rappresentazione
rappresentazióne [Der. del lat. repraesentatio -onis, dal part. pass. repraesentatus del lat. repraesentare "rappresentare", comp. di re- "di nuovo" e praesentare "presentare"] [ALG] [...] : → parametrico. ◆ [ALG] R. piana di una superficie razionale: corrispondenza birazionale tra una superficie razionale e un piano proiettivo; il sistema delle sezioni piane (o iperpiane) è rappresentato da un sistema lineare di curve piane, il quale ...
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Filosofia
In filosofia del linguaggio, la relazione intercorrente tra un segno linguistico e l’entità extralinguistica a cui il segno si riferisce. Benché storicamente il concetto di riferimento (o denotazione) [...] enti analitici (coordinate, equazioni ecc.). I riferimenti più usati sono: riferimento cartesiano, riferimento affine e riferimento proiettivo (nella retta, nel piano, nello spazio: in quest’ultimo caso, nello spazio ordinario, terna di riferimento ...
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Questo aggettivo viene usato nelle matematiche in più sensi diversi, e in ispecie: 1. proporzione armonica e quindi divisione armonica della retta o gruppo armonico di punti; 2. funzioni armoniche; 3. [...] invariante di 2° grado, detto armonizzante: i = a22 − 3 a1a3 + 12 a0a4 = 0. Sui gruppi armonici dal punto di vista proiettivo sintetico cfr. Enriques, LP zioni di Geometria proiettivti (4a ed., Bologna 1926, cap. 111, v); e, sotto l'aspetto analitico ...
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NUMERI, Teoria dei
Luigi Accardi
(App. IV, II, p. 626)
Gli anni Ottanta hanno visto importanti progressi nella teoria dei numeri. In particolare le linee di tendenza, già emerse alla fine degli anni [...] n può essere definito come la differenza fra (n-1)(n-2)/2, che è il massimo numero di punti doppi nel piano proiettivo che una tale curva può avere, e il numero di punti doppi, contati con la dovuta molteplicità, che essa effettivamente possiede. Per ...
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Gruppi
GGeorge W. Mackey
di George W. Mackey
SOMMARIO: 1. Introduzione e storia. □ 2. Concetti fondamentali. □ 3. Anelli di endomorfismi e gruppi lineari. □ 4. La struttura dei gruppi finiti. □ 5. Gruppi [...] . Il quoziente di GL(n, F) per il centro si chiama ‛gruppo proietti- vo' e si indica con il simbolo PGL(n, F). Il centro mai su G, l'applicazione x ???14??? ϕi(x)Vx è una rappresentazione proiettiva con moltiplicatore σ1, ove
σ1(x, y) = σ(x, y)ϕ(x ...
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Matematico, nato a Königsberg, il 19 gennaio 1833, morto a Gottinga il 7 novembre 1872. Compiuti gli studî nel 1854 all'università di Königsberg, dove ebbe maestri il Hesse, F. Neumann e il Richelot, fu [...] , che il Riemann stesso aveva lasciato nell'ombra, e si determina, nella evoluzione della Geometria, l'orientamento dallo stadio proiettivo a quello algebrico. Non è questo il luogo per un'analisi dei risultati del C.: basti ricordare anzitutto la ...
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Frustrazione
Mario Reda
Vittorio Volterra
Il termine frustrazione (che deriva dall'avverbio latino frustra, "invano") è stato introdotto da S. Freud per indicare la situazione psicologica conseguente [...] il concetto di frustrazione, ha individuato le modalità con le quali essa si determina costruendo un test proiettivo (Rosenzweig picture-frustration study; Rosenzweig 1978), in grado di costituire delle tipologie attraverso tre variabili considerate ...
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La scuola italiana di geometria algebrica
La scuola italiana di geometria algebrica
La geometria algebrica è oggi uno dei campi più avanzati della matematica. I suoi molteplici legami con altre discipline [...] Il lavoro di questi matematici si colloca infatti in un periodo di grandi mutamenti teorici. La progressiva costruzione del piano proiettivo complesso (con l’introduzione nel 1822, da parte di V. Poncelet, dei punti ciclici, punti immaginari comuni a ...
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Rappresentazione degli oggetti nello spazio (nel disegno, nella pittura ma anche nella scultura in bassorilievo o altorilievo), in modo da raggiungere l’effetto della terza dimensione su una superficie [...] dell’osservatore dalla superficie dipinta. La prima trattazione sistematica nota del metodo di riduzione prospettica secondo il principio proiettivo, ossia del taglio della piramide, è quella di L.B. Alberti (Della pittura, 1436); ma la p. era ...
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segmento Tratto di linea compreso tra due punti o tratto di un corpo qualsiasi compreso fra due estremi; anche, parte più o meno grande tagliata da un determinato oggetto o corpo.
Antropologia
In antropologia [...] il luogo geometrico dei punti equidistanti dagli estremi del segmento. Il concetto di s. si generalizza a vari casi; per es.: data una retta proiettiva reale e due suoi punti A, B, la retta resta divisa in due parti, ciascuna delle quali si dice un s ...
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proiettivo
agg. [der. del lat. proiectus: v. proietto]. – 1. Genericam., che proietta, che ha forza di proiettare, che ha rapporto con una proiezione. In matematica, relativo all’operazione di proiezione (e anche a quella di sezione) e alle...
proiettare
v. tr. [dal lat. tardo proiectare, der. di proiectus, part. pass. di proicĕre «gettare avanti», comp. di pro-1 e iacĕre «gettare»; cfr. progettare] (io proiètto, ecc.). – 1. Gettare, lanciare, spingere fuori o avanti con forza;...