Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
A Giovanni Botero, ex gesuita dallo spirito inquieto e profondamente religioso, curioso osservatore del mondo e studioso di grande vigore, dotato di buona tempra di polemista, spetta il merito di aver [...] questi anni sono le opere De regia sapientia (1583) e Del dispregio del mondo (1584).
Pochi mesi dopo la morte di Borromeo, al principiodel 1585, Botero accettò di tornare in Francia, per incarico del duca Carlo Emanuele I di Savoia, in una missione ...
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CESARI, Giuseppe, detto il Cavalier d'Arpino
Herwarth Roettgen
Figlio di Muzio di Polidoro, "Pintore d'Arpino, che con maniera assai grossa dipingeva de' voti" (Baglione, p. 367), e di una Giovanna, [...] miglior rappresentante delle esigenze sociali di un principio d'ordine alquanto rigoristico. Tra il 26 Roettgen, 1973).
Il C. aveva oramai raggiunto una posizione sociale delmassimo rilievo; nel 1604 acquistò un palazzo non finito sul Corso che dopo ...
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ALVIANO (Liviani), Bartolomeo d'
Piero Pieri
Nacque nel 1455, probabilmente a Todi, da Francesco e da Isabella, della nobile famiglia degli Atti. La madre morì nel darlo alla luce e l'A. fu allevato [...] , passato definitivamente a Venezia, servì la Repubblica con la massima fedeltà. Il maggiore elogio dell'A. fu fatto dai ; P. Pieri, Intorno alla politica estera di Venezia al principiodel Cinquecento, Napoli 1934; C. Cansacchi, I primi Passi di ...
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DURANDO, Giacomo
Paola Casana Testore
Nacque il 4 nov. 1807 a Mondovi (Cuneo), da Giuseppe Antonio e da Margherita Vinaj, terzultimo di dieci figli, cinque dei quali, però, morirono subito dopo la nascita [...] campagna portoghese e terminata la convalescenza, il D., al principiodel '36, si imbarcò con i suoi compagni alla volta L. Torelli, G. Cornero, L. Vicari, C. Pellati e Massimo di Montezemolo L'Opinione, un quotidiano che voleva porsi a metà strada ...
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FAVARO, Antonio
Massimo Bucciantini
Figlio primogenito di Giuseppe, dottore in matematica , e di Caterina Turri, appartenente al nobile casato del Polesine, nacque a Padova il 21 maggio 1847. Conseguita, [...] Le matematiche nello Studio di Padova dal principiodel secolo XIV alla fine del XVI (in Nuovi saggi della R. Accademia l'impresa della mia vita" fu prima di tutto il massimo rigore filologico nella presentazione dei testi. A differenza dell'edizione ...
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AMALFI, Tommaso Aniello d', detto Masaniello
Gaspare De Caro
Nacque il 20 giugno 1620 a Napoli, contrariamente alla tenace tradizione che lo vuole nativo di Amalfi, da Francesco, detto Cicco, e da Antonia [...] commestibili; la destituzione delmassimo magistrato popolare, l'eletto del popolo Andrea Naclerio, , 453-492; XLII (1917-18), pp. 79-107, 161-183; Id., La congiura delprincipe di Montesarchio, ibid., n.s., XLIII (1918-19), pp. 271-296; XLIV (1920), ...
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MARAMALDO, Fabrizio
Maurizio Arfaioli
Nacque a Napoli da una famiglia nobile appartenente al seggio di Nido, primogenito di Francesco, signore di Lusciano, e di Francesca Aiossa. La data esatta della [...] cambiarono radicalmente al principiodel XIX secolo, con l'inizio del processo di elaborazione del mito fondativo dell' opere di scrittori come Francesco Domenico Guerrazzi e Massimo d'Azeglio, ogni atto del M. precedente o successivo al 3 ag. ...
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CIPOLLA, Michele
Francesco Saverio Rossi
Nato a Palenno il 28 ott. 1880 da Luigi e da Rosaria Moncada, dopo aver seguito con onore, gli studi medi superiori nel liceo della sua città, iniziò quelli [...] (cfr. Sui principiidel calcolo aritmetico-integrale, in Atti d. Acc. Gioenia di Catania, s. 5, VIII [1915], mem. XI; Determinanti della teoria dei numeri, ibid., mem. XII; Sulle funzioni numeriche delmassimo divisore e del minimo multiplo comune ...
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CELLARIO (Cellaria), Francesco
Valerio Marchetti
Nato a Lacchiarella, in provincia di Milano, intorno al 1520, era figlio di un vinicellarius di nome Galeazzo. Entrato nell'Ordine francescano dei minori [...] sia risultato il nome del C. come propagandista riformato e che a livello della massima gerarchia ecclesiastica romana sia resistenza dei delegati cattolici i quali ribadirono il principiodel vescovo di Coira sul diritto della gerarchia ecclesiastica ...
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ASTALLI, Camillo
Gaspare De Caro
Nacque a Sambuci, presso Tivoli, il 21 ott. 1616 da Fulvio e da Caterina Pinelli; studiò al Collegio romano e seguì i corsi di diritto civile ed ecclesiastico alla Sapienza, [...] al govemo di Madrid, col quale si manteneva in contatto attraverso il nunzio in Spagna Camillo Massimo, suo lontano parente; e quando, al principiodel 1654,donna Olimpia e la famiglia Barberini, col favore di Innocenzo X, intrapresero segreti ...
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massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...