BONCOMPAGNI, Cataldino
Roberto Abbondanza
Dall'anno del suo dottorato bolognese (1397) si può inferire che nacque intorno al 1370. Secondo la generalità degli autori, era figlio di Apollonio da Visso, [...] di Gregorio XII e di Benedetto XIII, dichiarati eretici e scismatici, nonché della legittimità dell'elezione di Alessandro V e poi di pp. XVII e passim; U. Nicolini, Il principiodi legalità nelle democr.italiane. Legisl. e dottrina politico- ...
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CENNI, Enrico
Fulvio Tessitore
Nacque il 20 nov. 1825 a Vallo della Lucania (Salerno) da Giovanni, sottointendente della provincia, e Marianna Bottino. Trasferito il padre, come intendente a Catanzaro, [...] 'avvocato napoletano negli anni successivi al '70, col ritorno di Roma all'Italia e il drammatico proporsi della questione romana. Al 1873 risale lo studio Della legittimità del principe, pubblicato sulla Rassegna nazionale, al quale seguirono, editi ...
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EULA, Ernesto
Maria Letizia D'Autilia
Nacque a Barge (Cuneo) il 6 giugno 1889 da Luigi e da Adele Besso. Seguendo le tradizioni della famiglia - il padre fu consigliere di Cassazione e il nonno paterno, [...] all'approfondimento delle questioni legate al processo di attuazione dei nuovi principi costituzionali. La sua riflessione mira ad costituzionale (cfr. Nozione di "Legittimità costituzionale" e orientamenti di massima sugli indirizzi giurisprudenziali ...
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CONTUZZI, Francesco Paolo
Mario Caravale
Nacque a Montescaglioso (Matera) il 9 ott. 1855 da Giuseppe e da Giuseppina D'Alessio. Studiò a Napoli, ove si laureò in giurisprudenza nell'agosto del 1878.
Iniziò [...] , di teorizzare un punto di incontro tra il principiodi nazionalità di ricorrere alla Corte di cassazione in caso di mancata applicazione della norma straniera richiamata da quella di diritto interno. Insieme con il Fiore egli sostenne la legittimità ...
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BAGNASACCO, Antonio
Valerio Castronovo
Nacque in Andorno nella prima metà del sec. XVI (oggi Andorno Micca, in provincia di Vercelli).
Cresciuto nel clima di fervore di studi legali tipico del Piemonte [...] del pontefice circa il riconoscimento dei diritti sabaudi su Saluzzo. Nell'esame di questa annosa vertenza, il consiglio del B. era di mantenere fermo il principio della legittimità dell'acquisto (chiedendo anzi un "giudizio peritorio"), in quanto l ...
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GIARDINA, Camillo
Marco Mantello
Nacque a Pavia il 29 marzo 1907 da Andrea e da Emma De Corradi, entrambi siciliani.
All'epoca il padre, personalità di spicco del movimento cattolico e fra i primi iscritti [...] gli stranieri "sub scuto potestatis" e senza figli legittimidi "thingare" ad altri o alienare a qualsiasi titolo 'editto di Rotari non sancirebbe a suo parere alcun principiodi diritto germanico di riconoscimento del lavoro come modo di acquisto ...
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FODERARO, Salvatore
Giulia Caravale
Nacque a Cortale (Catanzaro) il 26 febbr. 1908 da Giovambattista e Maria Teresa Cimino. Iscrittosi alla facoltà di giurisprudenza dell'università di Roma, si laureò [...] della rivista, aveva sottolineato la perdurante validità del principio della divisione dei poteri - il F. sosteneva parziale".
Il nuovo indirizzo di studio appare confermato dal saggio Osservazioni sui limiti dilegittimità del decreto legge, apparso ...
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GUELI, Vincenzo
Giulia Caravale
Nacque a Catania il 10 dic. 1914 da Raffaele e Anna (Marianna) Mazzarino. Laureatosi in giurisprudenza nell'Università di Roma il 16 nov. 1935, il 10 nov. 1938 conseguì [...] il principiodi uguaglianza. Sempre nel 1957 uscì il saggio La Corte costituzionale, in Scritti giuridici in memoria di P della Corte costituzionale a controllare la legittimità costituzionale del procedimento di formazione delle leggi, in Rassegna ...
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MUSIO, Giuseppe
Italo Birocchi
MUSIO, Giuseppe. – Nacque a Bitti, ora in provincia di Nuoro, da Francesco Angelo e da Rosalia Carta Cordoña. Come data di nascita si indica di solito il 15 maggio 1797, [...] – affrontate con posizioni di fermo costituzionalismo. Facendo leva sul principio della divisione dei poteri, , avrebbe dovuto essere organo di merito, e precisamente di terza istanza, e non corte dilegittimità (Sulla Cassazione come unica suprema ...
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GRASSI, Carlo
Stefano Tabacchi
Nacque a Bologna nel 1519 o nel 1520, figlio di Giovanni Antonio, futuro senatore di Bologna, e di Diana di Carlo Grati. Apparteneva a una famiglia di notevole rilievo [...] , sulla base di un'ampia disamina della natura del sacramento, la legittimità dei matrimoni clandestini Bologna 1616, pp. 38 s.; Id., Li dottori bolognesi di legge canonica e civile dal principiodi essi per tutto l'anno 1616, Bologna 1620, p. ...
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legittimita
legittimità s. f. [der. di legittimo]. – 1. L’essere legittimo, conforme cioè al diritto, alla legge, alle disposizioni dell’ordinamento giuridico: l. di un comportamento; l. di un ordine, di un divieto; l. di un atto amministrativo,...
legittimismo
s. m. [der. di legittimo, sul modello del fr. légitimisme]. – In senso storico, atteggiamento e dottrina politica (formulata al Congresso di Vienna dal ministro francese Ch.-M. de Talleyrand) che, in contrasto con i principî della...