VARIAZIONALI, PRINCIPÎ
Enrico PERSICO
. Si designano con questo nome alcune leggi fisiche, di cui sono esempî tipici il principiodiFermat in ottica (v. fermat), quello di Hamilton, quello della minima [...] esservene un'altra, discosta da essa, per la quale il tempo è più breve. Chiarito così il significato del principiodiFermat, diremo che esso si può dimostrare partendo dalle note leggi della riflessione e della rifrazione; viceversa, ammesso per ...
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variazionale
variazionale [agg. Der. di variazione] [LSF] Diprincipio o equazione esprimente una condizione cui deve soddisfare la variazione che una certa grandezza subisce quando si facciano variare [...] della fisica, quale, per es., il principiodiFermat o il principiodi minima azione. ◆ [MCC] Principi v. della meccanica: principi fatti valere nella soluzione di svariati problemi di meccanica di sistemi a più gradi di libertà, trattati secondo la ...
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iconale
iconale [agg. e s.f. Der. del ted. Eikonal, dal gr. eikón "immagine"] [OTT] Grandezza, proporzionale alla fase di un'onda, che viene introdotta per descrivere la propagazione ondosa: v. ottica [...] ortogonali alle superfici d'onda, intese come luogo dei punti ove la funzione i. (cioè la fase) è costante; la teoria dell'i. perviene a risultati identici a quelli ottenibili applicando il principiodiFermat: v. ottica geometrica: IV 384 e. ...
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Fermat Pierre de
Fermat 〈fermà〉 Pierre de [STF] ( Beaumont de Lomagne 1601 - Castres 1665) Matematico. ◆ [OTT] Principiodi F.: fondamentale nell'ottica geometrica, è un principio variazionale secondo [...] ); (d) se n≥3, l'equazione xn+yn=zn non ha soluzioni intere maggiori di zero (grande teorema di F. o congettura di F., che ha appassionato, con dimostrazioni relative a valori particolari di n, i più famosi matematici posteriori a F. e del quale la ...
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Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla [...] maximis et minimis (1684) di G.W. Leibniz; i Philosophiae naturalis principia mathematica (1687) di I. Newton. La geometria analitica di Descartes ha i suoi precedenti immediati in P. Fermat, che arrivò ai risultati di Descartes in modo indipendente ...
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Nel linguaggio scientifico, in presenza di fenomeni casuali (o aleatori), p. di un evento è il numero, compreso fra 0 e 1, che esprime il grado di possibilità che l’evento si verifichi, intendendo che [...] ludo di G. Cardano e una lettera di G. Galilei. Uno sviluppo più ampio si ebbe con una corrispondenza tra B. Pascal e P. Fermat, originata ciò ha stimolato molti tentativi di dedurre sia il principiodi sovrapposizione, sia il carattere complesso ...
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Scienziato e filosofo (Clermont, od. Clermont-Ferrand, 1623 - Parigi 1662). Il padre, Étienne (v.), magistrato e buon matematico, orientò Blaise, secondogenito, in un ambiente scientifico, quello del circolo [...] si fanno comunemente risalire a uno scambio di lettere tra Pascal e P. Fermat (1654), nelle quali si risolvono questioni sui di Stevin per il celebre principio sull'andamento delle pressioni in un fluido, che da P. prende nome.
Principiodi ...
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Fisica
Giorgio Parisi
Spiegare cosa è oggi la f. e cosa la differenzia dalle altre discipline non è facile. Dare una precisa definizione di una scienza è arduo, specialmente in questi anni in cui si [...] 'ultimo teorema diFermat.
Se però non si guardano quei fenomeni su scale di grandezza che si situano così lontane dal mondo che si può osservare in un laboratorio anche di media grandezza, si hanno, seppure unicamente in linea diprincipio, tutte le ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. L'ottica e l'elettrodinamica dei corpi in movimento
Michel Janssen
John Stachel
L'ottica e l'elettrodinamica dei corpi in movimento
Il moto dell'etere
Il [...] mezzo in movimento. Questa differente formulazione appare molto naturale se si ricava il coefficiente di Fresnel utilizzando il principiodi tempo minimo diFermat, come fecero lo stesso Fresnel, Wilhelm Veltmann ed Éleuthère-Élie-Nicolas Mascart. In ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Evangelista Torricelli
Carla Rita Palmerino
Tra i più originali e dotati discepoli di Galileo Galilei, di cui fu successore nella carica di matematico del granduca di Toscana, Evangelista Torricelli [...] del moto di caduta. A premessa della propria dimostrazione egli pone un principio, conosciuto come principiodi Torricelli, volta le fece conoscere a Mersenne, Pierre Fermat e Roberval. Il rapporto di collaborazione con i matematici d’oltralpe si ...
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variazionale
agg. [der. di variazione]. – Nel linguaggio scient., relativo a una variazione o a variazioni. Per es., in fisica, induzione v., l’induzione elettromagnetica prodotta da variazioni di un campo magnetico (si contrappone a mozionale,...
problema
problèma s. m. [dal lat. problema -ătis «questione proposta», gr. πρόβλημα -ατος, der. di προβάλλω «mettere avanti, proporre»] (pl. -i). – 1. Ogni quesito di cui si richieda ad altri o a sé stessi la soluzione, partendo di solito...