Il termine persona (dal lat. persona(m), dall’etrusco phersu «maschera», a sua volta ricalcato sul gr. prósōpon «faccia, volto») è una creazione della cultura occidentale, in cui ha avuto uso assai ampio: [...] plurale essi / esse e loro. Se si eccettua quest’ultima forma, alla terza persona è sempre marcato anche il ➔ genere. Il pronome di terza persona singolare lei, quello di terza plurale loro e quello di seconda plurale voi vengono impiegati anche come ...
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altrettanto
Come aggettivo, nel significato di " in ugual numero ": Cv III V 16 lo quale montare e discendere intorno a sé allor vede con altrettante rote quante vede Maria; V 18 (due volte); Rime dubbie [...] III V 17 questi luoghi hanno un dì l'anno di sei mesi; e una notte d'altrettanto tempo (anche IV XXIV 4).
Come pronome, in Pg III 93 tutti li altri... / fenno altrettanto, fecero la stessa cosa; anche seguito da un partitivo, per " la stessa quantità ...
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Fenomeno linguistico consistente nella scomparsa di vocale finale davanti a vocale iniziale di parola seguente per evitare che si formi iato. In italiano, dove è segnata con l’apostrofo, è normale negli [...] ’articolo le e nelle preposizioni articolate composte con le. È inoltre frequente in alcune congiunzioni e in alcuni aggettivi, pronomi, avverbi, preposizioni. Non è obbligatoria in senso assoluto in nessuna di queste parole, ma è più frequente con ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] che, come abbiamo detto, ha ereditato dal latino il valore di ripresa anaforica, si è sviluppato, oltre che l’articolo, anche il pronome di terza persona: it. egli, fr. il, eccetera.
Ille, a sua volta, per quanto riguarda la sua prima funzione di ...
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Le interrogative dirette sono frasi indipendenti (come negli esempi 1 e 2) o principali (es. 3) che contengono una domanda:
(1) hai dormito bene?
(2) quando vieni?
(3) pensi che Carlo abbia ragione?
Nella [...] 275) che può essere, a seconda dei casi, un avverbio (come stai?), un aggettivo (quale dolce preferisci?) o un pronome (chi te lo ha detto?).
È interessante ricordare che, siccome in inglese gli operatori che più frequentemente aprono l’interrogativa ...
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riserrare
Domenico Consoli
Il verbo figura unicamente in un passo dell'Inferno dall'interpretazione assai discussa. Due dannati della Caina (i fratelli Napoleone e Alessandro degli Alberti), sì stretti, [...] voce verbale, da intendere in ogni caso " li ricongiunse ", " li serrò nuovamente tra loro ", ma il termine cui si riferisce il pronome e che potrebb'essere li occhi (o li labbri, come legge il Porena), o i peccatori stessi, che serrati per le bocche ...
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amendue
Federigo Tollemache
Questa forma secondaria di ‛ ambedue ' (v. AMBO) ricorre in quindici luoghi della Commedia e in due del Fiore.
La derivazione da ‛ ambo in due ', proposta, sia pure con riserva, [...] passi dell'Inferno a. ha funzione aggettivale e allora è seguito di regola dall'articolo (IX 66, XX 125, XXV 2 e 101). Negli altri passi è pronome (If XXII 140, XXIII 130, Pg IV 70, X 19, XII 11, XV 40, XIX 54, Pd 117, VII 105, XI 40, XIII 17; Fiore ...
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Astronomia
Una delle coordinate celesti del sistema equatoriale (coordinata).
D. magnetica Angolo che in un determinato punto P della Terra il piano meridiano magnetico forma col piano meridiano geografico [...] flessione del nome mediante desinenze che si aggiungono al tema; esprime il numero e il caso e, per l’aggettivo e il pronome, anche il genere. La maggior parte delle lingue moderne di origine indoeuropea ha ridotto la d. all’espressione del numero e ...
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cui
Forma presente in tutte le opere dantesche (comprese Fiore e Detto), con la variante cu', per lo più, nel D. canonico, nella sequenza cu' io (Vn XIX 16, XL 7; Cv II III 1, VII 5, ecc.; If I 86 e [...] III V 22; If X 73 quell'altro magnanimo, a cui posta / restato m'era; Fiore XVIII 14.
Diversamente dall'uso moderno, il pronome può svolgere le funzioni di complemento oggetto (sia sing. che pl.): Vn III 14 quelli cui io chiamo primo de li miei amici ...
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qualunque
Riccardo Ambrosini
Non attestato nella Vita Nuova e appena 2 volte nelle Rime, 16 nel Convivio e 17 nella Commedia, q. - che, su 19 ricorrenze in poesia, 8 volte è in inizio di verso e 7 di [...] 7, III X 5 e Pg XVI 119 (v. 2. e 3.).
2. In 20 ricorrenze su 35 complessive q. è pronome relativo indefinito, e significa o collettivamente " tutti coloro che ", o distributivamente " ognuno che ".
Coordinato con altri soggetti plurali è seguito da ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che ha la funzione di sostituire il nome,...
che2
che2 〈ké〉 pron. e agg. [lat. quid e altre forme pronominali] (radd. sint.). – È parola frequentissima, con usi varî: può essere pronome relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito; con valore interrogativo-esclamativo può avere anche...