Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] le cognizioni da essi raggiunte (la messe più copiosa di informazioni si rinviene in Varrone e Quintiliano, e poi in Prisciano, Donato e altri) restarono patrimonio del Medioevo fino a che la filologia umanistica non riuscì a dare una descrizione più ...
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Col termine abbreviazione (o, più anticamente, abbreviatura) si indica l’accorciamento (o compendio) di una parola. Come si legge nel Vocabolario della Crusca (1612), l’abbreviazione è una «parola abbreviata [...] III, in Grammatici latini, Hildesheim, Olms, 5 voll., vol. 1° (rist. dell’ed. Lipsiae, 1855-1880).
Prisciano Cesariense (1961), Prisciani grammatici Caesarensis institutionum grammaticarum libri XVIII, in Grammatici latini, Hildesheim, Olms, 5 voll ...
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prisco
agg. [dal lat. priscus, affine a prior e primus (v. priore e primo)] (pl. m. -chi), poet. – Che appartiene a età antichissima, che risale a tempi remoti: le p. genti; la p. nobiltà, la nobiltà degli antichi, o dei progenitori; un mio...
ogamico
ogàmico agg. [der. dell’irland. ógham, medio irland. ogom o ogum, che è il nome della scrittura] (pl. m. -ci). – Denominazione dell’alfabeto (e quindi della scrittura) usato in Irlanda nei primi secoli dell’era cristiana e successivamente...