In linguistica, lo stesso che apocope, ossia caduta di uno o più fonemi in fine di parola.
In grammatica italiana, caduta di vocale (o di sillaba) finale che avvenga tanto davanti a vocale quanto davanti [...] per come). Il t. in vocale si può avere in questi casi: a) quando un dittongo discendente finale di parola perde, in posizione proclitica, la vocale debole (per es., a’, co’, da’, de’, ne’, pe’, su’, tra’, per ai, coi, dai, dei, nei, pei, sui, tra i ...
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La parola è un’unità centrale nell’organizzazione del linguaggio. L’esistenza di specifiche condizioni e di fenomeni fonologici che si riferiscono alla parola porta all’individuazione di un costituente [...] fonologica e, ai fini della struttura sonora, costituisce un’unità con la parola seguente (è infatti un proclitico; ➔ parole proclitiche).
Un’altra caratteristica della parola fonologica dell’italiano è il fatto che essa deve essere costituita da ...
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tu (tue; ti; ten)
Riccardo Ambrosini
1. Del pronome di II singolare le forme toniche sono tu, tue (con epitesi, in rima, in Pg XVI 26 se tue / partissi, e XXIX 95, con enjambement; Pd I 19) e te (sia [...] te n'anderai).
Ti, complemento oggetto (Rime XCI 87 t'invia o ti ritene) e di termine (XLVIII 3 dir ti prometto), è proclitico con imperativo (CVI 155 t'arresta, e 154 te ne va), tranne in inizio di frase; LXXII 5 Pàrtiti, va via. Con rafforzamento ...
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gli (gl',, li, i, il, 'l,, l',, lo, la, le)
Riccardo Ambrosini
Le occorrenze delle forme atone del pronome di terza persona singolare e plurale che coincidono con le forme dell'articolo determinativo [...] contesti: L 18 quando 'l chiama, LXIII 2 così tosto 'l saluta come 'l vedi, con pronome preposto all'imperativo, " salutalo ", proclitico e non enclitico.
Nel Convivio ritorna 5 volte, tutte dopo che, di cui una in poesia: III Amor che ne la mente 38 ...
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Le cosiddette forme colloquiali (o colloquialismi) caratterizzano il dialogo informale e spontaneo, ovvero condizioni comunicative proprie del parlato (➔ colloquiale, lingua; ➔ lingua parlata). Esse sono [...] diffusissimo, benché al Sud sia ancora ben radicato, con lo stesso valore, il verbo tenere. Nell’uso scritto il ci proclitico stenta a diffondersi anche per via di difficoltà e incertezze nella sua resa grafica (si scrive infatti ci avevo ma anche c ...
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Il sintagma verbale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) costituito da una forma del verbo accompagnata da eventuali altri elementi. La forma del verbo, il suo costituente principale, può anche esserne [...] complemento di verbo di modo non finito, invece di essere enclitico (➔ parole enclitiche), può precedere l’ausiliare e diventare proclitico:
(57) devo scriverlo → lo devo scrivere
(58) sto scrivendolo → lo sto scrivendo
In alcuni casi, se l’ausiliare ...
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ne ('nde)
1. Della particella ‛ ne ' due sono le funzioni: a) sostitutiva-riferenziale, sia come pronome (v. 3.) che avverbio (v. 3.1.); b) pronominale, con significato di " (a) noi " (v. 4.). La prima [...] detto rivolse, / e l'ultima particula ne tolse, ove tuttavia ' ne ' può intendersi anche con funzione partitiva).
4. Quale pronome proclitico di I plurale, ‛ ne ' (con valore di accusativo o di dativo) ricorre 10 volte nella Vita Nuova (III 11 6 l ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] nove < nŏvem si è pensato a un influsso del latino; bene < bĕne potrebbe aver risentito dell’uso prevalentemente proclitico dell’avverbio (ben detto); lei < illaei potrebbe spiegarsi col passaggio a iod della -i di lei e conseguente chiusura ...
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si (se; sé; sil; sin)
Riccardo Ambrosini
1. Le forme oblique del pronome di III singol. comprendono la tonica ‛ sé ', poco attestata e per lo più dopo preposizione, e, assai più frequenti, le atone proclitiche, [...] si ne ', in XCIII 7 si ne sta, CXXXV 11 si n'è accorto, e, in CXLII 7 se raccomanda, l'uso di ‛ se ' proclitico. Cfr. anche CLXXV 2 sì che l'uomo avveder non sin potesse, " non se ne " potesse accorgere.
‛ Si ' è in sintagmi impersonali passivi (XXI ...
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L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...] ha aperte
b. e vedi esattamente che porte ha aperte la tua rete
Nel caso di un oggetto costituito da un pronome proclitico, quest’ultimo funge obbligatoriamente da controllore qualora si tratti della serie di terza persona lo, la, li, le e del ...
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proclitico
proclìtico agg. [der. di proclisi, sul modello di enclitico] (pl. m. -ci). – In grammatica, detto di parola atona che si appoggia nella pronuncia sulla parola seguente (v. proclisi): particella p. (anche s. f., una p., le p.), pronome...
accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...