Silverio Novelli
Neologismi arte, lingua e letteratura
abbandonologo
s. m. Chi perlustra il territorio alla ricerca di borghi abbandonati, edifici pubblici e privati in rovina, strutture e attività dismesse [...] (‘motocicletta’).
manifattura additiva
loc. s.le f. Produzione di un oggetto solido attraverso la deposizione successiva di vari strati di materiali, a partire da un apposito programma digitale; stampa in 3D.
• «Manifattura additiva», la chiamano gli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Il miracolo economico italiano
Andrea Villa
Lo storico britannico Eric J.E. Hobsbawm (1917-2012), nel suo celebre volume Age of extremes. The short twentieth century, 1914-1991 (1994) ha definito il [...] costituisce ancora oggi un oggetto di studio nelle università A parte i timidi interventi legislativi del governo De Gasperi – in quello che è passato alla storia con il nome di sussulto riformatore –, la crescita si verificò senza una programmazione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Psicologia, psichiatria e psicoanalisi
Luciano Mecacci
La psicologia
Le opere più accreditate di storia della psicologia individuano una scissura tra le analisi dei processi psicologici svolte nel lungo [...] piano della ricerca di base, la percezione continuò a costituire l’oggetto di indagine privilegiato. L’orientamento di riferimento in e in seguito su schermi di calcolatori, con una programmazione elettronica dei compiti da eseguire. Il confronto tra ...
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Neuroscienze e fenomenologia
Vittorio Gallese
Premessa
Uno degli obiettivi principali della ricerca contemporanea delle neuroscienze cognitive, cioè di quella branca delle neuroscienze che ha come oggetto [...] oggetto, pur in un contesto che con esso non prevede alcuna interazione attiva, determina l’attivazione del programma può specificare quando applicare una data parola come un’etichetta a un dato oggetto nel mondo. Il significato di ‘tavolo’ deriva dal ...
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Nuovi paradigmi dell’immaginario
Marina D’Amato
Come si costituiscono e come si organizzano nel loro funzionamento le immagini sociali? Perché la civiltà occidentale, iconoclasta, ha moltiplicato le [...] del giocattolo tende a rappresentare un personaggio televisivo o un sistema di oggetti che lo suo eroe. Avviene così l’unificazione tra il messaggio pubblicitario e il programma.
Bibliografia
R. Caillois, Les jeux et les hommes. Le masque et ...
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Arti e tecnica: scenari futuri
Massimo Carboni
Quale sarà il ruolo delle arti nella semiosfera telematica e digitale? Quanto della loro costitutiva e preziosa ambiguità semantica, del senso indecidibile [...] dire’ alla tecnica ciò che essa non era, in fondo, programmataa ‘dire’.
b) Rischio di una de-sensibilizzazione o de- con la propria morte. Dov’è il soggetto, dov’è l’oggetto? Non saltano forse i parametri sui quali misuriamo la nostra esperienza ...
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Territorio: una risorsa per lo sviluppo
Alberto Clementi
Negli ultimi anni il territorio è andato acquistando un’importanza crescente nelle politiche dello sviluppo tanto in Italia quanto in Europa, [...] d’interdipendenza tra attori e patrimonio, il territorio tende irrimediabilmente a banalizzarsi e diventa facilmente oggetto di pratiche separate di pianificazione spaziale, di programmazione economica e di regolazione sociale, di per sé incapaci di ...
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Aggressivo, comportamento
Irenäus Eibl-Eibesfeldt
Definizione
Il termine 'aggressione' deriva dal verbo latino aggredi, che può essere inteso sia nel senso di assalire, sia nel senso di far fronte a [...] soltanto gli oggetti materiali ma anche la possibilità di rapporti coi partners.
Socializzazione del comportamento aggressivo
È stato più volte affermato che l'ipotesi di una programmazione filogenetica dell'aggressione conduce inevitabilmente a un ...
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Attualità dell’archeologia urbana
Mario Manieri Elia
La gestione degli assetti architettonici e urbanistici nella città moderna e, particolarmente, nelle città del bacino del Mediterraneo, deve fare [...] , in ogni programma o progetto, una crescita smisurata degli aspetti relazionali tra uomini e cose, tra oggetti e contesti, delle periferie cittadine che si è stati indotti a distinguere – a prezzo di un clamoroso ma tollerato nonsenso logico ...
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La musica nell’era digitale
Franco Fabbri
L’alta fedeltà come fenomeno di massa
Il pubblico iniziò ad associare l’aggettivo digitale al suono e alla musica negli anni Settanta del secolo scorso. Gli [...] programmazione, è stata rapida, tanto che già a metà del decennio anche la produzione di album impegnativi ha teso a musica occidentale l’identificazione dell’opera musicale con un oggetto materiale (la partitura) è un fatto relativamente recente ...
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oggetto
oggètto s. m. [dal lat. mediev. obiectum, neutro sostantivato di obiectus, part. pass. di obicĕre «porre innanzi»; propr. «ciò che è posto innanzi (al pensiero o alla vista)»]. – 1. In filosofia, ogni cosa che il soggetto percepisce...
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...