Privatizzazione
Alessandro Petretto
Privatizzazione delle imprese pubbliche e liberalizzazione dei mercati
Il termine privatizzazione può essere impiegato con numerosi significati e accezioni, trattandosi, [...] vario modo tutti i suoi stakeholders (utenti, manager e lavoratori), mentre l'impresa privata tende a massimizzare il profitto sotto il vincolo della regola dinamica imposta dal regolatore. Sia l'impresa pubblica sia la privata regolamentata sono x ...
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ITALIA
Adalberto Vallega
Alberto Belloni
Olga Donati
Carmelo Formica
Giuseppe De Rita
Giuseppe Roma
Vittorio Vidotto
Aldo Lo Schiavo
Giuliano Manacorda
Enrico Zanini
Rosalba Zuccaro
Sandro [...] 'unità nell'industria tra il 1976 e il 1977, e nell'ampio e continuo recupero delle perdite subite dai margini di profitto delle imprese in connessione con l'autunno caldo, prima, e lo shock petrolifero, poi.
La quota del lavoro sul reddito prodotto ...
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PHELPS, Edmund Strother
Carla Esposito
Economista statunitense, nato a Evanston (Illinois) il 26 luglio 1933. Ha ottenuto il Ph.D. nel 1959 dalla Yale University. Economista alla Rand Corporation nel [...] della crescita economica. In essi Ph. discute la ''regola aurea dell'accumulazione'', secondo cui l'uguaglianza tra saggio di profitto e saggio di crescita è il criterio di efficienza rilevante dal punto di vista di un sistema economico. Dopo averne ...
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Volontariato
MMarco Vitale
di Marco Vitale
SOMMARIO: 1. Volontariato: natura, funzioni, dimensioni. ▭ 2. Volontariato e settore non profit: convergenze e divergenze. ▭ 3. Il non profit italiano al bivio; [...] , due generazioni prima, si supponeva costituissero l'intera trama del sistema politico ed economico (ibid., pp. 227-228) […]. Il profitto personale o il desiderio del potere non inducono a fare grandi sforzi per accrescere le capacità o espandere la ...
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Biologia
Insieme dei cambiamenti che si verificano in un organismo sia animale sia vegetale a partire dall’inizio della sua esistenza. Nel corso dello sviluppo i tessuti e gli organi aumentano di dimensioni, [...] di assicurare la piena occupazione dei due fattori produttivi. Ciascun punto è inoltre associato a un unico saggio di profitto e di salario i quali, congiuntamente, individuano una quota di prodotto per lavoratore tale da originare un ammontare di ...
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SOCIALIZZAZIONE
Anselmo ANSELMI
La socializzazione dei mezzi di produzione sorge come conclusione necessaria della concezione socialista di C. Marx e di F. Engels; infatti secondo il manifesto dei comunisti [...] sarebbe preparata dalla loro crescente concentrazione) e dalla conseguente gestione sociale allo scopo non più del profitto capitalistico, ma della integrale soddisfazione dei bisogni sociali.
Tale concezione teorica tende a trasferirsi sul piano ...
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Partecipazione agli utili
Mario Biagioli
di Mario Biagioli
Partecipazione agli utili
Cenni storici e definizione
L'idea che una parte degli utili di un'impresa debba essere distribuita tra i lavoratori [...] nel punto di equilibrio anche il costo e il ricavo medio siano eguali, di modo che ogni impresa si troverà ad avere profitti nulli, nel senso che dopo aver coperto i costi di produzione e vendita non otterrà altro che il rendimento minimo necessario ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
La cultura economica (1850-1950)
Riccardo Faucci
Questi cento anni segnano l’ascesa e il declino della scuola economica italiana: una scuola che presenta caratteristiche proprie pur all’interno di un [...] che nella sua Produzione capitalistica (1899) dimostra l’incompatibilità fra teoria del valore e formazione di un saggio uniforme del profitto. Concludere, come fa Marx, che la teoria del valore-lavoro è confermata dal fatto che la somma dei valori è ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Bernardino da Siena
Giacomo Todeschini
Sin dalla metà del 20° sec. Bernardino da Siena è stato indicato come il più importante ‘economista’ medievale (de Roover 1967): questa anacronistica definizione [...] dell’Olivi:
Ciò che stando alla ferma intenzione del suo proprietario è destinato ad essere investito in vista di un profitto probabile, non ha il semplice valore aritmetico esplicitamente attribuibile alla somma di denaro o all’oggetto, ma ha oltre ...
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BRODEL, Giovanni Vittorio
Vittorio Viale
Visse a Torino nella seconda metà del sec. XVIII; di professione sensale, è da ricordare unicamente come associato una volta, come promotore un'altra, di due [...] del tempo e i pochi pezzi che di Vische si conservano (Museo Civico di Torino); ma, poiché non se ne ricavò alcun profitto, fra il Birago e i suoi consoci con in testa il B., tutti preoccupati del loro denaro, sorsero aspri contrasti che portarono ...
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profitto
s. m. [dal fr. profit, che è il lat. profectus -us «progresso, profitto», der. di proficĕre «avanzare, giovare»]. – 1. Giovamento, utilità, vantaggio, sia fisico, sia intellettuale o morale, sia pratico: usare con p. un medicinale;...
profittare
v. intr. [dal fr. profiter, der. di profit «profitto»] (aus. avere). – 1. a. Fare profitto, avanzare, progredire: p. nello studio, nella carriera. b. Trarre profitto, beneficio, vantaggio: ha profittato molto delle lezioni; mi sembra...