Rothschild, Meyer-Amschel
Giovanni Borgognone
Il potere dei soldi
Nella seconda metà del Settecento Meyer-Amschel Rothschild avviò a Francoforte un’attività mercantile e finanziaria che in breve tempo [...] . Iniziarono così le attività bancarie (banca) dei Rothschild in ambito internazionale, che divennero una delle grandi fonti di profitto della famiglia per tutto il corso dell’Ottocento.
Nel 1806 la Germania centrale fu invasa dalle truppe francesi e ...
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PROFESSIONALE, FORMAZIONE
Aldo Lo Schiavo
La f.p. assume un ruolo di primaria importanza nelle moderne economie industriali e post-industriali. Essa influenza direttamente le qualità delle prestazioni, [...] alla quantità e alla maggiore economicità dei prodotti, alla produzione cioè su larga scala e alla ottimizzazione del profitto. In tale contesto, gli operai addetti diventano in gran parte semplice forza-lavoro, poco qualificata. Tuttavia, l'impiego ...
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Soros, George
Stefania Schipani
Finanziere ungherese naturalizzato statunitense, nato a Budapest il 12 agosto 1930. Di famiglia ebraica, emigrato in Inghilterra nel 1947, ha studiato presso la London [...] equivalente a 10 miliardi di dollari per riacquistarle subito dopo a un prezzo più basso, realizzando un profitto netto di un miliardo di dollari. Proprio le conseguenze destabilizzanti provocate dalla liberalizzazione dei mercati finanziari ha ...
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COLETTI, Francesco
Paola Magnarelli
Nacque a San Severino Marche (Macerata) da Giuseppe e Guendalina Tognaci il 10 luglio 1866. La sua era una famiglia di possidenti agricoli, di piccola nobiltà, con [...] che sono anche le meno abbienti. Sembra chiaro che il benessere dei settori della società che detengono rendita e profitto sia antagonistico rispetto a quello che le altre classi ricercano; egli ritiene perciò che gli indici privilegiati debbano ...
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BRUSTIO, Umberto
Franco Amatori
Nacque il 20 dic. 1878 da Giulio Cesare e Liberata Maffei a Buenos Aires dove il padre, già cacciatore delle Alpi con Garibaldi, esercitava con successo un'attività di [...] un organismo agile che consentiva di ottenere un elevato indice di rotazione della merce e un basso profitto unitario ma un rilevante profitto complessivo.Fu il magazzino a "prezzo unico" lo strumento che consentì di resistere alla bufera provocata ...
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Teoria del consumo. - Il c. di una collettività viene usualmente definito come la parte del reddito nazionale non risparmiata.
Lo studio delle motivazioni che portano a consumare costituisce uno dei capitoli [...] di sviluppo Kaldor fa dipendere il c. dalla distribuzione del reddito, assumendo che questo si suddivida fra salari W e profitti P. Posto che la propensione al c. dei lavoratori sia più elevata della propensione al c. dei 'capitalisti', la funzione ...
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STATO (XXXII, p. 613)
Giuseppe Ugo PAPI
Gli interventi dello stato. Esempî di interventi. - Accanto all'attività dello s., che trova modo di esplicarsi nell'applicare imposte, emettere prestiti, erogare [...] Valore pratico della scienza economica, Memoria letta alla Accademia Reale di Napoli, Napoli 1934.
Lo studioso può scorrere con profitto anche Ch. Gide e Ch. Rist, Histoire des doctrines économiques, depuis les physiocrates jusqu'à nos jours, Parigi ...
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Dirigenti
Alberto Martinelli
Premessa
La parola dirigente definisce, in senso lato, qualsiasi ruolo di comando e di leadership nelle varie sfere dell'attività umana (economica, politica, religiosa, [...] politiche che garantiscono la stabilità a lungo termine e la crescita delle imprese piuttosto che la massimizzazione immediata dei profitti, e a configurare un vero e proprio capitalismo manageriale.
Al di là delle critiche che si possono muovere a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Debito pubblico e banca pubblica
Fausto Piola Caselli
Origine e legittimità del debito pubblico
Il primo debito pubblico, nella forma di prestito volontario o forzoso, è documentato a Genova e a Venezia [...] (Todeschini 2005, p. 215). Lo stesso nome di monte doveva idealmente raffigurare i beni che si utilizzavano non per il profitto dei mercanti, ma per il benessere dei cittadini e per le opere di carità.
La dottrina trovò poi ulteriori conferme da ...
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CARLI, Filippo
Silvio Lanaro
Nacque a Comacchio (Ferrara), l'8 marzo 1876, da Lorenzo e da Aventina Gentili. Laureatosi in giurisprudenza, fu nominato giovanissimo segretario della Camera di commercio [...] tutela degli interessi dei consumatori e degli operai, che debba esercitare una azione diretta di controllo sulla ripartizione del profitto…"). A giudizio del C. l'economia "associata" e la Planvolle Ordnung non si raccomandavano per la loro astuzia ...
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profitto
s. m. [dal fr. profit, che è il lat. profectus -us «progresso, profitto», der. di proficĕre «avanzare, giovare»]. – 1. Giovamento, utilità, vantaggio, sia fisico, sia intellettuale o morale, sia pratico: usare con p. un medicinale;...
profittare
v. intr. [dal fr. profiter, der. di profit «profitto»] (aus. avere). – 1. a. Fare profitto, avanzare, progredire: p. nello studio, nella carriera. b. Trarre profitto, beneficio, vantaggio: ha profittato molto delle lezioni; mi sembra...