COLONIZZAZIONE E DECOLONIZZAZIONE
David K. Fieldhouse
Lawrence Rosen
Economia e politica
di David K. Fieldhouse
Introduzione
Lo Shorter Oxford dictionary definisce la colonizzazione come "l'azione [...] in cerca di guadagni e di fama e perché il risultato fu il saccheggio di un subcontinente per profitto personale. Di fatto, entrambe le interpretazioni presentano molti aspetti validi. La Compagnia dovette sicuramente combattere per sopravvivere e ...
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Concentrazione industriale
William J. Baumol
Introduzione
L'espressione 'concentrazione industriale' o 'concentrazione di mercato' generalmente indica la percentuale delle vendite realizzate in un settore [...] di conseguire economie di scala e di raggio d'azione - che sono due modi, fra altri, di incrementare i propri profitti riducendo le spese - le imprese che vi operano cercheranno di ingrandirsi onde poter beneficiare di tali meccanismi. Ma anche nel ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giusto prezzo
Oreste Bazzichi
In queste pagine verrà individuato il substrato etico-economico a cui i pensatori medioevali e tardomedioevali hanno attinto per formulare, con una certa organicità, le [...] ) che permettevano l’acquisizione di tale ricchezza. È la concezione dell’homo faber che dà la possibilità di ricavare un profitto. In questo senso, l’usura stessa, dal punto di vista laico, era un’azione biasimevole non perché fosse condannata dalla ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Paolo Sylos Labini
Alessandro Roncaglia
Paolo Sylos Labini è stato autore di una teoria dell’oligopolio nota in tutto il mondo, ha fornito molti contributi – caratterizzati da grande pragmatismo, secondo [...] tempo: la teoria è piuttosto fornita proprio dall’analisi delle barriere all’entrata, che tende a spiegare il margine di profitto e quindi il livello del mark up.
Il principio del costo pieno fornisce una norma di comportamento semplice e in genere ...
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BARONE, Enrico
Oscar Nuccio
Nacque a Napoli da Giovanni e da Carofina De, Liguori il 22 dic. 1859; compiuti gli studi nel Collegio della Nunziatella, passò nell'ottobre 1875 all'Accademia militare. [...] regíme, sia pure con altro nome, tutte le categorie economiche del regime antico: prezzi, salari, interessi, profitto, risparmio, ecc.", trovandosi, perciò' di fronte agli stessi problemi degli imprenditori del mondo capitalista e dovendo determinare ...
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Imprese multinazionali
Giacomo Luciani
Introduzione
Il fenomeno dell'impresa multinazionale è controverso fin dalla definizione. Quella più comunemente accettata definisce 'multinazionale' l'impresa [...] del suo fatturato; e lo sforzo di ricerca e sviluppo si giustifica se esso può consentire un miglioramento dei margini di profitto su di una superficie di mercato la più vasta possibile. L'impresa di dimensioni limitate che entri in possesso di un ...
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Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra [...] fenomeno delle crisi cicliche di sovrapproduzione, la cui causa è individuata da M., alternativamente, nella caduta del saggio di profitto, o nelle difficoltà di realizzo, o nella sproporzione tra produzione e consumo. I risultati di questi studî e ...
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Economia e diritto
L’impiego produttivo del risparmio, l’incremento o il mantenimento, cioè, dello stock di capitale in un periodo di tempo dato, che normalmente è l’anno.
Tipologie
L’i. può assumere [...] tasso d’interesse abbiano un’influenza assai limitata sul volume degli i., perché questo dipende anche dalle prospettive di profitto delle imprese, dalle aspettative che esse hanno sulla possibilità di vendere in futuro i loro prodotti, dal processo ...
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Economista inglese (Londra 1772 - Gatcomb Park, Gloucestershire, 1823) di famiglia ebrea, convertito al cristianesimo. Considerato uno dei massimi esponenti della scuola classica, i suoi studi sulla svalutazione [...] come nettamente distinte; prescinde da ogni analisi autonoma del fenomeno dell'interesse (considerato parte integrale del profitto); attribuisce al profitto un carattere residuale, che dà adito a dubbî ove sia posto in relazione allo stesso concetto ...
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Economista e sociologo statunitense (Walders, Wisconsin, 1857 - Menlo Park, California, 1929), di origine norvegese. Seguace di Spencer, si propose, nelle sue molte opere, di analizzare da vari punti di [...] del sistema capitalistico, fra processi produttivi da un lato e investimento di capitale in funzione esclusiva del profitto e della grande speculazione finanziaria dall'altro, contrasto non componibile tra categorie produttive e uomini d'affari ...
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profitto
s. m. [dal fr. profit, che è il lat. profectus -us «progresso, profitto», der. di proficĕre «avanzare, giovare»]. – 1. Giovamento, utilità, vantaggio, sia fisico, sia intellettuale o morale, sia pratico: usare con p. un medicinale;...
profittare
v. intr. [dal fr. profiter, der. di profit «profitto»] (aus. avere). – 1. a. Fare profitto, avanzare, progredire: p. nello studio, nella carriera. b. Trarre profitto, beneficio, vantaggio: ha profittato molto delle lezioni; mi sembra...