Divinità maschile fenicia di Tiro (il nome significa «re della città»), protettrice dei naviganti. Con la fenicia Gezabele, moglie del re Acab, il suo culto penetrò in ambiente ebraico e provocò la reazione [...] yahwistica impersonata dal profeta Elia. Venerato a Cartagine e a Tartesso (Cadice), dai Romani M. fu identificato con Ercole (Hercules Gaditanus). ...
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Termine arabo («apostasia, ritorno a un costume precedente») che indica il ritorno dall’islam all’incredulità. Con esso è designata la ribellione, avvenuta poco dopo la morte di Maometto, di molte tribù [...] arabe che, ritenendosi legate solo personalmente al Profeta, rifiutarono l’obbedienza ad Abū Bakr. I ribelli furono sgominati nella battaglia di al-Yamāma (633). ...
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(gr. ῎Ιαμος) Nella mitologia greca, eroe di Olimpia, capostipite degli Iamidi. Figlio di Apollo e di Evadne, figlia di Posidone. Esposto dalla madre, fu ritrovato miracolosamente salvo in un’aiola di [...] fiori. Cresciuto, ebbe da Apollo il dono della profezia, perciò si stabilì come profeta di Zeus in Olimpia. ...
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pellegrinaggi
Silvia Moretti
In cammino verso i luoghi sacri
Un pellegrinaggio è un viaggio più o meno lungo, spesso molto faticoso, che si compie individualmente o in gruppo per visitare un luogo sacro [...] alla propria religione: un santuario, la tomba di un profeta, una reliquia, un fiume. In tutte le religioni, infatti, è presente la pratica del pellegrinaggio come atto di devozione e partecipazione religiosa
Ieri e oggi
Sin dall’antichità ci sono ...
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Carmelitano; teologo e cronista dell'ordine (Lilla 1617 - Bruxelles 1677), così chiamato dal convento "Bonne Espérance" (presso Valenciennes), cui apparteneva. Prof. a Lovanio, superiore provinciale, è [...] specialmente noto per il suo Historicotheologicum Carmeli armamentarium (2 voll., 1669-77), in cui, contro i bollandisti, difende la tradizione che faceva risalire al profeta Elia la fondazione dell'ordine. ...
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Bollandista (Anversa 1628 - ivi 1714), gesuita (1646); di vasta erudizione e grande acutezza critica, fu il principale assistente e continuatore di J. Bolland, e uno dei maggiori collaboratori degli Acta [...] Per la revisione di molte leggende agiografiche di cui dimostrò la non storicità (come per es., la derivazione dei carmelitani dal profeta Elia), P. ebbe denunce di eresia (una confutazione generale dei pretesi errori di P. fu pubblicata nel 1693 dal ...
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Tablighi jamaat
(ar. «associazione di predicazione») Organizzazione islamica di tipo missionario. Venne fondata nel 1926 in India da un capo religioso, il maulana Muhammad Ylias (1885-1994), fermamente [...] del movimento Shuddhi-sangathan. Promosse numerose scuole coraniche secondarie (madrasa) in cui era professata la parola del profeta Maometto. L’organizzazione ha la sua sede principale in Pakistan e presenta numerose ramificazioni in molti Paesi ...
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ZARATHUSTRA
Antonino Pagliaro
È il nome del fondatore della religione mazdaica che dall'età degli Achemenidi fino alla conquista araba fu la religione nazionale dell'Īrān (v. zoroastrismo). La forma [...] I più avversi sono i sacerdoti della religione tradizionale (Karapan, usig) e i principi legati a quegli antichi dei in cui il profeta oggi non vede se non demoni. L'accoglienza che Z. riceve presso qualche corte è fredda e ostile. "Non ha reso lieto ...
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LAZZARETTI (Lazzeretti), David
Franco Pitocco
Nacque il 6 nov. 1834 ad Arcidosso, sulle pendici del monte Amiata, da Giuseppe e da Faustina Biagioli.
Stando alla tradizione, la nascita di colui che [...] penali, I (1881 [1880]), 1-2; G. Barzellotti, D. L., Milano 1885 (poi, con il titolo Monte Amiata e il suo profeta, ibid. 1910); E. Rasmussen, Ein Christus aus unseren Tagen, Leipzig 1909 (ed. originale danese del 1904); E. Lazzareschi, D. L.: il ...
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BENVENUTO, detto l'Asdenti
Paolo Bertolini
Maestro calzolaio, nato a Parma probabilmente nel primo quarto del sec. XIII, buon conoscitore deglì scritti di Gioacchino da Fiore e della letteratura profetica [...] . - o, almeno, non gli dovettero impedire di continuare a seguire, sia pur di lontano, le vicende e l'attività del "profeta" suo concittadino. Dell'anno 1284 sono infatti le ulteriori notizie relative a B. che il frate cronista inserì nella sua opera ...
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profeta
profèta s. m. [dal lat. tardo propheta, gr. προϕήτης, der. di πρόϕημι «preannunciare, predire», comp. di προ- «avanti» e ϕημί «dire»] (pl. -i, ant. -e). – 1. a. In generale, persona che parla per ispirazione di una divinità, manifestandone...
profetare
v. tr. e intr. [dal lat. tardo prophetare] (io profèto, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Predire il futuro, preannunciare per ispirazione divina, con riferimento a profeti o a chi è dotato di spirito profetico: s’avverò tutto...