Nell’italiano più informale, innanzitutto orale e marginalmente anche scritto, circolano spesso nessi relativi semplificati che, spesso attestati sin dall’antichità (sugli usi di che cfr. D’Achille 1990: [...] cui» con valore di complemento di tempo (il giorno che lo vidi).
Alcune incertezze possono riguardare il rapporto tra il pronome e l’antecedente. Di norma i due elementi sono immediatamente contigui (sono andata dal medico che mi ha consigliato), a ...
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CIASCUNO O OGNUNO?
Ciascuno e ognuno sono pronomi ➔indefiniti usati per indicare una quantità non determinata della quale si vogliono considerare i singoli elementi.
• Quando i due pronomi precedono [...] è fabbro della sua sconfitta / ognuno merita il suo destino (F. De Gregori, Vai in Africa Celestino)
• Quando i due pronomi seguono il verbo, quest’ultimo è coniugato al plurale
Svolgono ognuno la propria mansione
E non abbiamo ciascuno lo stesso ...
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TUTTI E DUE, TUTTE E DUE
I pronomi indefiniti tutti e tutte, seguiti dalla congiunzione e e da un numerale cardinale, indicano un determinato numero di persone, animali o cose considerate nel loro complesso
Tutti [...] e due i familiari hanno scelto di essergli vicino («La Repubblica»)
È stata una gara difficile per tutte e due le squadre («Il Mattino di Padova»)
Frequente è anche la forma tutt’e due, con ➔elisione
Tutt’e ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] alla prima e la seconda persona, tramite le forme mi, ti, ci e vi. Il si riflessivo o reciproco, come tutti i pronomi clitici, ha una controparte libera, sé (l’ombrello si apre da sé).
Il si impersonale o passivante, al contrario, non ha significato ...
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In linguistica, elemento pronominale che sostituisce un costituente (es., in it., i pronomi tonici me, te, lei, lui, noi ecc., e quelli atoni mi, ti, la, lo, gli, ci ecc.); più genericamente, forma che [...] riprende un’espressione precedente nel testo (per es., gli aggettivi tale, siffatto, gli avverbi lì, così ecc.) ...
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LEI, USO DEL
L’italiano contemporaneo prevede due forme di uso dei pronomi ➔allocutivi nei rapporti interpersonali:
– il tu reciproco, riservato in genere ai rapporti informali (amicizie, famiglia, lavoro, [...] con colleghi che si frequentano abitualmente);
– il lei reciproco, nei rapporti formali (ambito di lavoro e istituzionale fra persone che non si conoscono, rapporti gerarchici).
L’uso del voi come alternativa ...
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segnacaso Elemento grammaticale (in genere una preposizione) che, premesso ai nomi e ai pronomi, ne specifica la funzione logico-sintattica, assolvendo quel compito che nelle lingue classiche e nelle altre [...] lingue flessive è svolto dalle desinenze dei casi ...
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IO E TE O IO E TU?
Nell’italiano contemporaneo la sequenza di pronomi coordinati io e tu è scorretta.
Per evitarla, è possibile sostituirla con la sequenza tu ed io, con il pronome di1a persona posto [...] in seconda posizione; ma è ormai comunemente accettata anche la forma io e te, con il pronome te (normalmente usato per il complemento oggetto e i complementi indiretti) in funzione di soggetto.
Storia
La forma io e te, che nel secondo Ottocento il ...
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L’accusativo preposizionale (detto anche oggetto preposizionale) è il fenomeno, diffuso in diverse parlate italiane e in varie aree romanze, per cui il complemento oggetto (➔ oggetto, costituito tanto [...] si incontra già nei testi delle origini sia di area meridionale sia di area centrale, con oggetti che sono nomi o pronomi:
(17) lu re stava aspettando a Rugeri Lauria pri sicutari li Francisi (antico siciliano, citato da Monaci: 414)
(18) dove ella ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] 44, 10, in OVI)
(64) tu avevi quinci sù una giovinetta che tu tenevi a tua posta (Boccaccio, Dec. VIII, 6, 53)
(b) Sono presenti pronomi soggetto atoni di forma ridotta:
(65) io non so ben dir com’i’ v’intrai (Dante, Inf. I, 10)
(66) di queste cose e ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che ha la funzione di sostituire il nome,...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...