Giovanni da Procida
Signore di Procida (Salerno 1210 ca.-Roma 1298). Seguace di Manfredi, rimase fedele agli Svevi, congiurando poi sempre contro gli Angioini. Cercò a Praga di favorire i disegni di [...] Federico di Turingia nella Sicilia; poi, alla corte di Aragona, fu segretario di Giacomo I e di suo figlio Pietro, tenendo contatti con la Sicilia, con Roma e Bisanzio, per cacciare gli Angioini. Nel 1283, ...
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ANDREA da Procida
Francesco Giunta
Fratello del noto Giovanni, nacque nella prima metà del secolo XIII. Dopo aver combattuto con re Manfredi a Benevento, seguì il fratello nell'esilio. In Aragona lo [...] si incontra, con la carica di regio scudiero, alla corte di Pietro III, il quale lo impiegò in alcune missioni diplomatiche, fra le quali l'ambasceria del gennaio 1282 a Sancio di Castiglia. Dopo il Vespro, ...
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Giurista (Procida 1738 - Napoli 1806). Avvocato e magistrato del foro napoletano, presidente del Sacro regio consiglio. Scrisse una Storia del commercio e della navigazione dal principio del mondo sino [...] di S. M. Ferdinando IV (1781), rimasto peraltro allo stato di progetto. Giurista e magistrato fu pure suo fratello Francesco (Procida 1725 - ivi 1781), autore d'una Introduzione allo studio delle prammatiche del Regno di Napoli (3 voll., 1777). ...
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Geofisico (Procida 1899 - Napoli 1980). Prof. di fisica terrestre all'univ. di Napoli e direttore dell'Osservatorio Vesuviano (1936-70); socio corrispondente (1956) dei Lincei; presidente dell'Associazione [...] geofisica italiana. Si è dedicato a questioni di fisica terrestre, e principalmente di vulcanologia, con particolare riguardo ai fenomeni relativi all'Etna e al Vesuvio ...
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Attrice (Milano 1895 - Procida 1989), sorella di Orio; esordì nella compagnia di F. Benini (1912) e passò poi in quella di V. Talli (1914). Fu prim'attrice con R. Ruggeri (1916-20) e poi nella compagnia [...] di D. Niccodemi (1921-29). Interprete famosa del personaggio della figliastra dei Sei personaggi di Pirandello e della Figlia di Iorio di D'Annunzio, brillò soprattutto nella commedia francese moderna. ...
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Uomo politico (Milano 1882 - Procida 1950). Ufficiale dell'esercito, dal 1920 aderì al movimento fascista capeggiando squadre d'azione nella Pianura Padana. Vicesegretario del PNF nel 1921, sottosegretario [...] all'Interno (1925-26), governatore della Cirenaica (1927-28), fu quindi (1929-35) capo di S. M. della MVSN. Sottosegretario dal 1937 e quindi, dal 1939 al 25 luglio 1943, ministro dell'Africa Italiana. ...
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Patriota napoletano (Gaeta 1800 circa - Procida 1839); tenente nell'11º reggimento borbonico delle guardie, partecipò a una congiura per uccidere Ferdinando II (1834); condannato a morte, ebbe la pena [...] commutata nell'ergastolo, ma fu ucciso in un tentativo di evasione ...
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Oratore sacro (Como inizio sec. 17º - Procida 1649), cappuccino. Fu assai famoso ai suoi tempi per le prediche (Quaresimale, 1650), piene di concetti, cioè delle arguzie gradite al tempo, non prive talora [...] di stravaganza e sconvenienza ...
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DE JORIO, Michele
Silvio De Majo
Nacque a Procida il 18 ott. 1738 da Giovanni Antonio e Teresa Assante. Di estrazione borghese, fu avviato, come il fratello maggiore Francesco, allo studio del diritto [...] fatte con cognizione di causa, e contestazione giudiziaria, e suoi vantaggi. Nel 1780 lasciò il suo lavoro per motivi di salute. Morì a Procida il 24 ott. 1781.
Bibl.: Un'ampia e documentata biogr. del D. è quella di G. M. Fusco, Della vita e delle ...
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Patriota ed economista italiano (San Giovanni a Teduccio 1817 - Procida 1877). Avviatosi agli studî economici, raggiunse la notorietà con la pubblicazione dei Principii di economia sociale esposti in ordine [...] ideologico (1840). Prof. di economia politica presso l'univ. di Torino (1846), nel 1848 fu ministro dell'Agricoltura e commercio nel governo costituzionale napoletano; con la restaurazione borbonica fu ...
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procidano
(ant. procitano) agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente o relativo all’isola di Pròcida, nella parte occidentale del golfo di Napoli; abitante, nativo, originario di Procida.
detenzione
detenzióne s. f. [dal lat. tardo detentio -onis, der. di detinere «detenere»]. – 1. Il fatto di detenere, di avere cioè la materiale disponibilità di un bene: l’affittuario ha la d., non il possesso, del bene locato. Più spesso...