Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili [...] , Dipartimento di scienza della letteratura e dell’arte medioevale e moderna, pp. 3-107.
Manzoni, Alessandro (1971), I promessisposi, edizione a cura di L. Caretti, Torino, Einaudi, 2 voll.
Piras, Marcello (1987), Jelly Roll Morton, «Musica jazz ...
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La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non [...] Giacomo (1992), Operette morali, introduzione e cura di A. Prete, Milano, Feltrinelli.
Manzoni, Alessandro (1997), I promessisposi. Storia milanese del secolo XVII, prefazione, testo e indici a cura di F. Ghisalberti, Milano, Hoepli.
Pavese, Cesare ...
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FANFANI, Pietro
Edoardo Zamarra
Nacque il 21 apr. 1815 a Montale, in provincia di Pistoia, dall'agiato fattore Francesco e da Clementina Signorini vedova Pinzauti, quintogenito dopo due sorellastre [...] d'Ascoli (Firenze 1870) - che ricevette lodi sperticate dallo Scartazzini e da A. Zaccaria, i quali lo anteposero ai Promessisposi - sia la letteratura infantile con La Paolina. Novella scritta in lingua fiorentina italiana (Firenze 1868) - con cui ...
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Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] O quel giovane», disse la donna, «pe’ vostri poveri morti, fate la carità d’andare ad avvisare il commissario» (Promessisposi XXXIV)
La crescente tendenza (D’Achille 2003: 43) a scorciare i nomi propri secondo lo schema Virginia > Virgi, Federico ...
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L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] avviene, collegano l’iperbole con l’ironia (col celebre riferimento ai «venticinque lettori» del primo capitolo dei Promessisposi).
Nell’Ottocento l’iperbole entra come figura caratteristica anche nei testi a diffusione popolare, come i libretti d ...
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L’infinito sostantivato (detto anche, meno spesso, infinito nominale), secondo la definizione tradizionale è l’➔infinito introdotto da un determinante e accompagnato dai tipici elementi di un ➔ sintagma [...] , Firenze, Cesati, pp. 73-96.
Vanvolsem, Serge (1982), L’uso dell’infinito sostantivato nelle due edizioni dei “PromessiSposi”, «Studi di grammatica italiana» 10, pp. 29-50.
Vanvolsem, Serge (1983), L’infinito sostantivato in italiano, Firenze ...
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L’➔accordo morfologico (di ➔ genere e di ➔ numero) tra i diversi elementi presenta varie forme.
Una sequenza di soggetti può presentare profili diversi e, quanto all’accordo, esiti diversi:
(a) se uno [...] soggetto si accorda al singolare e non al plurale:
(20) I promessisposi è un romanzo storico
Non è comunque infrequente trovare l’accordo al plurale:
(21) I promessisposi sono un romanzo storico.
Gli aggettivi correlati al lei usato in riferimento ...
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Il trapassato prossimo (chiamato anche, più raramente, piuccheperfetto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, il cui principale significato consiste nell’indicare un evento compiuto prima di un [...] una gran vergogna di tutto quel tempo che aveva speso a far qualcosa in questo mondo (Alessandro Manzoni, I promessisposi IV)
È tipica dell’italiano la sequenza formata da una frase principale con trapassato prossimo + frase temporale introdotta con ...
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Tra le caratteristiche principali della lingua dei media si rileva quella del riuso, ovvero della citazione (spesso non esplicita, la cosiddetta criptocitazione: Bazzanella 2004) di frasi, locuzioni, nomi [...] morte annunciata (García Márquez e anche film di Rosi); Delitto e castigo (F.M. Dostoevskij); Guerra e pace (L.N. Tolstoj); I promessisposi (A. Manzoni); Lolita (V. Nabokov e anche film di S. Kubrick); Padre padrone (G. Ledda e anche film di P. e V ...
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È detto presente storico il ➔ presente indicativo usato per fare riferimento a eventi anteriori al momento dell’enunciazione. Si tratta di un uso traslato, o metaforico, del presente (Bertinetto 1997), [...] ), Se questo è un uomo, in Id., Opere, a cura di M. Belpoliti, Torino, Einaudi, vol. 1°.
Manzoni, Alessandro (1971), I promessisposi, a cura di L. Caretti, Torino, Einaudi.
Tristano Riccardiano (1991), testo critico di E.S. Parodi, a cura di M.-J ...
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sposo
spòṡo s. m. [lat. spōnsus; v. sposa]. – 1. ant. o region. Uomo che ha fatto promessa di matrimonio, fidanzato. Con questo sign. oggi è ancora in uso, ma spesso con tono scherz., l’espressione promesso s., così come il femm. promessa...
promesso
promésso agg. [part. pass. di promettere]. – Che è o è stato promesso: ricevere la ricompensa p.; ecco finalmente il dono p.; terra p., per gli Ebrei, la Palestina, promessa da Dio ad Abramo nel patto di alleanza, secondo il libro...