Classe, coscienza di
Iring Fetscher
Introduzione
Il concetto di coscienza di classe è stato sviluppato da Marx e dal marxismo, ma si è in seguito diffuso più ampiamente e viene oggi usato - in un senso [...] analogo, secondo Marx, è proprio della piccola borghesia in generale, che viene per così dire 'schiacciata' fra la borghesia e il proletariato organizzato e può decidersi solo per l'una o per l'altra delle due classi organizzate. Ma anche se non si ...
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Classi e stratificazione sociale
Frank Parkin
Introduzione
Le teorie delle classi e della stratificazione sociale hanno sempre occupato un posto di primaria importanza nella storia delle scienze sociali [...] nelle quali una classe 'in sé' diviene una classe 'per sé'. Vale a dire, delle condizioni nelle quali il proletariato prende coscienza del suo destino collettivo come classe sociale ed è preso da un fervore rivoluzionario.
Marx riteneva, a ragione ...
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Dottrina che, sulla base delle formulazioni teoriche di K. Marx e F. Engels, propugna un sistema sociale nel quale sia i mezzi di produzione sia i mezzi di consumo sono sottratti alla proprietà privata [...] organizzare l’adesione suscitata dalla rivoluzione. D’altronde, la rivoluzione d’Ottobre era stata interpretata da gran parte del proletariato europeo come l’inizio della rivoluzione mondiale e i moti popolari del dopoguerra (1919-20) in Ungheria, in ...
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Classi medie
Angelo Pichierri
Classi medie e modelli dicotomici di stratificazione
L'espressione 'classe media' diventa di uso comune nel XIX secolo come sinonimo di 'borghesia imprenditoriale', per [...] cioè la classe che per reddito, prestigio e potere occupa una posizione intermedia tra l'aristocrazia e il proletariato. Col progressivo peggioramento della posizione relativa della vecchia classe dominante, e la sua sostituzione a opera della nuova ...
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LABRIOLA, Antonio
Stefano Miccolis
Nacque a Sangermano (l'odierna Cassino) il 2 luglio 1843, da una "famiglia patriottico-liberale" (scriveva egli stesso a Friedrich Engels il 14 ag. 1891) di modeste [...] , da lui ritenuto "il primo atto" del socialismo italiano (a R. Fischer, 12 nov. 1893), nel quale "la massa proletaria" aveva manifestato "la coscienza di classe oppressa" (a P. Iglesias, 9 apr. 1894). A tenerlo distante dalla militanza contribuivano ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] centrosinistra. Dopo la scissione della sinistra del PSI, che nel 1964 diede vita al Partito socialista italiano di unità proletaria (PSIUP), il processo di avvicinamento tra PSI e PSDI culminò nel 1966 nella nascita del Partito socialista unificato ...
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Marxismo
LLucio Colletti
di Lucio Colletti
Marxismo
sommario: 1. Il materialismo dialettico. 2. La gnoseologia del materialismo dialettico. 3. L'influenza di Engels. 4. Il marxismo come scienza. 5. [...] la forma di una scienza wertfrei. Il motivo è al centro anche del pensiero di Kautsky. ‟L'organizzazione socialdemocratica del proletariato egli scrive in Etica e concezione materialistica della storia - non può fare a meno nella sua lotta di classe ...
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Gramsci, Antonio
Politico e pensatore (Ales, Cagliari, 1891-Roma 1937). Vicino in gioventù all’autonomismo sardo, frequentò l’univ. di Torino dal 1911, avvicinandosi alla milizia socialista e rivoluzionaria. [...] , nei Quaderni, di un’idea della transizione al socialismo basata sul concetto di «egemonia», da conquistarsi da parte del proletariato nella società civile prima di procedere alla conquista del potere politico al livello dello Stato, al tempo stesso ...
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Ideologia
Remo Bodei
(XVIII, p. 706)
Fine dell'ideologia o crisi dell'utopia?
Negli ultimi decenni del Novecento si è molto parlato di 'morte', 'fine' o 'tramonto' dell'i. (cfr., per es., Bell 1960; [...] totalità per togliere la falsa coscienza: finché il capitalismo non tramonterà, ogni forma di coscienza, compresa quella del proletariato, resterà ideologica.
All'interno della Scuola di Francoforte M. Horkheimer, Th.W. Adorno e H. Marcuse fanno dell ...
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Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra [...] istituti di democrazia diretta prodotti dalla Comune la forma politica entro la quale doveva esercitarsi la "dittatura del proletariato" nel periodo di transizione dal capitalismo al comunismo. Testimone negli ultimi anni della sua vita della nascita ...
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proletariato
s. m. [der. di proletario, coniato sul fr. prolétariat]. – La condizione dei proletarî; più spesso in senso collettivo, l’insieme, la classe sociale dei proletarî. Con valore estens., il termine designa genericam. la massa delle...
proletario
proletàrio agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. proletarius; la connessione con proles «prole», e l’interpretazione già antica di proletarii come coloro «il cui unico patrimonio era costituto dalla prole», non sembrano molto convincenti]....