Con genere e lingua ci si riferisce all’ampia problematica di studi, tipicamente interdisciplinari (in ingl. gender studies), sui risvolti sociali e culturali delle differenze sessuali e biologiche che [...] corretto:
(3) il tassista di Bergamo, anzi era una donna, ha trovato subito il negozio
Per quanto riguarda le forme pronominali, l’uso ‘sessista’ in inglese del pronome maschile he per riferirsi a parlante di cui non sia possibile identificare il ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] circa 1200 righe (Landsberger 1956, p. 49).
Qui la stessa locuzione prepositiva in accadico è messa in rapporto con una forma pronominale sumerica con l'aggiunta di tre suffissi indicanti il caso (-ra ed -er nelle linee 317 e 318 sono, infatti, modi ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] antica ➔ paraipotassi: «se voi non gli avete, e voi andate per essi» (Dec. VIII, 2, 30). La forma pronominale del verbo (➔ pronominali, verbi) è spesso preferita in vari tipi di subordinate, specie interrogative indirette («quello che il mio corpo si ...
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L’espressione italiano dell’emigrazione designa tutte le forme di italiano parlate, nei paesi di destinazione, da emigrati italiani e dai loro discendenti. Questa nozione esclude le forme di italiano apprese [...] strato sociale basso, ovvero:
(a) forme analogiche nel sistema verbale: fando «facendo», rimanerebbe «rimarrebbe»;
(b) riduzione dei verbi pronominali esserci e averci alla terza persona: non c’è italiani «non ci sono italiani», ci sarà certi posti ...
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Espressioni anaforiche sono quelle forme linguistiche con cui «il parlante fa riferimento ad un referente al quale egli, nel suo discorso, ha già fatto riferimento con un’espressione antecedente» (Conte [...] il Mulino, 1998, p. 80)
o come forme verbali dal significato generale unite a sintagmi nominali, pronomi o avverbi pronominali; lo mostrano le seguenti formulazioni alternative (Mortara Garavelli 1979: 47):
(12) dovrei punirti, ma non lo farò/ma non ...
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Sono espressioni cataforiche in senso stretto quelle espressioni che possono essere interpretate solo attraverso il rinvio a uno specifico elemento presente nel co-testo successivo (➔ contesto), detto [...] , 1994, p. 11)
Nella loro manifestazione stretta e diretta, le catafore sono tipicamente pronomi, avverbi pronominali, soggetti sottintesi, aggettivi possessivi o modali, sintagmi nominali con significato generico. Se catafora e sorgente non ...
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Il termine catafora si applica ai sintagmi la cui interpretazione è mediata dall’interpretazione di un altro specifico costituente che compare nel co-testo successivo (➔ contesto). Nel brano seguente – [...] di). Così, vanno senz’altro considerati cataforici in senso stretto i rinvii in avanti realizzati con i pronomi personali, gli avverbi pronominali e i pronomi dimostrativi, illustrati dagli esempi (1-4). Nel caso di sintagmi con al centro un nome, la ...
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L’espressione foreigner talk (dall’ingl. foreign «straniero» e talk «parlata»), introdotta come termine tecnico da Ferguson (1971), indica il modo semplificato con cui si parla a interlocutori stranieri [...] di subordinate e maggiore chiarezza sintattica, quale si manifesta con una prevalenza di riprese anaforiche lessicali su quelle pronominali (Berretta 1988).
Berretta, Monica (1988), ‘Che sia ben chiaro ciò di cui parli’: riprese anaforiche tra ...
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] lungo un continuum (Berruto 1987: 123-134) e in vari altri casi (per es., le cosiddette ridondanze pronominali e soprattutto gli anacoluti, nonché altri tratti substandard), solo l’aspetto quantitativo consente di caratterizzare, rispetto al parlato ...
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Il linguaggio della cortesia è l’insieme delle strategie, norme e convenzioni verbali adottate da una comunità per contenere la conflittualità e favorire l’armonia nell’interazione comunicativa. In quanto [...] voi è generale, mentre appare ormai in regresso il loro, decisamente formale e antiquato. Ancora nell’ambito degli usi pronominali, sono strategie di cortesia empatica l’uso dei plurali al posto dei singolari (tra cui il noi inclusivo, che cancella ...
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pronominale
agg. [dal lat. tardo pronominalis, der. di pronomen -mĭnis «pronome»]. – Di pronome, del pronome: la declinazione p.; valore p. di un aggettivo; particelle p., le forme atone della declinazione del pronome personale e riflessivo....
riflessivo
(ant. reflessivo) agg. [der. del lat. reflexus, part. pass. di reflectĕre «riflettere»]. – 1. a. Che concerne la riflessione (della mente): facoltà r.; abito riflessivo. b. Che impone una riflessione o è caratterizzato da riflessione:...