Populismo
Bruno Bongiovanni
di Bruno Bongiovanni
Populismo
Prologo in Russia
Il termine 'populismo' corrisponde alla parola russa narodničestvo, la quale, a sua volta, deriva da narod, ovverossia [...] '. C'era chi, come per esempio Henry Poulaille, o anche il pacifista anarchico Marcel Martinet, avrebbe preferito l'aggettivo 'proletario' piuttosto che 'populista', ma il Manifeste, e ancor più la letteratura che a esso in qualche modo si ispirò ...
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MIELI, Mario
Laura Schettini
Nacque a Milano il 21 maggio 1952 da Walter e Liderica Salina, penultimo di sette figli (quattro maschi e tre femmine).
Il padre, nato nella comunità ebraica di Alessandria [...] la presenza degli omosessuali nella società e il dialogo tra questi e la sinistra, meglio ancora il suo amato proletariato. Rispose ad entrambe queste esigenze la sua partecipazione a Diversi in periferia di Enzo Di Calogero e Nereo Rapetti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2013)
Antonio Graziadei
Giorgio Gattei
Antonio Graziadei è stato, all’inizio del Novecento, il massimo esponente del ‘revisionismo marxista’ in Italia, con la sua proposta di sostituire alla teoria del valore-lavoro [...] anche a danno dei consumatori, e nel 1928 è espulso dal PCd’I per «viltà e tradimento della causa del proletariato» (Galassi 1986, p. 625).
Privato dal fascismo del mandato parlamentare e della cattedra universitaria, si chiude in un isolamento ...
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MORANDI, Rodolfo
Carmine Pinto
MORANDI, Rodolfo. – Nacque a Milano il 30 luglio 1902 da Enrico e da Enrica Maraviglia, terzogenito dopo due figli maschi.
La famiglia proveniva da Agra, nei dintorni [...] con i ceti medi e sul ruolo della democrazia borghese enunciò il fondamento della politica di transizione.
Il movimento proletario poteva – a suo dire – allearsi provvisoriamente con settori borghesi in funzione antifascista, ma senza scalfire le sue ...
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COTUGNO, Raffaele
Luigi Agnello
Nato a Ruvo di Puglia (Bari) il 21 febbr. 1860 da Biagio e da Rosa Quinto, studiò all'università di Napoli, dove si laureò in giurisprudenza il 23 nov. 1881 ma seguì [...] o la degenerazione del parlamento, Lucera 1923, p. 16). Smodatamente classista gli apparve la reazione del proletariato minervinese all'offensiva sferrata, nel febbraio 1921, dallo squadrismo agrario, e ne chiese una condanna esemplare, ricorrendo ...
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ROSSI, Cesare
Mauro Canali
– Nacque a Pescia (Pistoia) il 20 settembre 1887 da Guglielmo e da Amelia Nucci. Figlio unico, la madre morì quando egli aveva sette anni e suo padre, maestro elementare ed [...] guerra il corpo e non l’anima». Si erano pertanto accorti che la loro «fede classista vacillava» e che «il proletariato poteva essere sì, una parte – cospicua ed indispensabile quanto si vuole – della collettività, ma che per ora non aveva nessun ...
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Totalitarismo. Un problema storiografico
Luciano Cafagna
Il tema, le idee e la prassi relativi al totalitarismo riguardano un preciso periodo storico, quello che va dalla fine della Prima guerra mondiale [...] e universale. Quasi immediatamente, però, questa formula si rivelò l’ingannevole maschera di una dittatura personale sul proletariato stesso e di un regime burocratico, militaresco e terroristico di élite. Con l’affermarsi di questa realtà diversa ...
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BOTTONE, Umberto (Auro d'Alba)
Enrica Rizzotti Raus
Nacque a Schavi d'Abruzzo il 14 marzo 1888 da Giuseppe e da Maria Amici. Amico di Sergio Corazzini ed introdotto in un piccolo cenacolo di giovanissimi [...] di rinnovamento e di rottura con la tradizione letteraria italiana, cosicché egli non fu che uno dei tanti giovani del "proletariato dei geniali" che Marinetti, in veste di organizzatore e di mecenate, raccoglieva intorno a sé in quegli anni.
Le ...
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AVANCINI, Augusto
Armando Pitassio
Nacque a Strigno (Trento) il 28 febbr. 1868 da Lodovico, che esercitava l'avvocatura e in gioventù aveva partecipato alla difesa di Venezia del 1849. Gli zii che allevarono [...] la borghesia, che ne costituiva il nerbo, mirava soprattutto a mantenere le proprie posizioni nei confronti del nascente proletariato trentino. Ed è così che proprio il nuovo partito socialista trentino (1893), in cui si manifestava la tradizione ...
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MOHOLY-NAGY, Laszlo
Alessandro Cappabianca
Moholy-Nagy, László (propr. Ladislaus)
Pittore, scultore, fotografo, regista cinematografico ungherese, nato a Bácsborsod il 20 luglio 1895 e morto a Chicago [...] la battaglia per una nuova visualità, legata all'industria e alla civiltà tecnologica, sentita come coerente alle aspirazioni del proletariato.
Nel 1923 fu chiamato da W. Gropius a lavorare al Bauhaus dove, pur insegnando lavorazione dei metalli, si ...
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proletariato
s. m. [der. di proletario, coniato sul fr. prolétariat]. – La condizione dei proletarî; più spesso in senso collettivo, l’insieme, la classe sociale dei proletarî. Con valore estens., il termine designa genericam. la massa delle...
proletario
proletàrio agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. proletarius; la connessione con proles «prole», e l’interpretazione già antica di proletarii come coloro «il cui unico patrimonio era costituto dalla prole», non sembrano molto convincenti]....