9 maggio 1978: lo schiaffo a Paolo VI. Storia e fallimento della mediazione vaticana per la liberazione di Aldo Moro
Miguel Gotor
Le tre cerimonie, i due corpi del re
Il modo migliore per raccontare [...] in vigore uno stato di eccezione non dichiarato, una sovranità forte, efficiente e tentativo con Schlesinger-Banca Popolaredi Milano)». Andreotti si riferiva difesa del principiodi nazionalità su qualsiasi altra considerazione di carattere etico- ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] principiodi legittimità, ma con l’esigenza di tutelare l’esercizio indipendente delle funzioni papali di capo a cura di), Don Bosco nella storia della cultura popolare, Sei, Torino 1987.
F. Traniello, Religione, nazione e sovranità nel Risorgimento ...
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Il potere politico del papa
Diego Quaglioni
«Il carattere duplice del regno papale»
In un appunto del 1930, vergato a mo’ di recensione di un articolo apparso sulla «Nuova Antologia» nel giugno dell’anno [...] tratta certo più della stessa forma disovranità supernazionale [...] quale era formalmente popoli, e conforme ai due popoli procedono due generi di vita, conforme alle due vite due principati, conforme ai due principati un doppio ordine di ...
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Il 'partito romano'
Andrea Riccardi
Papato e Roma dopo il 1870
Roma rappresenta un riferimento decisivo non solo nell’esercizio del ministero del papa e del servizio della sua Curia, ma anche nell’immaginario [...] di vantare qualche diritto su Roma, al di là degli spazi su cui esercita la sua sovranità , acquista un rapporto diretto con la popolazionedi Roma, come grande riferimento morale e potuto essere un principiodi partito cattolico di destra. Nel suo ...
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Cattolici e cultura costituzionale
Nicola Antonetti
Lo Stato liberale: ‘opposizione’ o ‘conciliazione’
Vari furono gli approcci che, dopo l’Unità d’Italia, il pensiero politico cattolico sviluppò verso [...] che i princìpi rivoluzionari erano «in gran parte veri e splendidi di giustizia e di moralità», ma coglieva anche il pericolo che al dispotismo regio dell’ancien régime subentrasse quello, senza limiti, della ‘sovranità del popolo’; negava, quindi ...
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GASPARRI, Pietro
Carlo Fantappiè
Romeo Astorri
Nacque il 5 maggio 1852 da Bernardino e da Giovanna Silj, ambedue possidenti, a Capovallazza, allora comune di Visso, oggi di Ussita, in provincia di [...] E. Orlando e mons. B. Cerretti.
Il principio fondamentale che il G. ribadì più volte ai suoi vicende che portarono alla conclusione dell'esperienza popolare non è del tutto chiaro. È certo 'attenzione alla nozione disovranità presenti sin dalle bozze ...
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BONTEMPI, Andrea
Enzo Petrucci
Nacque a Perugia nel 1326, da quanto si può congetturare da una bolla di Innocenzo VI, da Martino, figlio di quel Lello Bontempi, che gli scrittori di cose perugine ricordano [...] nei confronti del "pacifico e popolare regime della città di Perugia" ebbe il suo di brevissimi regesti del protocollo del notaio Angelo di ser Vanni di Lamberto. Si veda anche G. Cernicchi, L'acropoli sacra di Perugia e i suoi archivi al principio ...
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DE LUCA, Antonino (in religione Antonio Saverio)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Bronte, in provincia di Catania, il 28 ott. 1805 da Vincenzo e da Francesca Saitta. Ultimo di dieci figli, compiuti i primi [...] prima un "principiodi assimilazione morale", quindi, dopo Carlo Magno, un "principiodi equilibrio politico", infine un "principiodi unione" (De' vantaggi che i romani pontefici hanno arrecato alla condizione politica de' popoli italiani, Roma ...
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GIUDICI, Gaetano
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Milano il 17 genn. 1766 da Carlo Maria e da Giuseppa Lomeni. Cresciuto in un ambiente familiare benestante e aperto ai contatti con il mondo degli artisti [...] dai giansenisti francesi e condannata la loro adesione ai principî della sovranitàpopolare, il G. ne assolveva tuttavia l'accettazione della costituzione civile del clero e del giuramento di fedeltà a essa, dettata a suo dire dalla realistica ...
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BOVARA, Giovanni
Lucia Sebastiani
Nacque a Malgrate (Como) il 30 sett. 1734, secondogenito di Cristoforo Bovara Rejna e di Teodora Brentano Riati, in una famiglia che, arricchitasi con il commercio [...] tutto l'interesse per l'istruzione popolare, che doveva essere laica: solo una scuola organizzata dallo Stato avrebbe potuto servire alla formazione di buoni cittadini, fedeli al principe e capaci di inserirsi nel moto progressivo della società. Era ...
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sovranità alimentare loc. s.le f. Il diritto dei popoli a gestire le proprie risorse alimentari avendo come fine primario esclusivamente la soddisfazione delle esigenze delle persone, sulla base di una produzione sostenibile, rispettosa del...
sovranita
sovranità s. f. [der. di sovrano]. – 1. a. Potere sovrano, autorità sovrana: esercitare la propria s. su un territorio; diritti di s.; Bene sociale, Libertà, Progresso: al di fuori di questi tre termini non può esistere Sovranità...