Incentivi economici
Alfredo Del Monte
Introduzione
La teoria economica assume che i soggetti siano razionali e che le loro azioni siano sensibili agli stimoli economici. Ne consegue che per indurre [...] deve quindi ridurre il prezzo del capitale o, come viene chiamato, il 'costo per l'uso del capitale'. Consideriamo un'impresa rappresentativa i cui profitti siano espressi da:
π=pF(K, L)-wL-cK, (1)
dove w è il salario; c è il costo dei servizi del ...
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trust
Nel linguaggio economico internazionale, termine usato per indicare quelle coalizioni d’imprese mediante le quali aziende similari (concentrazione in senso orizzontale) o tra loro in rapporto di [...] tecnico-amministrativa, al fine di ridurre i costi di produzione e battere la concorrenza con un largo aumento del profitto e un controllo parziale o totale del mercato (si distingue dal cartello, che concerne solo il controllo dei prezzi ...
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Retribuzione del lavoratore subordinato, in particolare dell’operaio.
Definizione e tipologie
Nel linguaggio economico, a differenza che nel linguaggio giuridico e comune, s. è la remunerazione del lavoro [...] è infatti concepibile un aumento della quota che va ai s., come non è concepibile l’aumento della quota che va ai profitti e agli interessi.
Va anche ricordato come per P. Sraffa il s. venga svincolato da ogni connessione con il contributo produttivo ...
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Economista italiano (Zanica, Bergamo, 1930 - Milano 2023). Prof. di econometria nell'Università cattolica del Sacro Cuore a Milano (1964), ha insegnato al King's College di Cambridge (1961-76). Si è occupato [...] che accanto al suo nome porta quello di N. Kaldor, secondo il quale, in situazione di equilibrio, il saggio del profitto sarebbe uguale al rapporto tra il tasso di sviluppo del sistema economico e la propensione al risparmio degli operatori. Socio ...
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produzione
Giulia Nunziante
Materie prime, lavoro e capitale si trasformano in beni e servizi
L’offerta di beni e servizi sul mercato è generalmente assicurata dalle imprese. Queste trasformano – e [...] prodotti che il mercato richiede; questo processo combina i diversi fattori della produzione in modo da rendere massimo il profitto dell’impresa
Il processo produttivo: input e output
La produzione è l’insieme delle attività svolte per realizzare ...
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Geodiritto
Natalino Irti
Prima nozione di geodiritto
Il termine designa lo studio delle relazioni tra norma giuridica e punti dello spazio. È stato introdotto in Italia, se non ci s'inganna, soltanto [...] , ma la responsabilità d'una scelta. Quando i mercati sono assunti a criteri regolativi dell'agire, e l'indefinito incremento del profitto a scopo degli scopi, allora la politica ha dichiarato la propria resa; e questa resa è, ancora e sempre, una ...
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Parte della teoria economica che si propone di analizzare il funzionamento dell’economia attraverso il comportamento dei singoli agenti. Si differenzia quindi fortemente dalla macroeconomia, che invece [...] quindi scelte ottimali per il raggiungimento dei loro fini egoistici, quali la massima utilità per il consumatore e il massimo profitto per il produttore. La m. è basata sul concetto di unità marginale (➔ marginalismo), cioè sull’ultima quanti;tà ...
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Economista (Compton, Berkshire, 1790 - Kensington 1864), uno dei più eminenti rappresentanti della scuola classica. Prof. nell'univ. di Oxford (1825-30 e 1847-52), fece parte di varie commissioni reali. [...] alla formulazione di una teoria economica mediante l'applicazione del metodo deduttivo. Introdusse nella determinazione del profitto il concetto di astinenza, definendo il prezzo in base alla remunerazione dell'astensione dall'uso improduttivo ...
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FINI, Telesforo
Maria Teresa Sillano
Nacque il 21 ott. 1888 a Ravarino (Modena), da Fortunato, mezzadro originario di Sorbara di Bomporto, e da Maria Muzzioli.
Poco prima della nascita del F. la famiglia [...] un piccolo commercio di bestiame, cosi che la famiglia consolidò la sua posizione economica.
Il F. poté frequentare, con buon profitto, alcuni anni di scuola a Modena, ma, appena decenne, chiese al padre, che lo assecondò, di essere messo a bottega ...
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Offerta
Mario Morroni
Le definizioni
L'offerta è la quantità di beni o servizi che gli agenti economici sono disposti a vendere. La curva di offerta di un bene rappresenta la sequenza delle diverse [...] monetario (p₂ nella fig. 1A); se il prezzo è superiore a tale punto di minimo (ad esempio, p₃), l'impresa realizza un profitto; se il prezzo è invece compreso tra p₁ e p₂, l'impresa recupera solo parte dei costi fissi, dati appunto dalla differenza ...
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profitto
s. m. [dal fr. profit, che è il lat. profectus -us «progresso, profitto», der. di proficĕre «avanzare, giovare»]. – 1. Giovamento, utilità, vantaggio, sia fisico, sia intellettuale o morale, sia pratico: usare con p. un medicinale;...
profittare
v. intr. [dal fr. profiter, der. di profit «profitto»] (aus. avere). – 1. a. Fare profitto, avanzare, progredire: p. nello studio, nella carriera. b. Trarre profitto, beneficio, vantaggio: ha profittato molto delle lezioni; mi sembra...