Matera, fu di fede ghibellina.
Il suo nome non è documentato in alcuna fonte contemporanea, ma l'agostiniano Dionigi da Borgo [...] Dionisio riporta poi, in margine a Valerio Massimo (II, 2, 3), sette distici XIII, privo di segnatura e mutilo in principio e in fine. In mancanza di a soluzione da G. C. Capaccio all'inizio del Seicento, fu definitivamente risolta nel 1851 da A ...
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FERRETTI, Augusto
Nacque a Roma il 21 ag. 1845 ed entrò nella Compagnia di Gesù il 5 nov. 1862.
In questo periodo si assisteva in Italia ad una ripresa del pensiero tomista con vari centri di irradiazione [...] 1899). Le Institutiones rappresentano il massimo sforzo compiuto dal F. per ", in cui vengono esposti i principi universali dei costumi, e in t. I,pp. 741 s.; L'Università Gregoriana del Collegio Romano nel primo secolo della restituzione,p. 157,Roma ...
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CALLERI, Giovanni Felice (Gian Felice)
Alberto Postigliola
Nacque a Genova il 1º maggio 1753. Nulla si sa della sua famiglia, né della prima formazione. Il 29 genn. 1774 entrò come novizio nella Congregazione [...] guidasse la Chiesa ligure secondo i principi propugnati dal gruppo giansenista genovese. La scelta del Degola cadde sul C., il era divenuto socio residente dell'Istituto nazionale ligure, massimo organo culturale della Repubblica, per la classe di ...
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BOLOMIER, Guglielmo
Francois-Charles Uginet
Uomo politico savoiardo, nacque verso gli ultimi anni del secolo XIV a Poncin, nell'Ain, da Henri e Anne de Rossillon. Gli inizi della sua carriera non sono [...] difficoltà che la seguirono, il B. sostenne sempre con il massimo zelo Felice V in seno al consiglio sabaudo: anche la sua sin dal principio, ostile al B., che fu incarcerato. Interrogato il 1º luglio 1445, egli rifiutò la presenza del Varembon fra i ...
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CONDORELLI, Orazio
Vittorio Frosini
Nacque a Roma il 26 maggio 1897 da Mario, libero docente di parassitologia, il quale esercitava allora a Roma l'ufficio di conservatore presso l'Istituto zoologico [...] dello Stato", che ottenne il massimo riconoscimento. Subitodopo parti come ruolo di oppositore di principio al regime repubblicano, [1946-47], pp. 51-61) e la seconda La ragione nella vita del diritto (in Riv. internaz. di fil. d. dir., XLI [1964], ...
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massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...