Zukor, Adolph
Lulli Bertini
Produttore cinematografico ungherese, naturalizzato statunitense, nato a Ricse il 7 gennaio 1873 e morto a Los Angeles il 10 giugno 1976. Considerato uno dei pionieri dell'industria [...] una vera e propria sala cinematografica, il Crystal Hall. Per supplire alla mancanza di film di durata adeguata alla proiezione in sala, nel 1912 importò dalla Francia il film biografico La reine Élisabeth o Élisabeth reine d'Angleterre (La regina ...
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Europa
Bruno Roberti
Paolo Marocco
Cinematografia
Caratteri di un cinema europeo
La faticosa ricerca di un'identità complessiva del prodotto cinematografico europeo, avvenuta nel quadro della travagliata [...] , l'utilizzo di sistemi di ripresa digitali, nonché un'enorme capacità di controllare i nuovi sistemi di trasmissione e proiezione. Ma in E. dagli anni Settanta agli anni Novanta è emersa una tendenza inversa all'omologazione formale e spettacolare ...
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Polonia
Silvana Silvestri
Cinematografia
Due nomi sono da ricordare tra i pionieri del cinema polacco: il fotografo Piotr Lebiedzinski, che montò cinque fotografie su un cliché di vetro proiettandole [...] che rimarrà caratteristico della cinematografia polacca. Intanto, fin dai primi anni del Novecento furono aperte molte sale di proiezione e uffici di case di distribuzione straniere. La P. riconquistò l'indipendenza nel 1918 (negli ultimi decenni del ...
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FERRERI, Marco
Michele Canosa
Marco Ferreri, registrato all’anagrafe con il prenome Marcantonio, nacque a Milano l'11 maggio 1928, da Michelangelo e Carolina Vismara, originari della provincia milanese [...] in una villa per 'morire mangiando'. Nonostante la soppressione coatta di due sequenze (pari a m 40), fu imposto il divieto di proiezione ai minori di anni 18 «per la tematica del film nel suo complesso (suicidio collettivo e orge), nonché per le ...
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film
Gianni Rondolino
Vedere oltre lo schermo
Un film è certamente divertimento, ma spesso è qualcosa di più. Può essere allora utile conoscerne il linguaggio, analizzarne il contenuto (spesso nascosto), [...] . Può avere varie lunghezze, dai pochi metri ai tremila e più. A seconda della lunghezza e quindi della durata di proiezione si hanno film di lungometraggio, di mediometraggio o di cortometraggio.
Nel corso dell'intera storia del cinema (più di un ...
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La hora de los hornos
Marcelo Panozzo
(Argentina 1966-68, 1968, bianco e nero, 264m); regia: Fernando Solanas, Octavio Getino; produzione: Edgardo Pallero, Fernando Solanas per Grupo Cine Liberación; [...] di mito (di fatto esso non era reperibile nemmeno in video, se si esclude una registrazione effettuata nel corso di una proiezione della prima parte), ma forse per lo stesso motivo esso non suscitò reazioni rilevanti da parte del pubblico. Nel 1998 l ...
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Documentario
Adriano Aprà
Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, e perciò, in generale, [...] con la presa diretta l'impressione di realtà, non va sottovalutata la mediazione del microfono e del missaggio, e poi, in proiezione, quella di amplificatori e altoparlanti. La realtà, in altre parole, è sempre, nel d. come nel film di finzione, una ...
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Iran
Massimo Causo
Cinematografia
I primi esempi di cinema giunsero in I. all'inizio del Novecento, introdotti dai fotografi ufficiali della casa reale, che ebbero incarico dallo shāh di documentare [...] 1905 fece seguito l'inaugurazione, per opera dello stesso antiquario, di un vero e proprio cinema, destinato alla proiezione di filmati acquistati in Occidente.
Furono questi gli albori dell'industria cinematografica iraniana che, grazie al notevole ...
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Borinage/Misère au Borinage
Laura Vichi
(Belgio 1933, 1934, bianco e nero, 35m); regia: Joris Ivens, Henri Storck; produzione: Club de l'Ecran; soggetto: dall'inchiesta del dr. Paul Hennerbert Comment [...] brechtiano del termine.
Originariamente Borinage ebbe una scarsissima circolazione. Infatti, poco tempo dopo la prima, ne fu proibita la proiezione sia in Belgio che in Olanda e solo raramente il film venne mostrato nei cineclub e nelle Case del ...
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Regista cinematografico statunitense, nato il 16 gennaio del 1948 a Carthage (N.Y.). Nel 1970 ha vinto l'Oscar per il miglior soggetto con il cortometraggio The resurrection of Broncho Billy, scherzoso [...] da New York), forse il suo film più noto, C. rivolge uno sguardo colmo di pessimismo su un futuro visto come drammatica proiezione della nostra realtà. Il regista ha poi ripreso il soggetto in Escape from Los Angeles (1996; Fuga da L. A.). Del 1982 ...
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proiezione
proiezióne s. f. [dal lat. proiectio -onis, der. di proicĕre «gettare avanti», part. pass. proiectus]. – 1. a. L’atto di proiettare, di lanciare nello spazio un corpo pesante: parmi dunque di ritrar dal vostro parlare, che non venendo...
proiezionista
s. m. e f. [der. di proiezione] (pl. m. -i). – Tecnico addetto alla proiezione di film e alla cura degli impianti fissi di proiezione (cabina, proiettori, ecc.).