Indirizzo di pensiero sorto negli USA intorno al 1870 e diffusosi più tardi in Europa, dove ebbe il maggior successo nei primi decenni del Novecento.
C.S. Peirce: dal pragmatismo al pragmaticismo
Il termine [...] lato, con la volontà di credere, con il migliorismo, per cui la stessa divinità è intesa come principio attivo, ancora aperto, Contro l’empirismo, il p. nega la riduzione del pensiero a induzione o a convenzione e afferma che nulla ci è mai dato in ...
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Psicologo inglese (n. Leeds 1936). Figura cardinale della psicologia contemporanea, il suo contributo si colloca nel contesto delle scienze cognitive, con interessi nell'ambito della psicologia del linguaggio [...] di pensiero, basata sull'idea di una manipolazione sintattica di simboli non interpretati, si riesce a spiegare la competenza deduttiva solo in linea diprincipioinduzione, creatività. Pensiero umano e pensiero meccanico, 1994). Autore di ...
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Economista e filosofo (Liverpool 1835 - Galley Hill, Kent, 1882). Pienamente aderente all'etica utilitaristica, il suo pensiero esercitò profondi influssi, soprattutto in Inghilterra. La sua teoria economica, [...] grado finale di utilità - il principio dell'utilità di logica e filosofia morale nell'univ. di Manchester (1863-75) e di economia politica in quella di Londra (1876-81). Particolarmente notevoli, nei suoi scritti di logica, le teorie dell'induzione ...
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In biologia, si dice di cellula indifferenziata che può agire da precursore di un clone di cellule differenziate, ma che mantiene la capacità di autorinnovarsi per produrre altre cellule s. identiche.
Cellule [...] di divisione, detto espansivo, e il secondo, detto differenziativo. Questo sistema permette, mediante l’induzionedi segnali cellulari, di hanno la capacità di trasformarsi in qualsiasi tipo di cellula, in linea diprincipio sarebbe possibile usarle ...
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stupefacente Sostanza naturale o sintetica che, anche a piccole dosi, agisce modificando lo stato di coscienza e lo stato emotivo.
Aspetti farmacologici
Vengono genericamente considerate s. numerosissime [...] è stato affermato il principio della non punibilità del detentore qualora usi a titolo personale una modica quantità di s., principio poi superato dalla l fanno uso di sostanze s. (art. 79); l’istigazione, proselitismo e induzione al reato di persona ...
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Botanica
Apertura delle gemme fiorali con cui vengono allo scoperto gli stami e i carpelli (nelle Gimnosperme gli ovuli) o loro parti (per es., lo stigma in certi fiori con ovario infero). In seguito a [...] diversi giorni successivi e si hanno fiori diurni e fiori notturni.
È detto induzione della f. il trattamento con cicli fotoinduttivi (consistenti in esposizioni, di opportuna durata e successione, a luce e oscurità) cui una pianta viene sottoposta ...
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Iniezione percutanea (o per via chirurgica) di etanolo all’interno di una massa solida o cistica. Il principio dell’a., di solito eseguita mediante guida ecografica, si basa sull’induzionedi una necrosi [...] della massa, causandone una riduzione volumetrica e funzionale. Usata in passato per la cura di numerosi tumori solidi a carico di fegato, pancreas, tiroide, l’a. è stata progressivamente sostituita da tecniche più efficaci (chemioembolizzazione ...
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RADIOBIOLOGIA
Carissimo BIAGINI
1. Campi di applicazione. - Per r. si intende, in senso generale, lo studio degli effetti delle radiazioni sugli organismi viventi; spesso la parola è usata in senso [...] nella sostanza vivente a seguito di irradiazione, seguono inevitabilmente il secondo principio della termodinamica. Per conseguenza del Regaud, lesioni della cornea nel coniglio, induzionedi tumori linfatici nel topo).
Un altro fattore fondamentale ...
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KELVIN, Sir William Thomson, lord
Giovanni GIORGI
Fisico-matematico inglese, nato a Belfast (Irlanda) il 26 giugno 1824, morto il 17 dicembre 1907 a Netherall (Scozia). Laureato nel 1845 a Cambridge, [...] principio termodinamico della conservazione dell'energia, mise d'accordo le conclusioni di N.-L.-S. Carnot con quelle del conte B. Rumford, di J. R. Mayer, di J. P. Joule, e di distinzione tra forza magnetica e induzione magnetica, l'invenzione del ...
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RADIOCOMUNICAZIONI
Guglielmo MARCONI
Orso Mario CORBINO
Orso Mario CORBINO
Lando AMBROSINI
Lu. Sol. *
Si intendono per radiocomunicazioni le comunicazioni rapide a distanza senza un collegamento [...] 2 e 3, che differenziano il campo di radiazione da quello d'induzione. Egli fu quindi portato a trascurare la il detector magnetico è stato il primo sistema di ricezione basato sul principio razionale della demodulazione; oggi lo stesso procedimento ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...
variazionale
agg. [der. di variazione]. – Nel linguaggio scient., relativo a una variazione o a variazioni. Per es., in fisica, induzione v., l’induzione elettromagnetica prodotta da variazioni di un campo magnetico (si contrappone a mozionale,...