LEVI, Beppo
Salvatore Coen
Nacque a Torino il 14 maggio 1875 da Giulio Giacomo e Sara Diamantina (Mentina) Pugliese. Presso l'Università di Torino compì i suoi studi fino al conseguimento della laurea [...] 'Università di Torino, il L. passò all'insegnamento secondario, fino al 1906 quando venne nominato professore di geometria proiettiva e descrittiva presso l'Università di Cagliari, ove rimase fino al 1910. Nonostante gli impegni didattici, l'attività ...
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SUPINO, Giulio
Michela Minesso
SUPINO, Giulio. – Di famiglia di origini ebraiche, nacque a Firenze l’8 ottobre 1898, da Igino Benvenuto e da Valentina Finzi.
Dal 1907 si trasferì con la famiglia a Bologna, [...] 411).
Nel 1923 fu nominato assistente presso la cattedra di algebra complementare; dal 1924 al 1928 fu assistente di geometria proiettiva e descrittiva; e dal 1928 al 1934 di costruzioni idrauliche. Nel 1926 presentò i titoli per la libera docenza in ...
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geometria finita
geometria finita geometria il cui spazio ambiente è costituito da un numero finito di punti. La geometria euclidea, per esempio, non è finita, poiché una retta del piano euclideo, in [...] X non è vuoto.
Il piano di Fano, dal nome del matematico italiano Gino Fano (1871-1952), è il più piccolo piano proiettivo (non banale) costruibile. È composto da sette punti e da sette rette. Ogni retta contiene esattamente tre punti e ogni punto ...
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proprio
proprio aggettivo che, attribuito a un ente matematico, ne fornisce una caratterizzazione che dipende dal particolare contesto.
☐ Nella teoria degli insiemi, un insieme A si dice sottoinsieme [...] , non si fa distinzione tra elementi propri ed elementi impropri e tutti gli elementi di uno spazio proiettivo sono da considerarsi alla stessa stregua, essendo definiti dagli assiomi dello spazio.
☐ In analisi, oltre all’integrale proprio definito ...
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. Si chiama "indice" un rapporto tra due o più numeri espressivi di più grandezze. La parola perciò ha una estensione molto grande. Anche in antropologia troviamo usati moltissimi indici, ma i più comunemente [...] e una linea che passa per i due punti più alti dei due forami acustici (poria). È questa quindi una distanza proiettiva e non diretta. L'importanza di questa distanza è molto accresciuta dopo uno studio del Sera, che dimostrò come essa sia meno ...
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NOMOGRAFIA
Giuseppe PESCI
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. Il nome è di data relativamente recente, e fu introdotto da M. d'Ocagne (1891) a designare la teoria generale di quei metodi di rappresentazione geometrica delle leggi [...]
dove a, b, c, d denotano numeri dati. Il nome deriva dal fatto che una tale scala si può immaginare ottenuta proiettando una scala metrica da un conveniente centro su un supporto non parallelo e attribuendo come quota a ogni punto della nuova scala ...
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identità
Il senso della continuità del proprio essere nel corso del tempo, accompagnato dalla consapevolezza della propria diversità dagli altri individui. Il termine, di grande rilevanza in filosofia, [...] , si realizza attraverso una serie di processi fisici e mentali: incorporazione, imitazione, identificazione primaria, identificazione proiettiva, introiezione, identificazione secondaria. L’i. primaria, a partire dall’unione madre-figlia/o, è la ...
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borderline
Condizione psichiatrica, detta anche marginale, situata ai limiti fra le nevrosi e le psicosi. Il termine inglese significa appunto «linea di confine» e indicava originariamente forme atipiche [...] unitaria di sé, dal ricorso a meccanismi di difesa (➔ difesa, meccanismi di) primitivi, quali scissione, diniego e identificazione proiettiva, e da un esame di realtà conservato anche se suscettibile di transitorie alterazioni. Più circoscritto è il ...
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trasformazione
trasformazióne [Der. del lat. transformatio -onis, dal part. part. transformatus di transformare "cambiare la forma", comp. di trans- "trans-" e formare "dare forma"] [LSF] (a) Qualsiasi [...] : III 659 f. ◆ [ALG] T. per raggi vettori reciproci: lo stesso che inversione (←) per raggi vettori reciproci. ◆ [ALG] T. proiettiva: lo stesso che proiettività (←). ◆ [ALG] T. propria ortocrona: v. relatività ristretta: IV 812 b. ◆ [ALG] T. puntuale ...
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In geometria, corrispondenza biunivoca senza eccezioni tra gli elementi (di solito i punti) che costituiscono due spazi proiettivi Pn e P′n aventi la stessa dimensione, la quale faccia corrispondere a [...] un piano), le affinità, le omologie ecc.
Studio e classificazione delle omografie
Se gli spazi sono distinti, scegliendo opportunamente il riferimento proiettivo di uno dei due spazi, l’o. si può rappresentare nella forma ρx′i=xi (i=0, 1, …, n): gli ...
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proiettare
v. tr. [dal lat. tardo proiectare, der. di proiectus, part. pass. di proicĕre «gettare avanti», comp. di pro-1 e iacĕre «gettare»; cfr. progettare] (io proiètto, ecc.). – 1. Gettare, lanciare, spingere fuori o avanti con forza;...
proiettivo
agg. [der. del lat. proiectus: v. proietto]. – 1. Genericam., che proietta, che ha forza di proiettare, che ha rapporto con una proiezione. In matematica, relativo all’operazione di proiezione (e anche a quella di sezione) e alle...