FORTINI, Pietro
Angela Asor Rosa
Nacque a Siena agli inizi del sec. XVI, da Lorenzo di Fortino e da Eufrasia Ballati, che si erano uniti in matrimonio nel 1496 (Milanesi, Notizie…, p. 621).
Della sua [...] Giornate e 32 nelle Notti), cifra che resta abbondantemente entro il limite massimo di 125-150 che il F. si era dato nel Prologo.
Il non costituisce più il principio ordinatore della raccolta, la regola e la misura del mondo presentato dalle novelle, ...
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MAIONE, Italo
Maria Paola Arena
Nacque a Buenos Aires l'8 giugno 1891 da Arturo, farmacista, e da Clorinda Rocca. Nel 1910 si trasferì a Roma per iscriversi all'Università, dedicandosi agli studi di [...] materie letterarie nel liceo-ginnasio statale Massimo d'Azeglio di Torino. Nel 'artista per cercare la riprova di un principio che è base di un sistema filosofico. centro" di un'opera d'arte.
Il lavoro del critico, quindi, è per il M. più conseguenza ...
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COZZANI, Ettore
Marcello Carlino
Nacque a La Spezia il 3 genn. 1884 da Leonardo e Valdemira Ricco.
Compì gli studi nella città natale e poi a Pisa, dove frequentò i corsi universitari. Ebbe maestri [...] Modello da ricalcare era quello di Il Convito; principio ispiratore era una sorta di misticismo estetico, sollecitato (Milano 1931).
Con Il Poema del mare e con Un uomo il C. tentò la realizzazione del suo massimo disegno letterario. Il libro di ...
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PARRONCHI, Alessandro
Luca Lenzini
PARRONCHI, Alessandro. – Figlio unico di Augusto, notaio, e di Annunziata Paoletti, nacque il 26 dicembre 1914 a Firenze, dove trascorse l’intera esistenza, a parte [...] al vero («Fin dal principio volli che del vero / la mia poesia fosse uno specchio non difforme», Fin dal principio…: da Nuovo cammino, Ruggero Jacobbi, Giovanna Ioli, Marino Biondi, Anna Dolfi, Pier Vincenzo Mengaldo, Silvio Ramat, Massimo Fanfani. ...
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BANDINI, Domenico (Domenico di Bandino)
A. Teresa Hankey
Nacque ad Arezzo verso il 1335, da Bandino e da Nuta Bianchi. La famiglia apparteneva al ceto mercantile, ma il padre, che non deve essere confuso [...] un "pedisequus". Forse in principio non riuscì ad affermarsi a Firenze anche la Divina Commedia,Valerio Massimo e Lucano (dei tre commenti sua larghi brani di opere latine del Petrarca, del Boccaccio, del Salutati, del Silvestri e di F. Villani. ...
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FASOLO, Ugo
Massimo Onofri
Nato a Belluno, il 27 dic. 1905 da Umberto e da Rosa De Salvador, a vent'anni si trasferì a Firenze, ove terminò gli studi laureandosi in scienze naturali e intraprendendo [...] il suo lavoro: la ricerca di un principio trascendente nel flusso incessante dell'esperienza vissuta un ordine, cit.; R. Papò, La poesia di U. F. (con la risposta del F. e due liriche inedite), Pordenone 1971; A. Frattini, F. controcorrente, in Fuoco ...
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PALAZZI, Fernando
Chiara Di Giorgio
PALAZZI, Fernando. – Primogenito di tre figli, nacque ad Arcevia (Ancona) il 21 giugno 1884 da Filippo e da Felicita Terenzi.
Seguirono Ferruccio (1886-1972) e Bianca [...] ibid. 1927), una «raccolta di massime, pensieri, aforismi, paradossi di tutti collaborazione con la casa editrice Principato, per la quale pubblicò molti la medesima casa editrice, di curare un’edizione del Decameron di Giovanni Boccaccio, che vide la ...
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EUSTACHIO da Matera
Errico Cuozzo
Nato nel XIII secolo, probabilmente a Matera, fu di fede ghibellina.
Il suo nome non è documentato in alcuna fonte contemporanea, ma l'agostiniano Dionigi da Borgo [...] Dionisio riporta poi, in margine a Valerio Massimo (II, 2, 3), sette distici XIII, privo di segnatura e mutilo in principio e in fine. In mancanza di a soluzione da G. C. Capaccio all'inizio del Seicento, fu definitivamente risolta nel 1851 da A ...
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ALTOMARE, Giovanni
Fausto Nicolini
Da Tommaso, figliuolo di Biagio Altomare e da Teresa Cardone, l'A. nasceva in Napoli, nel dicembre 1712; divenuto ormai, in virtù della falsificazione perpetrata dall'avo [...] con caratteri da manoscritto, dava principio a una riedizione della sola traduzione del Marchetti, confrontata su varie copie due lussuosi volumi in folio massimo, una terza edizione del De ré diplomatica del Mabillon, "dissertationibus variorum ...
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massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...