PARTITI POLITICI.
Piero Ignazi
– Le elezioni del 2006: il governo Prodi. Dalle elezioni del 2008 alle dimissioni di Berlusconi. Il governo Monti. Le elezioni del 2013 e la rielezione di Napolitano. [...] i processi a carico di Berlusconi innescarono un, peraltro lento, processo di erosione della legittimità della sua leadership e aveva incontrato i favori della constituency cui in linea diprincipio si era rivolto – e che veniva invece rilanciato ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] classificatorie. Il problema centrale è costituito dalla legittimitàdi applicare i principi dell'indoeuropeistica alla classificazione di gruppi linguistici diversi, spesso totalmente privi di spessore documentario. Se la linguistica semitica ...
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Serie di dieci precetti, prevalentemente morali, dati da Dio a Mosè sulla vetta del monte Sinai, all'uscire dall'Egitto. Fatto proprio dal cristianesimo, il decalogo è divenuto il codice morale di gran [...] (v.) sull'Arca Santa e nel tempio di Salomone legittima l'interpretazione data, cioè che il divieto si testo d'un trattato d'alleanza fra Ramses II e un principe hittita viene deposto nel paese di Khatti sotto i piedi del dio Tešub, come la sua ...
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SPAZIO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Federigo ENRIQUES
. La questione della natura dello spazio è una tra le più dibattute attraverso tutto lo sviluppo della speculazione umana, cosicché la storia [...] gia parlassero i Pitagorici: ma il problema della sua legittimità fu posto essenzialmente da Parmenide, che riportando il vuoto derogassero, nella loro determinatezza, dal principio parmenideo esigente la rigorosa esclusione di ogni "non è" dall'"è ...
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Secondo figlio di Enrico VII, nato il 28 giugno 1491, divenne erede presuntivo quando morì suo fratello maggiore Arturo (1502), e principedi Galles nel 1503. Succedette ad Enrico VII il 2 aprile 1509, [...] Essendo Caterina morta nel gennaio del 1536, la legittimitàdi Edoardo era indiscutibile.
Intanto nel 1536 E. aveva di Cleves (3 gennaio 1540), sì da legarlo ai principi tedeschi; ma Anna era priva di grazie, e, quando Carlo V e Francesco I vennero di ...
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Alfonso V, nato nel 1396, succedette a suo padre Ferdinando I, il 2 aprile 1416, nei regni d'Aragona, Valenza, Maiorca, Sicilia, Sardegna e nella contea di Barcellona. Richiamò subito dalla Sicilia il [...] di Chiaromonte, nipote del principedi Taranto, il più potente barone del regno (maggio 1445); ma, in realtà, egli lasciò uno stato fallito economicamente e malsicuro sia per le rivolte locali, sia perché permaneva insoluta la doppia legittimità ...
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SCIPIONE Emiliano, Publio Cornelio (P. Cornelius Scipio Aemilianus Africanus)
Gaetano De Sanctis
Generale romano. Fu il più giovane dei figli che L. Emilio Paolo, il vincitore di Pidna, ebbe da Papiria. [...] egli stesso una sorpresa sul quartiere di Megara. Anche questa, che sul principio parve coronata dal successo, terminò di Numanzia, pervenutagli la notizia della morte di Tiberio, di questa si dice riconoscesse con una citazione omerica la legittimità ...
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REFERENDUM (XXVIII, p. 976; App. II, 11, p. 674)
Paolo Barile
La legge di attuazione dei r. popolari previsti dalla Costituzione è stata approvata con grande ritardo rispetto all'entrata in vigore della [...] è ammesso "per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali". Mentre discende dai principi del sistema l'inammissibilità del r. per le leggi di bilancio, di amnistia e d'indulto e ...
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Nacque a Brescia, verso la fine del sec. XI o sul principio del sec. XII. Fu chierico, e forse anche insignito di qualche ordine minore, ma non prete o canonico regolare. Nulla sappiamo di preciso circa [...] legittimità delle decime, che dovevano provvedere il clero di un umile ma necessario sostentamento. Ottone di Frisinga vaghe vanno controllate al lume del principio informatore di tutta l'attività religiosa di A.; ma, riferendoci ai tempi in ...
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. Così si suol designare dal più illustre di essi. Carlomagno (v.) - la dinastia che governò i Franchi dopo la scomparsa dei Merovingi, e che riuscì a rinnovare, sotto l'egemonia franca, l'Impero romano [...] d'Aquitania, cercando di stabilirne il legame con Clodoveo, sì da giustificare la legittimità dell'assunzione al in quanto fu sin dal principio diretta da uomini di prim'ordine così nelle armi come nelle opere di pace, tenaci nel perseguire un ...
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legittimita
legittimità s. f. [der. di legittimo]. – 1. L’essere legittimo, conforme cioè al diritto, alla legge, alle disposizioni dell’ordinamento giuridico: l. di un comportamento; l. di un ordine, di un divieto; l. di un atto amministrativo,...
legittimismo
s. m. [der. di legittimo, sul modello del fr. légitimisme]. – In senso storico, atteggiamento e dottrina politica (formulata al Congresso di Vienna dal ministro francese Ch.-M. de Talleyrand) che, in contrasto con i principî della...