Bonifacio I, santo
Alessandra Pollastri
Successe a papa Zosimo. Secondo il Liber pontificalis fu di origine romana e figlio del presbitero Giocondo.
Era anch'egli un presbitero, della Chiesa di Roma, [...] e cioè la sua espulsione e il riconoscimento di B. quale vescovo legittimo da parte di Onorio con una lettera del 3 aprile, il caso di Perigene, sostenendo il principio che non potevano verificarsi riunioni episcopali senza il consenso di Rufo e ...
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BARBAGALLO, Corrado
Piero Treves
Nato a Sciacca (Agrigento) il 1° dic. 1877 di famiglia catanese (il padre insegnava nelle scuole medie di quella cittadina), trascorse la fanciullezza e l'adolescenza [...] o a negare i rapporti fra storiografia e lotta di classe, i concetti del plusvalore o della dittatura del proletariato, ecc., sibbene a giustificare, diluire od estendere i principi d'una riforma storiografica all'insegna del materialismo storico ...
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BIANCHI, Michele
Alceo Riosa
Nato a Belmonte Calabro (Cosenza) il 22 luglio 1883 da Francesco e da Caterina Debonis, seguì il liceo a Cosenza, e si iscrisse alla facoltà di legge di Roma, interrompendo [...] della legittimitàdi gran parte delle loro richieste: atteggiamento in linea con la tattica mussoliniana di quel momento di massa e una più stretta vigilanza sui sindacati, la cui azione non sempre rispondeva al principio della collaborazione di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Alessandro Manzoni
Mario Gabriele Giordano
La netta eccellenza che caratterizza Alessandro Manzoni in sede letteraria non deve indurre a trascurare la rilevante importanza del suo pensiero storico-politico [...] e perfino nella sua stessa famiglia i principi fondamentali, avrà modo di approfondirne la conoscenza durante il soggiorno a di usurpazione del potere. La rivoluzione italiana viene al contrario enfaticamente esaltata poiché, in piena legittimità, ...
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CAPRARA MONTECUCCOLI, Giovanni Battista
Giuseppe Pignatelli
Nato a Bologna il 29 maggio 1733 dal conte Francesco Raimondo Montecuccoli e da Maria Vittoria dei conti Caprara, assunse insieme con i fratelli [...] principedi Belgioioso (tra la diffidenza del ministro veneziano, che sospettava l'esistenza di trattative per un trattato di emesso la professione di fede di Pio IV, giurato fedeltà al pontefice e sconfessato la legittimità della Chiesa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Bernardo Tanucci
Aurelio Cernigliaro
Nella complessa vicenda del Settecento, Bernardo Tanucci occupa a ragione un ruolo di primo piano. Rivisto il giudizio sostanzialmente negativo di Vincenzo Cuoco [...] Stato, è dal consensus omnium, tacito o espresso, che scaturisce la legittimità del potere sovrano. Il consenso, però, non è astratta affermazione diprincipio, è forza effettiva di chi governa.
Il vero comando nel mondo sta nelle braccia; ove son ...
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Benedetto XIII, antipapa
Manuel Vaquero Piñeiro
Appartenente ad una delle più illustri famiglie feudali della Corona d'Aragona, Pedro Martínez de Luna nacque a Illueca (Saragozza). La sua data di nascita [...] , convinti com'erano che ognuno di loro rappresentasse una giusta e legittima elezione. Dimostrando una solida posizione di poter cambiare opinione e senza il rispetto di questo fondamentale principio la votazione doveva forzosamente avere vizi di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giuseppe Capograssi
Ulderico Pomarici
Nella filosofia del diritto italiana del Novecento, Capograssi è figura di studioso singolarmente appartata. Intellettuale cattolico, erede della tradizione legata [...] «si [siano] insinuati grandi interessi collettivi» (p. 435), e il principio dell’eguaglianza giuridica alla base dello Stato di diritto ha legittimato la richiesta di soddisfare «tutta una serie di nuovi bisogni», anzi il dato epocale è che esso «ha ...
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DOUHET, Giulio
Giorgio Rochat
Nacque a Caserta il 30 maggio 1869 in una buona famiglia patriottica: il padre Giulio era nizzardo, aveva combattuto le guerre di indipendenza come ufficiale farmacista [...] la sua carriera nell'esercito.
Dopo che un suo primo ricorso contro la legittimità della sentenza del tribunale di Codroipo era stato respinto dalla Cassazione, il Tribunale supremo di guerra e marina nel novembre 1920 annullò la condanna del 1916 ...
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Giovanni II
Maria Cristina Pennacchio
Di G. non si conoscono né la data né il luogo di nascita, ma secondo il Liber pontificalis era di famiglia romana, figlio di un tale Proietto. Durante il suo pontificato, [...] formula di fede, che riproduceva i principi dichiarati nell'editto di Costantinopoli e ribadiva l'appartenenza di Cristo alla Trinità, la sofferenza nella carne del Figlio di Dio e quindi la legittimità dell'epiteto di "Madre di Dio" attribuito ...
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legittimita
legittimità s. f. [der. di legittimo]. – 1. L’essere legittimo, conforme cioè al diritto, alla legge, alle disposizioni dell’ordinamento giuridico: l. di un comportamento; l. di un ordine, di un divieto; l. di un atto amministrativo,...
legittimismo
s. m. [der. di legittimo, sul modello del fr. légitimisme]. – In senso storico, atteggiamento e dottrina politica (formulata al Congresso di Vienna dal ministro francese Ch.-M. de Talleyrand) che, in contrasto con i principî della...