arte
Se l’a. in generale si riferisce a un certo sapere unito a una certa abilità, l’a. in senso estetico non sembra definibile propriamente né come sapere, né come abilità, che sono condizioni necessarie [...] questo tipo è ‘estetica’ e costituisce uno schema di unificazione in cui il principio estetico si correla sinteticamente con una «legalità intellettuale in generale». Va ricordato che, in Kant, «logico» significa «riferibile all’oggetto» ed «estetico ...
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BIANCHINI, Lodovico
Pasquale Villani
Nacque a Napoli l'11 agosto 1803, da Domenico e da Margherita Sciullo; già a soli quindici anni, mentre faceva ampie letture soprattutto di economia e di storia, [...] interessi per la trattatistica politica, ebbero occasione di esprimersi nell'opuscolo Principî sul credito pubblico pubblicato a Napoli nel con la moderazione, con il ritorno alla legalità e il ripudio di misure poliziesche, con limitate riforme, si ...
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Vico, Giambattista
Cecilia Castellani
Filosofo, nato a Napoli nel 1668 e morto ivi nel 1744. Nella Vita scritta da se medesimo, composta intorno al 1723, pubblicata una prima volta nel 1728, integrata [...] che vogliono vivere nella repubblica di Platone, non rovesciarsi nella feccia di Romolo» (Principidi Scienza nuova d’intorno alla della struttura mista della sua costituzione, che conferisce legalità al conflitto originario degli ordini. In V. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Una filosofia del XIX secolo?
Secondo gli schemi più diffusi la filosofia dell’Ottocento [...] realizza sempre in Organismi o Forme che hanno la vitalità e la legalitàdi ogni cosa vivente. E allora si capisce perché questo sia anche libertà come una capacità di comprendere, rispettare e introiettare come principio morale e sociale le ...
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AMENDOLA, Giovanni
Giampiero Carocci
Nacque a Napoli, da famiglia di Sarno, il 15 apr. 1882. Dopo un primo tirocinio giornalistico fatto, giovanissimo, sotto la guida di E. Arbib, l'A. prese le mosse [...] e in quello di Sala Consilina del 1 Ott. 1922, il programma di far entrare nella legalità il fascismo, della Rivoluzione Liberale,a cura di N. Valeri, Torino 1948, pp. 503-510); A. Bobbio, Le riviste fiorentine del principio del secolo (1903-1916), ...
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DURANDO, Giacomo
Paola Casana Testore
Nacque il 4 nov. 1807 a Mondovi (Cuneo), da Giuseppe Antonio e da Margherita Vinaj, terzultimo di dieci figli, cinque dei quali, però, morirono subito dopo la nascita [...] stesso avrebbe dovuto fingere da introduzione, intitolata: Principidi geostrategia applicata alla genesi delle nazionalità, dove delle sue funzioni, dai limiti della legalità e che la "sola necessita suprema di salvare la patria" lo avrebbe potuto ...
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Prigione
Antonella Cambio
Carmelo Cavallo
Prigione (dal francese prison, che è il latino pre(he)nsio, "atto di prendere, cattura") e il suo sinonimo carcere, rispetto a cui è più usato nel linguaggio [...] , con un punto di vista centrale. Questo schema planimetrico si fonda su precisi principidi penologia: la separazione di instaurare misure preventive e si palesò la necessità di predisporre strumenti di controllo esterni e neutrali sulla legalità ...
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VERONA
DDario Canzian
Nell'agosto del 1236 Verona, in mano a Ezzelino III da Romano, fu occupata da tremila soldati tedeschi. Lo stesso Federico II vi fece tappa, prima di procedere alla volta di Cremona. [...] principio del Duecento si individuano due partes: quella dei conti San Bonifacio e quella dei Monticoli. Si tratta di forme della legalità. Vi sono anzi delle spie che proverebbero come Ezzelino intendesse fare di Verona una sorta di capitale, ...
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VISCONTI, Luchino
Maria Nadia Covini
– Nacque nel 1292, quartogenito di Matteo I, già capitano del Popolo di Milano, e della milanese Bonacossa Borri (Violante, per Pietro Azario).
Nel 1310 seguì il [...] di cui Azario ricorda le qualità culturali e le capacità belliche, e Galvano Fiamma la devozione cristiana – principiòdi Stefano, in vista di una successione meno controversa.
Benché Luchino si presentasse come signore benevolo, attento alla legalità ...
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CALASSO, Francesco
Ennio Cortese
Nato a Lecce il 19 luglio 1904, da Vincenzo e da Adele Maria Longo, compì nella città natale gli studi secondari classici e a Roma quelli di giurisprudenza. Conseguita [...] affermarsi soprattutto del principio consensuale. L potere pubblico. Alla legalità medievale è comunque pp. 185-207; A. C. Jemolo, in Rend. d. Accademia nazionale dei Lincei, classe di scienze morafi, stor. e filol., s. 8, XXI (1966), pp. 72-813 e ...
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spacca-Italia (spaccaItalia) s. m. inv. Nella polemica politica, soggetto, evento e, in partic., provvedimento legislativo che attenta all’unità d’Italia, minacciando di dividerla in due o più parti. | Usato anche in funzione di agg. inv. sempre...
ius scholae (Ius Scholae) loc. s.le m. Principio per cui i minori nati da genitori stranieri possono acquisire la cittadinanza al termine di un ciclo di studi. ◆ «se è vero che a 18 anni, e con uno "spaziofinestra" di un anno, si acquisisce...