TRIVULZIO, Gian Giacomo Teodoro
Gianvittorio Signorotto
– Nacque il 27 ottobre 1597, primogenito di Carlo Emanuele Teodoro, conte di Melzo, signore di Castel Zevio e di Codogno, e di Caterina Gonzaga [...] di peste, documentata da una scrittura coeva conservata nella Biblioteca Trivulziana e ripresa da Alessandro Manzoni nei Promessisposi (cap. XXXII). Un personaggio demoniaco, in veste di gran signore («principe Mammone»), sarebbe giunto in città ...
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BASSANI, Giorgio
Simona Costa
Primogenito di Angelo Enrico, proprietario terriero e medico, senza esercitare la professione, e Dora Minerbi, nacque il 4 marzo 1916 a Bologna.
Tra Ferrara e Bologna: [...] , a cura di C. Spila (Torino 2005). Il trattamento, inutilizzato, di Bassani dei Promessisposi per la Lux Vide S.p.a. è stato edito da Sellerio con il titolo I Promessisposi. Un esperimento, a cura di S.S. Nigro (Palermo 2007). Per l’epistolario ...
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Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] verbi reggenti sia modali sia fraseologici:
(53) Se te lo devo dire, non sono venuto via di mia volontà (Manzoni, I promessisposi, XVII, p. 358)
(54) Non ho voluto dirtelo prima, credendo che egli si sarebbe piegato (Federico De Roberto, I Vicerè, p ...
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CARMIGNANI, Giovanni
Aldo Mazzacane
Nacque il 31 luglio 1768 a San Benedetto a Settimo, nel contado pisano, da Giovanni Antonio, fattore, e Maddalena Barsacchi. La prima formazione fu quella tipica [...] saggi o con articoli sulle riviste specializzate (notevole quello sul NuovoGiornale de' letterati, nn.15 e 16, intorno ai PromessiSposi nel 1826), ma anche dal suo vasto carteggio, in cui ricorrono tra i corrispondenti Monti e Bettinelli, Niccolini ...
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MAURI, Achille
Nicola Raponi
MAURI, Achille. – Nacque a Milano il 16 sett. 1806, ultimo dei sei figli di Giuseppe e di Angiola Porro.
Dei fratelli due morirono bambini, mentre i restanti furono avviati [...] e sulla letteratura relativa al caso di Caterina Medici (ricordato anche da Manzoni senza fare il nome della sventurata: PromessiSposi, cap. 31) si veda la nota filologica di G. Farinelli, in G. Farinelli - E. Paccagnini, Processo per stregoneria a ...
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COSTA, Orazio
Paolo Puppa
Nacque a Roma il 6 agosto 1911 da Giovanni, professore di lettere e studioso di storia, di origini dalmate, direttore della rivista protestante Bilychnis, e da Caterina Giovangigli [...] per la matematica, e perso un anno per crisi nervose, discutendo con Vittorio Rossi una tesi su Teatralità del dialogo nei «Promessisposi», (poi edita in Rivista italiana del dramma, 1937, 3, pp. 315-343; 4, pp. 97-111). In Accademia, si diplomò ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] francesizzante. Nell’Ottocento, a imitazione del parlato e della ‘lingua viva’ fiorentina, celeberrime sono le dislocazioni manzoniane nei Promessisposi:
(81) Tonio e suo fratello, li lascerà entrare (cap. VI)
(82) Pane, ne avrete (cap. XII)
(83) A ...
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PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice
Stefano Verdino
PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice (Silvio). – Nacque a Saluzzo il 24 giugno 1789, secondogenito di Onorato (1763-1838) e di Maria Margherita [...] duro con ferri e catena alle caviglie, poi attenuato, con il permesso di leggere libri, tra cui I promessisposi nell’edizione del 1827 che fu recapitata a Confalonieri, anch’egli nel frattempo imprigionato allo Spilberg. Le suppliche presentate ...
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d'AMICO, Alessandro
Mirella Schino
d'AMICO, Alessandro. – Ultimogenito di Silvio ed Elsa Minù, preceduto da Fedele e Marcello, nacque a Roma il 16 gennaio 1925. Detto generalmente Sandro, si firmava [...] 1980 propose le prime letture radiofoniche integrali di grandi romanzi, che iniziarono con le ottantadue puntate de I promessisposi, realizzati da Orazio Costa.
Influenza di d’Amico: il Museo biblioteca dell’attore
Bisogna distinguere gli scritti ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] (Silvio Pellico, Le mie prigioni LVII)
(8) Se te lo devo dire, non sono venuto via di mia volontà (Alessandro Manzoni, I promessisposi XVII, p. 358)
(9) Chi aveva fatto sparire il cadavere dalla cucina? (Umberto Eco, Il nome della rosa, p. 278)
(10 ...
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sposo
spòṡo s. m. [lat. spōnsus; v. sposa]. – 1. ant. o region. Uomo che ha fatto promessa di matrimonio, fidanzato. Con questo sign. oggi è ancora in uso, ma spesso con tono scherz., l’espressione promesso s., così come il femm. promessa...
promesso
promésso agg. [part. pass. di promettere]. – Che è o è stato promesso: ricevere la ricompensa p.; ecco finalmente il dono p.; terra p., per gli Ebrei, la Palestina, promessa da Dio ad Abramo nel patto di alleanza, secondo il libro...