comunicazióne Ogni processo consistente nello scambio di messaggi, attraverso un canale e secondo un codice, tra un sistema (animale, uomo, macchina ecc.) e un altro della stessa natura o di natura diversa.
Diritto
Comunicazione [...] nuovo segnale s(t) idoneo a essere trasmesso e nel quale è presente il contenuto informativo del segnale h(t). Tali processi prendono il nome di modulazione (➔) e sono indicati con il blocco M. Dopo la trasmissione il blocco M′ provvede a effettuare ...
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PARTI
Antonino CONIGLIO
. Processo civile (XXVI, p. 418). - Il cod. proc. civ. del 1942 ha dettato norme per quelle ipotesi in cui la legittimazione ad agire non coincide con la titolarità del rapporto [...] , se ritengono che vi sia un terzo che abbia un interesse riflesso o dipendente, di chiamarlo a partecipare al processo, senza attendere che egli intervenga spontaneamente (art. 106 cod. proc. civ.). L'interesse della parte che chiama il terzo ...
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Temporaneo arresto del processo civile disposto dal giudice nell’attesa che riceva definizione una questione da cui dipende la decisione della controversia.
L’ordinamento italiano prevede diverse ipotesi [...] Se, peraltro, il rapporto pregiudiziale è stato definito con sentenza e questa è soggetta a impugnazione, il giudice può sospendere il processo (art. 337, 2° co., c.p.c.). Si discute, peraltro, se la sentenza in questione debba essere già passata in ...
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Franco Gaetano Scoca
Abstract
Viene esposta per sommi capi la disciplina processuale, illustrando le novità introdotte con il codice del processo amministrativo, tenendo conto dei chiarimenti dovuti, [...] officiosi del giudice (per maggiori delucidazioni mi permetto di rinviare al mio Commento agli artt. 63-69 c.p.a., in Il processo amministrativo. Commentario al d.lgs. n. 104/2010, a cura di A. Quaranta e V. Lopilato, Milano, 2011, 535 ss.; in senso ...
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Con riferimento al processo civile, è l’attività giurisdizionale cui ricorre il creditore quando il debitore non adempie spontaneamente al suo obbligo. Sono parti del processo esecutivo: l’ufficiale giudiziario, [...] liquido e esigibile» (art. 474 c.p.c.), titolo che è il presupposto necessario e sufficiente per instaurare il processo esecutivo.
L’esecuzione forzata si distingue in esecuzione in forma generica o per espropriazione ed esecuzione diretta o in forma ...
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Nel processo civile, ispirato al principio dispositivo, il potere di richiedere la tutela giurisdizionale, il potere di allegare in giudizio i fatti storici rilevanti ed i poteri istruttori ad essi correlati [...] vi ravvisa un pubblico interesse.
Per quel che riguarda la determinazione dei poteri che il pubblico ministero può spendere nel processo si suole distinguere tra le controversie che egli stesso può proporre (p.m. agente) e quelle nelle quali può solo ...
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Istituto del processo civile diretto ad attribuire in titolarità a una delle parti un potere processuale previamente estintosi in quanto non esercitato nel termine previsto dalla legge a pena di decadenza.
L’ordinamento [...] è rimesso in termini se dimostra che la nullità della citazione o della sua notificazione gli ha impedito di aver conoscenza del processo o che la costituzione è stata impedita da causa a lui non imputabile (art. 294 c.p.c.). A questa previsione si ...
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Nel processo civile, l’insieme delle attività processuali prevalentemente volte alla fissazione del thema decidendum e del thema probandum, ovvero delle domande e delle eccezioni su cui il giudice è tenuto [...] e sotto la sua direzione (art. 180 e 183 c.p.c.).
La trattazione costituisce uno dei momenti centrali del processo durante il quale il giudice, esercitando il suo dovere di collaborazione con le parti, richiede alle stesse i chiarimenti che reputa ...
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Organizzazione e uffici giudiziari. Processo telematico
Enrico Consolandi
Organizzazione e uffici giudiziariProcesso telematico
La informatizzazione del processo civile, lentamente in corso da anni, [...] con d.P.R. 11.2.2005, n. 68, esecutivo dell’art. 27 l. 16.1.2003, n. 3 e non era utilizzabile nel processo in forza della previsione dell’art. 16, co. 4, di tale regolamento che recita «Le disposizioni di cui al presente regolamento non si applicano ...
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Nella teoria generale del processo civile, l’attività di giudizio consistente nella soluzione di tutti i punti, in fatto e in diritto, da cui dipende la decisione. Quando tali punti sono controversi vengono [...] di legge. Si usa inoltre distinguere tra questione di rito e questione di merito: le prime si riferiscono al processo, come fenomeno giuridico autonomo dal rapporto sostanziale oggetto della controversia; le seconde attengono, invece, a quest’ultimo ...
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processo
procèsso s. m. [dal lat. processus -us, propr. «avanzamento, progresso», der. di procedĕre «procedere»; il sign. giuridico è del lat. mediev. (ellissi di processus iudici «svolgimento del giudizio»); già classico invece il sign. anatomico...