Margherita I detta la Grande
Margherita I
detta la Grande Regina di Danimarca, Norvegia e Svezia (Søborg 1353-Flensburg 1412). Figlia di Valdemaro IV re di Danimarca, dopo avere sposato a soli dieci [...] influenza sul governo dello Stato; e con l’unione di Kalmar (1397) tentò infine, in attuazione di un grandioso programma di unificazione politica dei Paesi scandinavi, di rendere politico-istituzionali, e non solamente personali, i legami fra i tre ...
Leggi Tutto
Cavour, Camillo Benso conte di. - Statista (Torino 1810 - ivi 1861). Ufficiale del genio (1827-31), fece il suo ingresso in politica nel 1847, fondando il giornale Il Risorgimento. Deputato (1848, 1849), [...] . Si era venuta consolidando, intanto, la posizione parlamentare di C., che aveva fatto la prima grande affermazione del suo programma il 7 maggio 1850 difendendo alla Camera le leggi Siccardi; entrato l'11 ott. 1850 nel gabinetto d'Azeglio come ...
Leggi Tutto
Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] laburisti e il governo di C.R. Attlee (1945-51) gestì la prima fase del dopoguerra in bilico tra un programma di nazionalizzazione delle industrie di grande rilevanza economica e di promozione del welfare State e le ristrettezze del bilancio imposte ...
Leggi Tutto
Economista, giurista e uomo politico (Carrara 1787 - Roma 1848). Liberal-moderato, fu nominato da Pio IX ministro dell'Interno e della Polizia, con l'interim delle Finanze, nel governo formato nel settembre [...] settembre 1848, in cui assunse il ministero dell'Interno, della Polizia e l'interim delle Finanze; il suo programma di governo liberal-moderato, impegnato nel tentativo di laicizzare il dominio temporale e contrario alla ripresa della guerra, suscitò ...
Leggi Tutto
Moglie (n. 502 circa - m. 548) di Giustiniano I. Di umili origini, fu nella sua prima giovinezza mima e forse cortigiana. Giustiniano la conobbe intorno al 522 e, affascinato dalla sua bellezza e dalla [...] a farne trionfare la dottrina promuovendo dei monofisiti alle sedi patriarcali d'Oriente. Ma Giustiniano rimase fermo nel suo programma politico-religioso, che mirava a raggiungere l'unità della Chiesa in tutto l'Impero sulla base della dottrina ...
Leggi Tutto
Uomo politico sovietico (Mosca 1888 - ivi 1938), diciottenne aderì al bolscevismo; fu relegato a Onega nel 1910, poi andò all'estero, ove entrò in relazione con Lenin e, rientrato in Russia nel febbr. [...] di Trockij di cui votò l'espulsione dal partito, insieme a quella di Zinov´ev, nel novembre del 1927. Redasse il programma del Komintern di cui fu presidente dal 1926. B. è stato il teorizzatore del "terzo periodo" dello sviluppo capitalistico ...
Leggi Tutto
Nome di battaglia del generale e uomo politico birmano Shu Maung (Paungdale, distr. di Prome, 1911 - Yangon 2002). Negli anni Trenta prese parte alla lotta per l'indipendenza contro gli Inglesi. Durante [...] , nell'ambito della nuova Costituzione, divenne presidente della Repubblica. Nel 1981 ha lasciato la carica di capo dello Stato, conservando fino al 1988 la presidenza del partito unico, il Partito del programma socialista birmano, assunta nel 1971. ...
Leggi Tutto
IDEE, Storia delle
Jacques Le Goff
*La voce enciclopedica Storia delle idee è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Francesco Mores.
I fondamenti della storia [...] : "Le idee sono le cose che più trasmigrano al mondo" (Ideas are the most migratory things in the world). La conclusione del suo programma è questa: "Il fine di questi studi è di aiutare a stabilire un senso di unità dello spirito umano e delle sue ...
Leggi Tutto
Partiti e movimenti di sinistra
Carlo Felice Casula
Cristiani a sinistra oggi al cambio di secolo? Sinistra cristiana, cristiano-sociali e Rete
«Perciò rivolgiamo questo appello alle donne e agli uomini [...] i cattolici comunisti, in primo luogo, il rifiuto di tutte le posizioni politiche e sociali cattoliche che fanno dedurre un programma e una linea d’azione da una concezione specificamente religiosa del mondo e dell’uomo. Di qui la critica di tutte ...
Leggi Tutto
LABRIOLA, Arturo
Fulvio Conti
Nacque a Napoli il 21 genn. 1873 da Luigi, un piccolo artigiano, e da Matilde De Laurentiis. Compiuti i primi studi in scuole cattoliche, a quattordici anni prese a frequentare [...] napoletano e in quello stesso anno fu designato tra i relatori al congresso socialista di Firenze sul tema relativo ai programmi massimo e minimo del partito.
La sua relazione però non fu discussa per le obiezioni sollevate da Anna Kuliscioff, che ...
Leggi Tutto
programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole fare, d’una linea di condotta da seguire,...
programmabile
programmàbile agg. [der. di programmare]. – Che si può programmare, ossia prevedere, predisporre: ormai si sa tutto ... tutto in termini esatti, già programmato o programmabile (Volponi). Anche con riferimento alla programmazione...