PENTATEUCO (dal greco πέντε "cinque" e τεῦχος "utensile, astuccio")
Alberto Vaccari
Denominazione della prima parte della Bibbia, che nella versione greca detta dei LXX è divisa in cinque libri, designati [...] , 4; I Samuele, XII, 6-8; I Re, II, 3; VIII, 53; II Re, XIV, 6; I Cronache, XV, 15; Esdra, III, 2, ecc.), la profetica (Michea, VI, 4; Isaia, LXIII, 11, segg.; Daniele, IX, 11-13; Malachia, IV, 4), la lirica e didascalica (Salmi, CIII, 7; CVI, passim ...
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Profeta ebreo, da cui prende nome un libro dell'Antico Testamento. Visse durante il regno di Giuda, sotto i re Ioatam, Acaz ed Ezechia (738 circa - 687), contemporaneamente a Isaia. Il libro, sesto tra [...] quelli dei profeti minori, presenta una divisione artificiosa in quattro parti. La prima (capp. 1-3) contiene la condanna delle colpe di Samaria e di Gerusalemme e l'annunzio della loro prossima rovina. La seconda (capp. 4-5) descrive la resurrezione ...
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Nome di un profeta ebreo e di un libro biblico che da lui prende nome. Del profeta sappiamo che esercitò il suo ministero nel regno d'Israele durante la seconda metà del sec. 8º a. C. Reagì alla crisi [...] morale del suo tempo, richiamandosi al patto stretto tra Yahweh e il suo popolo e condannando i capi politici e religiosi che a esso venivano meno. Il libro, primo nella serie dei Profeti Minori, è la fonte delle notizie che possediamo su Osea. ...
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Scrittore arabo musulmano, nato ad Āmul nel Ṭabaristān nel 224 o 225 eg.-839 d. C., morto a Baghdād nel 923. Si occupò di diritto (e fondò anzi una propria scuola o sistema giuridico, sostanzialmente affine [...] -1330 eg., voll. 30), e la grande cronaca universale (Kitāb akhbār ar-rusul wa l-mulūk, "Libro delle notizie sui profeti e sui re"), abbracciante la protostoria del genere umano quale credevano conoscere i Musulmani; l'epoca dei Persiani Sasanidi, e ...
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Autore, secondo una tradizione accolta nel Talmūd babilonese, del Targūm dei libri profetici della Bibbia (Targūm Yōnātān). Sarebbe stato un discepolo di Hillēl, e avrebbe compiuto la sua opera in base [...] all'insegnamento degli ultimi profeti. ...
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Le espressioni d'arte: le sculture
Chiara Frugoni
Intanto il corpo del santo giaceva qui, composto in pace: e questo suo requiem sulla filattera dorata era già scritto sin da allora in ebraico, in [...] destra della facciata ovest, troviamo stavolta l'immagine di Maria col figlio (affiancata dagli angeli come là Cristo lo era dai profeti), ma poco più sotto, subito sopra l'architrave della porta, c'è di nuovo un medaglione con la figura di Cristo ...
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Pittore (notizie dal 1359 al 1381), attivo in Boemia, come pittore di corte di Carlo IV. La sua impresa più grande fu la decorazione della cappella di S. Croce a Karlštejn: 128 tavole (mezzefigure di angeli, [...] profeti e santi) disposte sulle pareti, una Crocifissione e una Imago pietatis sull'altare e, probabilmente, gli affreschi sugli strombi delle finestre. La possente volumetria delle figure, inconsueta nella cultura boema del tempo, ha fatto pensare a ...
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KNIPPERDOLINK, Bernhard
Nato circa il 1490 a Münster in Vestfalia, da famiglia assai ragguardevole, mercante di panni, si unì dal 1524 a Melchiorre Hoffmann, e fu tra i più ferventi adepti dell'anabattismo [...] e tra i "profeti celesti" che trionfarono a Münster. Nominato nel febbraio 1534 borgomastro di Münster, fu coinvolto nell'avventura del "regno di Dio" con Giovanni di Leida (v. bokelszoon). Caduta la città nelle mani dei cattolici, fu imprigionato e ...
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Scultore (primi decenni del sec. 12º). Scultore attivo in Italia settentrionale, W. è documentato da una delle prime firme della storia della scultura occidentale, incisa in lettere capitali nella lastra [...] Opere
Il suo nome, riportato nell'epigrafe della facciata del duomo di Modena, è legato con sicurezza alle due statue di profeti, Enoc e Elia, che affiancano la stessa epigrafe, e, di conseguenza, si è potuti giungere ad attribuirgli, tra le sculture ...
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TEODOTO di Bisanzio
Eretico del sec. II, principale rappresentante dell'adozionismo romano. Conciatore di pelli, ma provvisto di grande cultura, giunto a Roma vi aveva diffuso largamente la sua dottrina, [...] secondo la quale Gesù, diverso dai profeti che l'avevano preceduto solo per la sua nascita miracolosa, era stato elevato alla dignità di Cristo al momento del battesimo nel Giordano, ma questa adozione a figlio di Dio non implicava la sua divinità.
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profeta
profèta s. m. [dal lat. tardo propheta, gr. προϕήτης, der. di πρόϕημι «preannunciare, predire», comp. di προ- «avanti» e ϕημί «dire»] (pl. -i, ant. -e). – 1. a. In generale, persona che parla per ispirazione di una divinità, manifestandone...
profetare
v. tr. e intr. [dal lat. tardo prophetare] (io profèto, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Predire il futuro, preannunciare per ispirazione divina, con riferimento a profeti o a chi è dotato di spirito profetico: s’avverò tutto...