Linguista (Copenaghen 1887 - ivi 1942); dal 1928 prof. di linguistica romanza all'univ. di Copenaghen. Particolarmente interessato all'aspetto strutturale del linguaggio, scrisse: Ordklasserne (1928; trad. [...] , 1948), Morfologi og syntax (1932) e Praepositionernes theori. Inaledning til en rationel betydningsloere ("Teoria delle proposizioni. Introduzione a una semantica razionale", 1940). Con L. Hjelmslev fondò nel 1938 la rivista Acta linguistica ...
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Logico e filosofo del linguaggio (Vienna 1889 - Cambridge, Inghilterra, 1951). Interruppe gli studî d'ingegneria iniziati all'univ. di Manchester, per dedicarsi alla matematica e ai suoi fondamenti logici; [...] logica di quanto è detto, per es., in una certa dottrina scientifica, e di mostrare la corrispondenza di proposizioni elementari e fatti semplici. Poiché siffatta corrispondenza non si può esprimere, ma solo mostrare, il Tractatus conclude al ...
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Sono espressioni cataforiche in senso stretto quelle espressioni che possono essere interpretate solo attraverso il rinvio a uno specifico elemento presente nel co-testo successivo (➔ contesto), detto [...] Carlo, Uto, Milano, Bompiani, p. 11)
Le espressioni con valore modale (➔ modalità) che anticipano intere proposizioni o sequenze di proposizioni – l’avverbio così ma anche sintagmi generici come in questo modo – combinano spesso il valore cataforico ...
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Linguistica
In contrapposizione a univoco, si dice di termine o proposizione che suggerisce due o più significati differenti (anche equivoco): per es. ‘chiesa’ può significare sia l’edificio in cui si [...] , sia la totalità degli appartenenti a una confessione religiosa, sia la totalità dei chierici. Le ambiguità delle proposizioni delle lingue storico-naturali hanno condotto a sviluppi della teoria sintatticista, in cui si manifesta l’esigenza di ...
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Con l’espressione strutture assolute si indicano sintagmi e costrutti che non hanno rapporti di dipendenza sintattica con altri costituenti della frase e con il resto dell’enunciato in cui compaiono (Simone [...] da considerarsi assolute soltanto quelle subordinate participiali in cui il soggetto è espresso e non coincide con quello della proposizione con verbo finito. È dunque assoluto il participio nell’es. (6):
(6) arrivato Gianni, la festa si animò
mentre ...
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In grammatica, parte invariabile del discorso che congiunge fra loro due elementi simili di una proposizione, oppure due membri di un periodo. Le c. si distinguono, per la forma, in semplici (e, né, o…) [...] se). Rispetto alla funzione, si distinguono in: coordinative, se congiungono due elementi simili di una proposizione («il vino e l’acqua»), o due proposizioni della stessa specie («ho tentato ma non ci sono riuscito»), e si suddividono in copulative ...
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INTERROGATIVO, PUNTO
Il punto interrogativo è il segno di ➔punteggiatura che chiude una proposizione ➔interrogativa diretta, conferendo alla voce un’intonazione ascendente
Quale dolce preferisci?
Chi [...] più frasi interrogative, se il significato in sostanza non varia si può usare l’iniziale minuscola anziché quella maiuscola nelle proposizioni successive alla prima
Lui cosa dice? e tu come rispondi?
Come stai? male? bene?
Si può combinare con il ...
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In grammatica, il modo c. del verbo (o c.) indica ciò che si desidera o si può fare se si avverano certe condizioni. Un c. con paradigma proprio si è sviluppato nelle lingue neolatine. Le lingue germaniche [...] il futuro quando dipende da un verbo di tempo passato («so che verrai – sapevo che saresti venuto»). Proposizioni c. Proposizioni subordinate che esprimono la condizione dalla quale dipende che abbia o non abbia effetto quanto è detto nella ...
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TRAPASSATO, CONGIUNTIVO
Il tempo verbale trapassato del modo ➔congiuntivo si forma combinando le forme del congiuntivo imperfetto degli ausiliari avere o essere con il participio passato del verbo da [...] allegri ragazzi morti, Puoi dirlo a tutti)
E tu cosa ne pensi? E se fossimo stati creati da una civiltà aliena?
Nelle proposizioni dipendenti, il trapassato congiuntivo si usa per esprimere anteriorità rispetto a un tempo passato che si trova nella ...
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In grammatica, modo indicante la volontà, la possibilità, la proiezione nel futuro dell’azione pensata (quindi spesso usato a designare il futuro). Il suo impiego viene sovente a coincidere con quello [...] che mancano, per esprimere comando, consiglio, preghiera, augurio, concessione (si mettano in salvo; sia pure!). Sempre in proposizioni indipendenti, può inoltre esprimere dubbio (che sia matto?) o desiderio; nel secondo caso, s’adopera l’imperfetto ...
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proposizione
propoṡizióne s. f. [dal lat. propositio -onis, propr. «il mettere innanzi», der. di proponĕre: v. proporre]. – 1. In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato. In partic.:...
logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...