Il linguaggio della cortesia è l’insieme delle strategie, norme e convenzioni verbali adottate da una comunità per contenere la conflittualità e favorire l’armonia nell’interazione comunicativa. In quanto [...] voi è generale, mentre appare ormai in regresso il loro, decisamente formale e antiquato. Ancora nell’ambito degli usi pronominali, sono strategie di cortesia empatica l’uso dei plurali al posto dei singolari (tra cui il noi inclusivo, che cancella ...
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INDO-CINESI, LINGUE
Carlo Tagliavini
. La famiglia linguistica indo-cinese (o sino-tibetana, o tibeto-cinese) comprende una gran parte degl'idiomi dell'Asia sud-orientale (v. asia: Carta etnografico-linguistica). [...] duale e plurale; il duale ha però una forma ben distinta solo nei pronomi; l'ergativo è caratterizzato da -s; il sistema pronominale è assai complesso); β) il Kanāsh; γ) il Manchāṭ (o Paṭni: quasi identico è il Chambalāhul); δ) il Rangloi (o Gondla ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] tempo di una particolare quota di vocabolario, definito ''di base'' (nomi delle parti del corpo, numerali, elementi pronominali, ecc.). Mediante lo studio quantitativo del ritmo secondo cui i lessemi sono progressivamente sostituiti o cancellati in ...
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OTTENTOTTI
Renato BIASUTTI
Carlo TAGLIAVINI
. I coloni olandesi che nel sec. XVII si insediarono per primi intorno al Capo di Buona Speranza diedero questo nomignolo, che pare significasse "balbettante" [...] e basso.
Nella morfologia vanno rilevati: a) Il complicato sistema delle forme suffisse dei pronomi personali. Questi suffissi pronominali hanno forme diverse, non solo secondo le tre persone, ma secondo i tre generi (maschile, femminile, comune), i ...
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UMBRI (lat. Umbri, gr. 'Ομβρικοί)
Giacomo DEVOTO
Francesco RIBEZZO
Gli Umbri sono un popolo dell'Italia Centrale che occupa fino alla conquista romana la regione compresa fra il Tevere a ovest, il [...] attiva. Caratteristici dell'umbro sono nella coniugazione i perfetti in -lo e in -nki.
Cimelî grammaticali indoeuropei sono forme pronominali come pusme "cui"; esmei "huic", scr. kasmāi, asmāi, e il metaplasmo -r/-n in u. utur "aquam": abl. sing ...
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L’implicito: forme e funzioni
Marina Sbisà
Il campo dell’implicito
Il grande sviluppo che gli studi sul linguaggio hanno avuto nel 20° sec. ha messo in luce, fra l’altro, anche la questione dell’implicito. [...] Sandt, Presupposition projection as anaphora resolution, «Journal of semantics» 1992, 9, pp. 333-77). Come le anafore pronominali «lei» o «ciò», per essere interpretate, devono essere ‘risolte’ collegandole a un’espressione precedentemente usata che ...
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questo
. Dell'aggettivo e pronome dimostrativo q., che indica persona o cosa nell'ambito o di chi parla (If X 78 ciò mi tormenta più che questo letto) o di un contesto immediatamente precedente o successivo [...] dissi questi tre sonetti) che di prolessi (VIII 3 dissi allora questi due sonetti, li quali comincia lo primo...).
1.5. L'uso pronominale di ‛ questa ', limitato a una decina di casi, si riferisce alla ‛ donna ' in III 6, IX 5 e 6 lo ... amore che tu ...
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uomo (uom; omo; om; uon; on)
Emilio Pasquini
Difficile individuare nella miriade di occorrenze poli di discriminazione semantica, come si è fatto per ‛ donna ' (vedi), che non siano revocabili a pochi [...] smaga; V 17 com' uom che suo parlar non spezza.
Tale tendenza denotativa si esplica capillarmente in una copiosa serie di sintagmi (pronominali) indefiniti, in parte ancora vitale. Così ‛ ogn(i) (u)om(o) ': Vn XXXI 16 67, Rime CII 63, Rime dubbie V ...
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Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] verbi; acqua e sapone e alla mano sono a tutti gli effetti degli aggettivi. Voghera elenca anche polirematiche pronominali (noi altri, chissà chi), avverbiali (a caldo, in linea di massima), preposizionali (a carico di, riguardo a), congiunzionali ...
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Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] : 25-27).
Dal punto di vista morfosintattico, normale è il cosiddetto imperativo tragico, vale a dire con particella pronominale in posizione proclitica anziché enclitica: «tu lo calma», «mi perdona» (La traviata; ➔ imperativo). In altri costrutti è ...
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pronominale
agg. [dal lat. tardo pronominalis, der. di pronomen -mĭnis «pronome»]. – Di pronome, del pronome: la declinazione p.; valore p. di un aggettivo; particelle p., le forme atone della declinazione del pronome personale e riflessivo....
riflessivo
(ant. reflessivo) agg. [der. del lat. reflexus, part. pass. di reflectĕre «riflettere»]. – 1. a. Che concerne la riflessione (della mente): facoltà r.; abito riflessivo. b. Che impone una riflessione o è caratterizzato da riflessione:...