Umanista. Nato a Torri, in quel di Verona, intorno al 1444, aveva, giovine ventiquattrenne, già acquistato tanta rinomanza negli studî letterarî, che da Paolo II fu chiamato a Roma pubblico professore, [...] Rovere, ad Avignone per acquetare quel popolo. Morì di peste a Roma, nel 1478. Diede alle stampe commenti a Virgilio, Properzio, Giovenale, Marziale, Stazio, e i due primi libri di Pausania tradotti dal greco in latino. Coltivò la giurisprudenza, la ...
Leggi Tutto
Mecenate, Caio Clinio
Cavaliere romano (n. 69 ca.-m. 8 a.C.). Di nobile famiglia etrusca di Arezzo, fu uno dei più ascoltati consiglieri di Ottaviano; tra i principali autori dell’accordo di Taranto [...] di intermediario tra il principe e quel circolo letterario che aveva stretto intorno a sé, cui appartenevano, tra gli altri, Properzio, che gli dedicò il secondo libro delle sue Elegie, Virgilio, che gli intitolò le Georgiche, e Orazio, il suo più ...
Leggi Tutto
Scrittore tedesco (castello di Wallerstein, Nordlingen, 1744 - Jena 1834). Per 10 anni militare di carriera, nel 1774 assunse l'incarico di precettore alla corte di Weimar. Conosciuto Goethe l'anno successivo, [...] ; visse a Jena dal 1805 sino alla morte. Mediocre poeta (Hymnen, Elegien, Lebensblüten in Distichen furono raccolte postume nel 1835), fu buon traduttore dal latino (Properzio, 1798; Lucrezio, 1821). Più tardi (1829) tradusse il Saul di Alfieri. ...
Leggi Tutto
LÈONARD, Nicolas-Germain
Francesco Picco
Poeta francese, nato alla Guadalupa nel 1744, morto a Nantes il 26 gennaio 1793. Coprì in Francia cariche diplomatiche; sopraffatto dalla propria indole melanconica, [...] dal Thompson), idilliaco (Idylles et Poèmes champêtres, 1775, sullo stampo del Gessner): s'ispira soprattutto a Saffo, Tibullo, Properzio. Al romanzo Lettres de deux amants de Lyon (1783), inferiore per l'arte, ma per il sentimento doloroso affine ...
Leggi Tutto
TIMOTEO
Carlo Albizzati
. Scultore greco: uno dei quattro che decorarono il mausoleo d'Alicarnasso intorno al 350 a. C. Plinio (Nal. Hist., XXXVI, 30) gli attribuisce le sculture del lato meridionale. [...] II, 8, 11). A Roma, nel tempio augusteo d'Apollo, al Palatino, l'Artemide marmorea che fiancheggiava la statua del nume (Properzio, II, 31, 15 segg.) era di T. (Plinio, ibid., XXXVI, 32): la testa era stata "rimessa" da Avianius Evander, commerciante ...
Leggi Tutto
MURRINI VASI (murrhĭna, myrrhina o murrina vasa)
Carlo Albizzati
Sono vasi, per lo più tazze, tagliati in una pietra semipreziosa, la murrha, che da Plinio è classificata tra le gemme, benché tale non [...] e μόρρια, dai testi posteriori a quelli latini.
Conosciamo questo vasellame attraverso la tradizione scritta. La menzione più antica è in Properzio IV, 5, 26), il quale credeva che quei vasi fossero cotti in fornace. L'unico autore che parli della ...
Leggi Tutto
GARETH (o Garret), Benet (Cariteo, Chariteo)
Angela Asor Rosa
Nato a Barcellona, in Catalogna, intorno al 1450, in patria ricevette una prima educazione classica. Il nome Cariteo o Chariteo (allievo [...] raggiunta e a sostituirla con un altro ideale, quello della gloria poetica, in un processo che nuovamente lo accosta a Properzio. La scelta di indirizzare in senso celebrativo il canzoniere, fa sì che il G. introduca nuovi personaggi, primi fra tutti ...
Leggi Tutto
Vedi MURRINI, Vasi dell'anno: 1963 - 1995
MURRINI, Vasi (murrhīna, myrrhina o murrina vasa)
C. Albizzati
Sono vasi, per lo più tazze, tagliati in una pietra semipreziosa, la murrha, che da Plinio è classificata [...] e μόρρια, δαι τεστι ποστεριορι α ςυελλι λατινι.
Conosciamo questo vasellame attraverso la tradizione scritta. La menzione più antica è in Properzio (iv, 5, 26), il quale credeva che quei vasi fossero cotti in fornace. L'unico autore che parli della ...
Leggi Tutto
Cavaliere romano (69 a. C. circa - 8 a. C.), di antichissima e nobile famiglia etrusca di Arezzo (in Tacito, Ann. VI, 11, ha il gentilizio Cilnio). Fu uno dei più ascoltati consiglieri di Ottaviano; tra [...] , aveva stretto intorno a sé (Lucio Vario, Plozio Tucca, Quintilio Varo, Aristio Fusco, Valgio Rufo, Domizio Marso, Cornelio Gallo, Properzio, che gli dedicò il secondo libro delle sue elegie, e sopra tutti Virgilio, che gli dedicò le Georgiche, e ...
Leggi Tutto
VERTUMNO (Vortumnus, Vertumnus)
Luisa BANTI
Goffredo BENDINELLI
La divinità principale degli Etruschi, venerata specialmente a Volsinii. Il suo culto fu introdotto ufficialmente a Roma nel 264 a. C., [...] gratificata con offerte di frutta mature o degli strumenti e vesti proprie del loro mestiere. Questo culto popolare ha ispirato a Properzio una bella elegia (IV, 2) e ad Ovidio (Metamorfosi, XIV, 623 segg.) la graziosa favola degli amori del dio con ...
Leggi Tutto
elegia
elegìa s. f. [dal lat. elegīa, gr. ἐλεγεία, der. di ἔλεγος (voce di etimo e sign. originario incerto) che indicò il distico elegiaco]. – 1. a. Nella letteratura greca e latina, componimento poetico in distici (esametro + pentametro)...
elegiaco
elegìaco agg. [dal lat. tardo elegiăcus, gr. ἐλεγειακός] (pl. m. -ci). – Di elegia, proprio dell’elegia: componimento, metro, genere e.; distico e., la strofa risultante dall’unione di un esametro dattilico e di un pentametro, caratteristica...