FRANZONI, Diodato
Lucinda Spera
Non si hanno notizie biografiche riguardanti questo grammatico vissuto nel XVII secolo. Poco si può dedurre dagli indizi presenti nell'unica opera che di lui ci è rimasta, [...] di continuarla, se i lettori avessero mostrato di "compiacersene", con una seconda parte dedicata a verbi, avverbi, nomi e pronomi, con cui avrebbe cercato di "purgare affatto l'Italiana scrittura" (p. 215). Probabilmente alla stessa opera alludevano ...
Leggi Tutto
Nacque in Gorizia il 16 luglio del 1829, e morì in Milano (dove, dal 1861, aveva occupato con grandissimo lustro la cattedra di linguistica) il 21 gennaio 1907. "Il più grande glottologo d'Italia e forse [...] la comune origine dell'indoeuropeo e del semitico; l'Ascoli si fonda su un'analisi della flessione nominale e dei pronomi, e su un'interpretazione glottogonica delle radici e del sistema verbale. Doveva seguire un terzo articolo lessicale, il cui ...
Leggi Tutto
SOGNO.
Vito Lattanzi
– Sogno ed evoluzione umana. Sogno e cultura. I sogni degli ‘altri’. Bibliografia
Sogno ed evoluzione umana. – Il s. è divenuto un fenomeno comune a tutto il genere umano nel lungo [...] . Barbara Tedlock, per es., ha evidenziato come nelle citazioni presenti nei racconti di s. dei Maya Quiché l’impiego di pronomi personali diversi da ‘io’ afferma l’esistenza di una ‘anima libera’, che nel sonno si distacca da chi sogna e sperimenta ...
Leggi Tutto
FULBÈ (Peuls, Pular, Fellata; sing. Fula o Pulo)
Augustin BERNARD
Carlo TAGLIAVINI
Popolazione diffusa nell'Africa dall'Atlantico fino al bacino del Congo e al Dar Fur (v. africa: Tav. etnografica). [...] sintesi delle lingue africane, afferma che ful e wolof formavano altra volta una delle estremità nord-occidentali del bantu. A. Trombetti (Pronomi, pp. 44-45; Numerali, pp. 74-75; El. di glottologia, p. 26) e il p. W. Schmidt (Mitt. Sem. Or. Sprachen ...
Leggi Tutto
Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] di qualcun altro. In una lingua come l'italiano, il bambino deve immaginare perché ci si rivolge ad alcune persone con il pronome formale "lei" mentre ad altri ci si rivolge con il "tu", un problema sociale complesso che spesso sfugge anche ad adulti ...
Leggi Tutto
Romanzo
Philippe Hamon
Jean-Pierre Morel
di Philippe Hamon, Jean-Pierre Morel
Romanzo
sommario: 1. Introduzione: racconto fantastico, letteratura, romanzo. 2. Il romanzo come enunciato. a) Il romanzo [...] and the fury di W. Faulkner), o le perturbazioni del sistema anaforico in certi nouveaux romans (Robbe-Grillet), in cui pronomi maschili (egli/a lui/quello lì, ecc.) seguono la menzione di un personaggio femminile e viceversa, e in cui il personaggio ...
Leggi Tutto
Vitalità e varietà dei dialetti
Carla Marcato
La questione del dialetto in Italia
È ancora valida una considerazione che il dialettologo tedesco Gerhard Rohlfs fece già in un discorso tenuto nel 1964 [...] , ricorre l’esito palatale c’ [t∫] da -ct- del latino, quindi lac’ («latte»). A livello morfologico ci si limita a citare il pronome ghe («gli», «loro»), che condivide con il ligure, mentre il piemontese ha i; diverse sono invece le sorti di -atu del ...
Leggi Tutto
Un indicatore fondamentale dello stato di aggregazione delle regioni italiane è costituito dal grado di integrazione linguistica, ovvero dal ‘coefficiente di penetrazione’ dell’italiano nel tessuto linguistico [...] di deissi temporale, come il giorno dietro («il giorno dopo»).
Fra i tratti friulani si ravvisano: l’uso di lui come pronome di cortesia, in corrispondenza del lei standard, come che cosa ne dice lui? («lei che cosa ne pensa?»); la doppia negazione ...
Leggi Tutto
Il discorso indiretto libero è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione [...] prodotti e quello del contesto citante.
Le relazioni di persona, manifestate dalle apposite marche dei verbi, dai pronomi e dai possessivi, appaiono dunque sempre stabilite, come nel discorso indiretto, rispetto alla voce citante, mentre gli ...
Leggi Tutto
Giovanni Verga, nato a Catania nel 1840, trascorse alcuni periodi della sua vita, legati a esperienze letterarie diverse, a Firenze, a Milano e poi a Roma, e morì nel 1922. La sua attività letteraria si [...] No, non si sbaglia compar Alfio. Era lui, Turiddu (Cavalleria rusticana, in Verga 1988: 214-215)
In entrambe le battute il pronome sottostante è iddu; nel secondo caso, però, il ricorso a lui non è marcato sul piano morfosintattico data la posizione ...
Leggi Tutto
pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che ha la funzione di sostituire il nome,...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...