CALTAGIRONE, Gualtieri di
Ingeborg Walter
Secondo la tradizione raccolta nel Rebellamentu di Sichilia, nel Liber Iani de Procita e nella Leggenda di messer Gianni di Procida (in Rer. Ital. Script., [...] agli avvenimenti ricordati, riferiscono infatti che i tre baroni già nel 1279 sarebbero entrati in contatto con Giovanni da Procida durante i suoi presunti viaggi in Sicilia per invocare l'aiuto del re Pietro d'Aragona contro l'oppressione angioina ...
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SCOTTI , Marcello
Diego Carnevale
SCOTTI (Scotto), Marcello (Maria Domenico Vincenzo Clemente). – Fu battezzato a Napoli il 10 luglio 1740, figlio di Giuseppe di Gregorio e di Vittoria Schiano, entrambi [...] primo dei tre volumi previsti venne pubblicato nel 1788 a Napoli. Il saggio era rivolto all’istruzione dei marittimi di Procida, dove il governo aveva pianificato dal 1785 di stabilire una scuola nautica basata sul metodo normale, e per dirigere la ...
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SCIALOJA, Vittorio
Emanuele Stolfi
– Nacque a Torino il 24 aprile 1856 da Antonio e da Giulia Achard, figlia di un facoltoso commerciante francese.
La famiglia paterna, originaria di Procida, era di [...] consolidata tradizione liberale sin dai tempi della Repubblica partenopea, per l’adesione alla quale il prozio Antonio fu impiccato e vari suoi congiunti esiliati. La figura del padre, noto economista ...
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DELLIFRANCI (Delli Franchi), Carlo
Vincenzo Rizzo
Maestro marmoraro napoletano, nacque presumibilmente verso il 1680. Nel 1714 aveva acquisito una certa notorietà se il governatore della chiesa della [...] Ss. Annunziata dell'isola di Procida, A. Scotto, gli commissionò, per un compenso di 90 ducati, un altare "con gradini di marmo bianchissimo lavorato" (Napoli, Arch. storico del Banco di Napoli, Banco della Pietà, Giornale di cassa, matr. 1338, 30 ...
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CALACE
Clara Gabanizza
Raoul Meloncelli
Famiglia di liutai e musicisti italiani. Il primo membro della famiglia ricordato per l'attività di liutaio è Nicola, nato nel 1794 a Pignola (Potenza) da Michele, [...] iscritto alla carboneria), si dedicò prevalentemente alla fabbricazione di chitarre. Morì a Procida nel 1869. Suo allievo e continuatore fu il figlio Antonio, nato a Procida nel 1828, il quale, trasferitosi a Napoli, si affermò ben presto quale ...
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AMARI, Michele Benedetto Gaetano
Francesco Gabrieli
Rosario Romeo
Nacque a Palermo il 7 luglio 1806 da Ferdinando e Giulia Venturelli, in casa del nonno paterno, di cui gli venne imposto il nome. Mediocre [...] di "gridare la rivoluzione senza che il vietasse la censura". Gli sia o no venuto lo stimolo diretto dal Giovanni da Procida del Niccolini, certo la memoria del Vespro stava lì presente alla sua immaginazione con tutto il peso che sempre aveva avuto ...
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SALVACOSSA
Francesco Li Pira
– Casata campana, fiorita dalla fine del Duecento ai primi del Quattrocento, affermatasi durante la prima età angioina.
Preliminare al disegno di un profilo dei Salvacossa [...] , p. 85). È noto comunque che i Cossa tennero per un secolo (tra il 1339 e il 1440) la signoria dell’isola di Procida; alcuni loro esponenti svolsero l’attività di comiti affidati a Ischia nei primi anni Quaranta del Trecento (tra il 1341 e il 1342 ...
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MATARAZZO, Francesco
Maria Carmela Schisani
– Nacque a Castellabate, presso Salerno, il 9 marzo 1854 da Costabile, proprietario e avvocato di prestigio locale, e dalla nobildonna Mariangela Jovane, [...] XII secolo. In seguito un ramo della famiglia si era stabilito a Velletri e un altro ramo si era trasferito a Procida e poi, dall’isola, a Castellabate, dove ebbe feudi e – per numerose generazioni – esercitò diritti di vassallaggio su varie borgate ...
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ABBATE, Palmeri (Palmeronte)
Francesco Giunta
Oriundo di Trapani, fu però, secondo Saba Malaspina, cittadino palermitano. Fu uno dei più ricchi feudatari del Val di Mazara ed ebbe grande rinomanza in [...] Giunto in Sicilia con cinque navi, accorse a rinforzare la flotta di Ruggero di Lauria partecipando alle scorrerie contro le isole di Procida ed Ischia (1296). Salvò, inoltre, la città di Piazza dall'assedio angioino e nel 1300 si distinse per valore ...
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BACCARO, Carlo
Silvana Raffo Pani
Nacque l'8 ott. 1766 a Grottaglie (Taranto). Studiò a Napoli, presso il Collegio del Gesù Vecchio, dove seguì, tra gli altri, corsi di geodesia e topografia. Contemporaneamente [...] in varie parti del Regno: sistemazione dei regime del lago di Patria, scandagli marini e rilievo topografico dell'isola di Procida, completamento delle opere di riapertura, iniziate nel 1775 da A. Pigonati, del canale tra il porto esterno e il porto ...
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procidano
(ant. procitano) agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente o relativo all’isola di Pròcida, nella parte occidentale del golfo di Napoli; abitante, nativo, originario di Procida.
detenzione
detenzióne s. f. [dal lat. tardo detentio -onis, der. di detinere «detenere»]. – 1. Il fatto di detenere, di avere cioè la materiale disponibilità di un bene: l’affittuario ha la d., non il possesso, del bene locato. Più spesso...