GERINI, Gerino
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Barberino di Mugello il 18 sett. 1871 dal marchese Antonio e da Anna Maria dei principi Borghese. Ebbe un'educazione profondamente religiosa, nello spirito [...] per la riforma della legge forestale, che aveva sollecitato la sua adesione.
Il G. condivideva, in linea di massima, il programma della Federazione, ma chiariva la sua opinione in proposito, tanto più che la pubblicazione da parte del Gori della sua ...
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CANZI, Luigi
Luigi Ambrosoli
Nacque il 17 sett. 1839 a Milano da Canzio e Lucia Pecchio Orgero. Appartenne a famiglia facoltosa, proprietaria di fondi nel comune di Gerenzano (Saronno); egli stesso [...] Crispi alla presidenza del Consiglio aveva di nuovo rafforzato la sua posizione e l'aveva indotto a riproporre il suo programma di iniziative commerciali verso l'Africa. Il 15 ag. 1895 scriveva a Francesco Crispi: "A Milano va formandosi una corrente ...
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societa segrete
società segrete
Termine usato di solito, in senso più ristretto, per indicare collettività clandestine a scopo soprattutto politico, che è quanto dire di opposizione ai regimi costituiti, [...] s. s. non è del tutto cessata neppure nel 20° secolo: la Mano nera sorse in Serbia (1911) con un programma panslavista; la Thule (1918) fu una delle componenti all’origine del movimento nazionalsocialista; negli stessi Stati Uniti sono fiorite s.s ...
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GUIDI, Guido
Mario Marrocchi
Secondo di questo nome, figlio del conte Tegrimo (II) e di Ghisla, nacque intorno agli anni Settanta del X secolo.
Gli esordi della vita attiva del G. videro l'uscita dei [...] la prima metà del secolo XI dopo aver conosciuto una prima, importante, fase, tanto nell'adesione al programma politico-culturale del marchese Ugo di Tuscia, imperniato su fondazioni monastiche nonché su donazioni a istituzioni ecclesiastiche da ...
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Gracco, Tiberio Sempronio
Tribuno della plebe (n. 162-m. 133 a. C.). Figlio dell’omonimo console del 177 e del 163, e di Cornelia, figlia di Scipione l’Africano; fratello maggiore di Gaio Sempronio. [...] un trattato che fu però rinnegato dal Senato. Quando (133) fu eletto tribuno della plebe, egli aveva un preciso programma politico, mirante a risolvere la crisi di cui soffriva lo Stato romano dopo la sua rapida espansione mediterranea. G. propose ...
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guelfi
Fazione tedesca, sorta nel 12° sec. dopo la morte di Enrico V, dei sostenitori della casata dei Welfen, duchi di Baviera e di Sassonia, in contrapposizione ai , fautori degli Hohenstaufen, duchi [...] impero e papato. Durante il Risorgimento italiano, in riferimento al significato originario, si designò come neoguelfo il programma politico di V. Gioberti, in quanto affidava al papato una funzione preminente nella costruzione dello Stato unitario ...
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Pakistan Stato dell’Asia meridionale, nella regione indiana. Comprende le regioni storiche del Punjab occidentale e del Sind, nel bassopiano dell’Indo, un lembo dell’Altopiano Iranico (il Belucistan) e [...] e i contrasti istituzionali con il presidente indebolirono progressivamente il governo Bhutto, che non riuscì a realizzare il proprio programma di riforma democratica del paese.
Nel 1990 il presidente Ghulām Isḥaq Khān dimise il governo Bhutto e ...
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Generale e uomo politico (Blankenburg, Harz, 1797 - Berlino 1853). Variamente giudicato (Bismarck lo chiamò «abile guardarobiere della fantasia medievale di Federico Guglielmo»), R. fu senza dubbio una [...] questa veste prima e in quella di ministro degli Esteri poi (dal settembre 1850), convinse il sovrano a promuovere un programma di riforma della Confederazione germanica che tendeva ad assegnare alla Prussia un ruolo egemone. Il progetto di R., oltre ...
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Košice (ungh. Kassa; ted. Kaschau) Città della Slovacchia (233.659 ab. nel 2008), capoluogo dell’omonima provincia (6752 km2 con 775.509 ab. nel 2008), a 211 m s.l.m. ai piedi del versante orientale dei [...] politica estera della Cecoslovacchia avrebbe dovuto fondarsi sull’alleanza con l’URSS e gli altri Stati slavi. Il programma si estendeva quindi alla riforma agraria, tributaria e fiscale, alla nazionalizzazione delle industrie chiave e degli istituti ...
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Scrittore e uomo di stato polacco (Derkały, Wołkowysk, 1750 - Varsavia 1812). Studiò a Cracovia, Vienna e Roma, dove si laureò in giurisprudenza e teologia. Come membro della "Commissione educativa" riordinò [...] anche dai Russi. Le sue opere principali sono: Do St. Malachowskiego ("A St. Malachowski", 1788-89), che contiene il programma delle riforme, e O ustanowieniu i upadku konstytucji polskiej 3 maja 1791 ("Sull'origine e la decadenza della costituzione ...
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programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole fare, d’una linea di condotta da seguire,...
programmabile
programmàbile agg. [der. di programmare]. – Che si può programmare, ossia prevedere, predisporre: ormai si sa tutto ... tutto in termini esatti, già programmato o programmabile (Volponi). Anche con riferimento alla programmazione...