ANTONELLI, Giacomo
Roger Aubert
Nacque il 2 apr. 1806 a Sonnino, da famiglia di origine modestissima, arricchitasi poi in fortunate speculazioni immobiliari.
Mandato a Roma dal padre Domenico, che desiderava [...] e nelle dichiarazioni, in cui continuò a opporre al "nuovo diritto" rivoluzionario il principiodilegittimità e il diritto delle genti quali erano stati formulati nel congresso di Vienna - si riconosce qui l'allievo del Bemetti - e da questi ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] del potere temporale era stata motivata non solo con il ricorso al principiodilegittimità, ma con l’esigenza di tutelare l’esercizio indipendente delle funzioni papali di capo della Chiesa universale (concetto inizialmente proposto da Bossuet nel ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] Impero il suo originario carattere popolare (fonte dilegittimità del potere imperiale rimarrà la delega dei e annessioni compiute dai successori, che mantennero fermo il principiodi considerare imperiali tutte le nuove acquisizioni romane. In ...
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Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] , in quanto comporta, in caso di accoglimento, solo decisioni di annullamento; infine, è proponibile, a tutela di interessi legittimi e diritti soggettivi, soltanto per vizi dilegittimità.
Quanto all’ambito di applicazione, l’art. 7, comma ...
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La Regione è il più importante ente territoriale substatale previsto nella Costituzione italiana. La sua introduzione nel testo costituzionale segna una delle più importanti innovazioni rispetto allo Statuto [...] principio e alle regioni quella di dettaglio; e integrativa-attuativa, disciplinata dall’ultimo comma del vecchio testo dell’art. 117 Cost. Tutti e tre i tipi erano però soggetti, oltre che a limiti speciali, anche a limiti generali (dilegittimità ...
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. Storia della Chiesa (X, p. 19; App. II, 1, p. 569; III, 1, p. 359). - Durante il periodo 1960-1976, a differenza del decennio precedente, la C. e la cattolicità tutta assistono al succedersi di due grandi [...] non solo perfettamente lecito, ma degno addirittura di essere favorito e sostenuto nelle sue realizzazioni per il bene comune della società.
Tale insieme la legittimità oggi acquisita del principio tanto osteggiato e condannato in passato della ...
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BONIFACIO IX, papa
Arnold Esch
Perrino (Pietro) Tomacelli, di nobile famiglia napoletana, nacque verso l'anno 1350 a Napoli da Giacomo (ma il nome del padre è incerto) e da Gatrimola Filimarini. Sui [...] legittimità), via concilii generalis (concilio generale). B. IX, che a differenza di Benedetto XIII non era legato da alcun patto di abile modifica del patto di alleanza, su Firenze, il Cossa diede inizio solo al principiodi giugno alla spedizione. ...
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Islamismo
Mohammed Arkoun
sommario: 1. L'Islam nella storia dei nostri giorni. 2. Islam, politica e società. a) La questione dello Stato e l'edificazione nazionale. b) L'economia e la società. c) La [...] altri casi, come per esempio in Indonesia, dove il principiodi uno Stato islamico non è riuscito a imporsi, la grazie alle norme incorporate nel rito, e consolidare la loro legittimità, presentandosi come i sostenitori dell'Islam; le seconde, al ...
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NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] . E la presenza dell'imperatore, in virtù del principiodi separazione dei due poteri, era inopportuna in un'assemblea , che nel caso di Benedetto III poteva ancora essere interpretata come un'estrema affermazione dilegittimità (riposava nel luogo ...
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Pio II
Marco Pellegrini
Enea Silvio Piccolomini nacque il 18 ottobre 1405 a Corsignano, in Val d'Orcia, primogenito dei diciotto figli di Silvio Piccolomini e Vittoria Forteguerri. Uno dei principali [...] in diverse Chiese nazionali, sottoposte alla tutela dei rispettivi principi secolari. Per stornare un simile esito della crisi conciliare, era legittimo prospettare una convergenza di sforzi fra la Sede apostolica e l'Impero germanico, direttamente ...
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legittimita
legittimità s. f. [der. di legittimo]. – 1. L’essere legittimo, conforme cioè al diritto, alla legge, alle disposizioni dell’ordinamento giuridico: l. di un comportamento; l. di un ordine, di un divieto; l. di un atto amministrativo,...
legittimismo
s. m. [der. di legittimo, sul modello del fr. légitimisme]. – In senso storico, atteggiamento e dottrina politica (formulata al Congresso di Vienna dal ministro francese Ch.-M. de Talleyrand) che, in contrasto con i principî della...