speculazione economia Operazione di acquisto e rivendita, in tempi successivi, di beni mobili o immobili o di attività finanziarie allo scopo di trarne profitto. Mira a conseguire un guadagno in base alla [...] differenza tra i prezzi attuali e quelli futuri e può accompagnarsi a qualsiasi attività economica; può inoltre assumere la forma di operazioni di copertura, attraverso le quali si conta di compensare ...
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Economista tedesco (Dresda 1824 - Wiesbaden 1868), prof. nelle univ. di Gottinga (1858) e Friburgo (1862); diede originali contributi alla teoria della rendita e del profitto, considerando quest'ultimo [...] soprattutto come una rendita differenziale di capacità e fu tra i primi a usare il metodo grafico nell'illustrare il processo della formazione del prezzo, specie nel commercio internazionale. Opere princ.: ...
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Distribuzione della ricchezza e del reddito
Alberto Quadrio Curzio
Introduzione
I problemi della distribuzione del reddito e della ricchezza sono da sempre rilevanti nella scienza economica in termini [...] :
(P/Y) = (P/Y) + (Pw/Y), (21)
π = (P/K) = (Pc + Pw)/K. (22)
Se il saggio di interesse è eguale al saggio di profitto, ipotesi plausibile in equilibrio di lungo periodo, dalle (21) e (22) si ha:
(P/Y) = (1/sc)(I/Y) (23)
(P/K) = (1/sc)(I/K ...
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concentrazióne industriale Fenomeno economico caratterizzato dall'ampliamento delle unità produttive e dal raggruppamento di esse, in funzione della diminuzione dei costi di produzione e dell'aumento del [...] profitto (➔ concentrazióne). ...
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MONETA
L. Travaini
Nel Medioevo, il termine m. designava tanto la zecca (è anzi questo il significato originario della parola, dovuto al fatto che la prima zecca romana si trovava presso il tempio di [...] con successo in una regione, veniva spesso imitata dagli stati vicini, che volevano uguagliarne anche il successo e il profitto, ma che rischiavano di andare al di là della semplice imitazione, e finire nella falsificazione, a rischio di fratture ...
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Economista (Torino 1898 - Cambridge, Inghilterra, 1983), prof. nelle univ. di Perugia (1923) e Cagliari (1925-38), e dal 1939 al Trinity College di Cambridge; socio nazionale dei Lincei (1965). Con l'ormai [...] in una critica decisiva alla concezione del capitale inteso come quantità misurabile su cui si basa la teoria marginalista del saggio di profitto. Con M. Dobb curò l'ed. critica dell'opera di D. Ricardo The works and correspondence of D. R. (10 voll ...
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Economista e statistico (Slavut 1897 - Mosca 1983), professore di economia nell'istituto d'ingegneria e (dal 1963) di statistica nell'università di Char´kov. In un articolo del 1962 pubblicato sulla Pravda [...] di formulare gli indici di produzione globali, L. rivendicò all'azienda una maggiore autonomia e l'introduzione del profitto come strumento di calcolo economico e parametro di efficienza. Tali proposte suscitarono anche fuori dell'URSS un acceso ...
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I temi generali dell'e. hanno ricevuto un'ampia esposizione nel XIII vol. dell'Enciclopedia Italiana nella voce economia politica, in cui è tracciato il profilo delle correnti classiche e marginaliste. [...] fatto che i concreti sistemi economici operano in regime d'incertezza. L'investimento è una spesa fatta oggi in vista di profitti lontani nel tempo (a differenza di quanto avviene per le spese correnti di produzione) e il futuro non è conoscibile con ...
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SVILUPPO ECONOMICO
Paolo SYLOS-LABINI
. Lo s. e. è variamente concepito. Per alcuni economisti esso consiste in un accrescimento del reddito nazionale, totale o per individuo. Come in biologia, è opportuno [...] relativamente recente, là dove aveva avuto luogo, lo s. era stato sospinto ed attuato da imprese private, mosse dal profitto monetario, variamente aiutate e indirizzate dalle autorità e da organismi pubblici e regolate, nei loro atti, dalle norme del ...
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Il termine competitività non ha un unico significato ma assume diverse accezioni a seconda dei soggetti cui si riferisce: se sono imprese è collegato ai margini di profitto o alle quote di mercato; se [...] si riferisce a Paesi è collegato alla loro performance a livello nazionale e internazionale. Una definizione relativamente poco controversa riferita ai Paesi è quella dell'OECD (Organisation for Economic ...
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profitto
s. m. [dal fr. profit, che è il lat. profectus -us «progresso, profitto», der. di proficĕre «avanzare, giovare»]. – 1. Giovamento, utilità, vantaggio, sia fisico, sia intellettuale o morale, sia pratico: usare con p. un medicinale;...
profittare
v. intr. [dal fr. profiter, der. di profit «profitto»] (aus. avere). – 1. a. Fare profitto, avanzare, progredire: p. nello studio, nella carriera. b. Trarre profitto, beneficio, vantaggio: ha profittato molto delle lezioni; mi sembra...