TUPÍ-GUARANÍ
José IMBELLONI
Carlo TAGLIAVINI
. La vastissima famiglia linguistica che è conosciuta oggi col nome Tupí-Guaraní, la quale, con le sue molteplici braciche della costa atlantica, dell'alto [...] si prefigge al sostantivo cui si riferisce, p. es. sě-yara "mio signore". Nella coniugazione verbale gli elementi pronominali si prefiggono, p. es. o-yukā "egli (essi) uccisero"; nella coniugazione oggettiva il pronome che designa l'oggetto ...
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Il termine catafora si applica ai sintagmi la cui interpretazione è mediata dall’interpretazione di un altro specifico costituente che compare nel co-testo successivo (➔ contesto). Nel brano seguente – [...] di). Così, vanno senz’altro considerati cataforici in senso stretto i rinvii in avanti realizzati con i pronomi personali, gli avverbi pronominali e i pronomi dimostrativi, illustrati dagli esempi (1-4). Nel caso di sintagmi con al centro un nome, la ...
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I binomi irreversibili sono locuzioni composte da due parole appartenenti alla medesima categoria e unite da una congiunzione, che presentano solitamente un ordine fisso (equo e solidale, gratta e vinci) [...] , in misura minore sono coinvolti anche altri tipi di elementi, ad es. i fonosimbolismi (piffete e paffete), gli elementi pronominali (niente e nessuno), i complementatori (se e quando), le interiezioni (punto e basta) e le preposizioni (entro e non ...
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Le cosiddette forme colloquiali (o colloquialismi) caratterizzano il dialogo informale e spontaneo, ovvero condizioni comunicative proprie del parlato (➔ colloquiale, lingua; ➔ lingua parlata). Esse sono [...] ).
Si segnalano altri fenomeni rilevanti:
(a) pronome ‘affettivo’ ridondante (frequente soprattutto nel Meridione, ma in espansione; ➔ pronominali, verbi):
(7) mi bevo una bella limonata [invece di bevo una bella limonata]
(b) formule impersonali o ...
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L’espressione foreigner talk (dall’ingl. foreign «straniero» e talk «parlata»), introdotta come termine tecnico da Ferguson (1971), indica il modo semplificato con cui si parla a interlocutori stranieri [...] di subordinate e maggiore chiarezza sintattica, quale si manifesta con una prevalenza di riprese anaforiche lessicali su quelle pronominali (Berretta 1988).
Berretta, Monica (1988), ‘Che sia ben chiaro ciò di cui parli’: riprese anaforiche tra ...
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Con questo nome s'intendono quelle lingue del Caucaso e delle regioni immediatamente adiacenti, che per struttura grammaticale e per il vocabolario si staccano così notevolmente dalle lingue d'origine [...] e udi (la differenza nelle lingue dargua e nel laco dipende da altro). Nelle lingue del NO. si adoperano a tal fine elementi pronominali, che sono anche la base dei pronomi personali e possessivi; p. es. ubych s-əγoa "io", u-γoa "tu"; s-əπ "mio padre ...
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Dal punto di vista strettamente speculativo, caso, o evento casuale, è quello che si produce al di fuori e indipendentemente dalla serie determinata delle cause e degli effetti. È quindi evidente che il [...] bene l'antico sistema: e che l'ossetico, dialetto iranico, l'abbia addirittura aumentato. L'impiego di vecchi avverbî produce dei casi pronominali se non proprio nominali in francese: dont da de unde, en da inde (genitivi-ablativi) y da ibi (locativo ...
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] lungo un continuum (Berruto 1987: 123-134) e in vari altri casi (per es., le cosiddette ridondanze pronominali e soprattutto gli anacoluti, nonché altri tratti substandard), solo l’aspetto quantitativo consente di caratterizzare, rispetto al parlato ...
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Fra i vari ➔ linguaggi settoriali, quello della medicina interessa da vicino l’esperienza di tutti i parlanti. D’altro canto, i suoi realia di riferimento sono pertinenti a molti altri ambiti più specifici: [...] , parole), in taluni casi eufemistiche: evento (o processo o episodio) morboso, stato febbrile; uso di forme non pronominali dei verbi con valore intransitivo: ammalare, originare, diffondere, evolvere.
La composizione del lessico medico (su cui cfr ...
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Il rapporto tra cinema e lingua italiana è a doppio senso: la lingua scritta e parlata è stata variamente influenzata, nel lessico e nello stile, dal cinema, così come quest’ultimo, ovviamente, ha sempre [...] regolare, con scarse infrazioni alla norma, eccezion fatta per certo accorto uso della focalizzazione, della dislocazione e dei pleonasmi pronominali (i soliti a me mi). La coesione, la coerenza e la sintesi dei periodi sono tendenzialmente elevate e ...
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pronominale
agg. [dal lat. tardo pronominalis, der. di pronomen -mĭnis «pronome»]. – Di pronome, del pronome: la declinazione p.; valore p. di un aggettivo; particelle p., le forme atone della declinazione del pronome personale e riflessivo....
riflessivo
(ant. reflessivo) agg. [der. del lat. reflexus, part. pass. di reflectĕre «riflettere»]. – 1. a. Che concerne la riflessione (della mente): facoltà r.; abito riflessivo. b. Che impone una riflessione o è caratterizzato da riflessione:...